7 gennaio 2008
Padre Pio sarà riesumato ed esposto ai fedeli (grande gioia in diocesi)
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Padre Pio riesumato Il suo corpo esposto per i fedeli
di Andrea Tornielli
Il corpo di Padre Pio, il santo stimmatizzato del Gargano venerato da milioni di persone in tutto il mondo sarà riesumato e, dal prossimo aprile, esposto alla venerazione dei pellegrini. L’annuncio è stato dato ieri sera, al termine della messa celebrata nella chiesa del convento di San Giovanni Rotondo, dall’arcivescovo di Manfredonia Domenico Umberto D’Ambrosio, delegato della Santa sede per il santuario e le opere di san Pio da Pietrelcina.
«Vi annuncio che, in occasione del 40° anniversario della morte, dopo l’acquisizione delle prescritte autorizzazioni canoniche e l’assenso convinto ricevuto dalle superiori autorità, muniti del relativo decreto della Congregazione delle cause dei santi, si procederà alla esumazione e alla ricognizione canonica del corpo di san Pio da Pietrelcina, per verificarne lo stato e per effettuare tutte le procedure idonee a garantirne le ottimali condizioni di conservazione». «È convinzione mia personale e dei confratelli di san Pio – ha aggiunto D’Ambrosio – che incombe su tutti noi il dovere di permettere anche alle generazioni che future la possibilità di venerare e custodire nel migliore dei modi le spoglie mortali di san Pio da Pietrelcina. È stata autorizzata l’esposizione e la pubblica venerazione, per alcuni mesi, del corpo del santo, a partire dalla metà del prossimo mese di aprile, quando, presumibilmente, saranno terminate tutte le procedure previste dalle normative canoniche e dalle indicazioni delle scienze mediche».
Nei prossimi giorni l’arcivescovo nominerà una commissione che procederà con l’esumazione. La bara che custodisce le spoglie del santo del Gargano, conservata nella cripta della chiesa del convento, non è stata fino ad oggi mai aperta. Padre Pio concluse la sua esistenza terrena alle 2.30 del mattino del 23 settembre 1968, seduto sulla poltrona della sua cella, la n. 1 del convento. La sera del giorno della morte la prima bara in legno venne sostituita con una in acciaio, ricoperta con una lastra di cristallo, per consentire una più lunga esposizione della salma, resasi necessaria per la straordinaria affluenza di gente accorsa per renderle omaggio. Le esequie si svolsero la sera del 26 settembre e alle 20.30 di quel giorno sistemata nella tomba.
L’iniziativa della ricognizione e dell’esposizione del corpo è una delle più importanti iniziative del quarantesimo anniversario della morte. Come si ricorderà, nelle scorse settimane un’associazione di fedeli devoti del santo, presieduta dall’avvocato Francesco Traversi, si era opposta alla riesumazione e all’ipotizzata traslazione della salma nel nuovo grande santuario. Secondo gli appartenenti all’associazione, Padre Pio avrebbe manifestato con segni dal cielo la volontà di «non essere riesumato né tantomeno di essere traslato dal luogo in cui si trova».
Va detto però che al momento la traslazione – sulla cui decisione la competenza è del vescovo locale e non del Vaticano – non è in agenda.
© Copyright Il Giornale, 7 gennaio 2008
«È stato così anche per le spoglie di Giovanni XXIII in San Pietro»
di Redazione
«Abbiamo concesso l’autorizzazione perché è del tutto normale che si faccia una ricognizione del corpo».
Il cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, non si sottrae alle domande sul «caso» Padre Pio, nonostante la domenica dell’Epifania coincida con il giorno del suo compleanno.
Eminenza, che significato ha questa ricognizione?
«Noi l’abbiamo autorizzata perché è normale verificare lo stato in cui si trova il corpo di un santo e valutarne lo stato di conservazione. Lo si fa spesso, concedere il nullaosta rientra nella prassi del nostro dicastero. È stato fatto anche per il beato Giovanni XXIII, le cui spoglie sono state poi traslate dalle grotte vaticane alla basilica di San Pietro, dove sono tutt’ora perennemente esposte alla venerazione dei fedeli».
Per quanto riguarda invece la traslazione del corpo dalla cripta al nuovo grande santuario?
«Questo è tutt’altro problema e la Santa sede non c’entra. La traslazione è questione sulla cui opportunità decide il vescovo del luogo».
L’esposizione del corpo ai fedeli dipende dal Vaticano?
«No, anche in questo caso è una decisione del vescovo. Sono venuto a conoscenza di certe polemiche, capisco possano esserci diverse sensibilità. Vorrei però far notare che nel caso di Padre Pio la ricognizione del corpo non era stata mai fatta ed è più che normale che si faccia, anche per intervenire e garantire la migliore conservazione possibile».
Si vuole verificare se per caso il corpo sia rimasto incorrotto?
«Ci sono stati casi di santi il cui corpo si è mantenuto incorrotto. Ma ricordo che di per sé questo non ha niente a che vedere con la santità, così come la santità non dipende dalle stimmate».
© Copyright Il Giornale, 7 gennaio 2008
Sullo stesso argomento segnaliamo:
Riesumazione-evento di Padre Pio «Da aprile il corpo esposto per i fedeli». Autorizzata la venerazione. «Ma le spoglie non andranno nel santuario di Piano» (Corriere della sera)
Come si puo' notare il Vescovo (il Vaticano non c'entra proprio nulla!!!) non ha intenzione di trasferire la salma di Padre Pio. Al tg5, ieri sera, si sono visti i fedeli felicissimi per questo evento. Sembra quindi che ci sia solo motivo di gioia eppure Repubblica titola cosi':
Padre Pio riesumato è rivolta tra i fedeli
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4 commenti:
Mi permetto di contribuire questa volta da giornalista e non da opinionista ala discussione. E lo faccio, Raffaella, con l'intervista che ho realizzato oggi con gli "oppositori" alla riesumazione ed alla traslazione (temuta ma non certa).
la troverai sul mio blog....
ti saluto
don paolo
passineldeserto.blogosfere.it
PS probabilmente - cosa che io auspico nel post - occorrerebbe che questa querelle si placasse, nel dialogo e nella pace.
Come credo vorrebbe Padre Pio....
Sono fiducioso....
Ecco l'intervista e la precisazione della signora Rachele Pennelli, pronipote di San Pio:
Padre Pio: la riesumazione "solo una questione commerciale". Parenti e fedeli si oppongono.
Caro Don Paolo,
come sacerdote dovrebbe ricercare la verità e anche lei signora Raffaella. Appoggiare che accusa un vescovo, una comunità di frati e tanti fedeli di cose che non riesce a dimostrare è cosa grave. L'avv. Traversi è stato smentito dai familiari di San Pio, no rappresenta nessuno se non lui stesso, non ha l'appoggio della regione Puglia per le sue dichiarazione e cosa più importante ha pensat bene di creare un' associazione che ha tra i suoi primi principi quello di raccogliere contributi per la sua campagna pubblicitaria.
Veramente io non ho appoggiato nessuno, ho solo dato l'informazione.
Come avra' notato non ho parlato molto dell'argomento perche' non ne so abbastanza.
Grazie per il contributo.
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