11 febbraio 2008

Card. Martino: "Cattolici in politica necessari però decidano loro dove stare" (Repubblica)


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Su indicazione di Eufemia, leggiamo:

Laicismo

"Cattolici in politica necessari però decidano loro dove stare"

Il cardinale Martino: è un bene la libertà di coscienza

È scritto nel Compendio: i fedeli fanno la loro scelta tra i partiti in base ai valori della dottrina
Sta crescendo uno spirito laicista aggressivo. Ma accade in tutta Europa, non soltanto in Italia


MARCO POLITI

CITTÀ DEL VATICANO - E´ corsa in un baleno tra le gerarchie cattoliche la notizia dell´assist, fornito in extremis e pubblicamente all´Udc di Casini - impegnato nel braccio di ferro con Berlusconi - dal direttore del giornale dei vescovi Avvenire.
E´ interesse dei cattolici e del polo di centrodestra che sia salvaguardata la continuità di un «partito che fa riferimento alla dottrina sociale cristiana», ha dichiarato Dino Boffo al Tg1 di sabato scorso, intervenendo così nella querelle sull´adesione o meno dell´Udc alla lista unica formata da Forza Italia e An.
Nessuno dei prelati nega l´esigenza di un´identità cristiana, ma tra vescovi e cardinali è anche diffusa la prudenza. Forte è la voglia che in questa crisi così magmatica la Chiesa appaia veramente al di sopra degli schieramenti politici.

«Non tocca a me dire quale partito meglio corrisponda alla dottrina sociale della Chiesa. Certamente è importante che i cattolici si impegnino attivamente per tradurli in realtà», scandisce il cardinale Renato Martino, presidente del Consiglio pontificio Giustizia e Pace. Quando si parla di "dottrina sociale cristiana" il porporato è il più abilitato a intervenire. Sua fu l´idea, accettata con entusiasmo da papa Wojtyla, di riassumerla in un Compendio, che ora rappresenta una sorta di catechismo sociale della Chiesa. E in quest´opera il pluralismo dei cattolici in politica è un dato ormai acquisito.

Cardinale Martino, il direttore del giornale dell´episcopato sostiene l´importanza che continui ad esserci un partito ispirato ai principi della dottrina sociale della Chiesa. E´ così?

«Il Compendio della dottrina sociale della Chiesa dice che i cattolici, guardando all´arena politica, fanno la loro scelta su quale dei partiti meglio corrisponda a questi principi».

Per esempio un partito con un simbolo e un programma, che si rifanno espressamente ai valori cristiani.

«Non posso e non desidero entrare in particolari».

Qual è il punto di partenza, allora?

«Va messa in evidenza l´autonomia dei cattolici. Spetta a loro vedere quale dei partiti meglio risponde alle esigenze cristiane».

Come un acquirente che esamina la merce?

«No, i cattolici non devono fare solo da spettatori e poi scegliere. Al contrario, sono incoraggiati a prendere parte in prima persona alla vita politica».

In che modo?

«Attivamente. E se non c´è un partito adeguato, saranno loro a farlo seguendo i propri principi».

Allora è importante, come dice Dino Boffo nella dichiarazione al Tg1, che vi sia un partito di riferimento in cui i cattolici possono riconoscersi?

«Non tocca a me dire qual è il partito che corrisponde. Non tocca a me trarre applicazioni concrete né entrare in questioni squisitamente politiche né fare propaganda per un partito».

Eminenza, al di là della sua carica, qual è la sua posizione da cittadino italiano e cristiano?

«Mi auguro che via sia sempre più gente impegnata per attuare la dottrina sociale della Chiesa».

Da questo punto di vista come giudica la questione della presenza dei cattolici nell´attuale panorama politico?

«Ormai c´è un nuovo modo di vedere i cattolici presenti in tutti gli schieramenti. Prima - intendo dire nella prima Repubblica - la loro presenza era più individuabile, ma adesso stanno in tutti i partiti».

Con quali punti di riferimento?

«Operare secondo coscienza, ed è bene che sia così».

L´episcopato italiano avverte in Italia un mutamento di clima: un risorgere di spinte anticlericali. Condivide l´impressione?

«Lo sostengo da tempo e lo confermo. Ma è una questione che riguarda la dimensione europea. Osservo in tutto il mondo europeo uno spirito laicista aggressivo».

I cattolici come devono reagire?

«Devono essere più attivi».

© Copyright Repubblica, 11 febbraio 2008

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