3 marzo 2008

IL PAPA ANALIZZERA' CON I SUOI EX ALLIEVI LA FIGURA DI LUTERO: RIVOLUZIONARO O RIFORMATORE?


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PAPA/ CON EX ALLIEVI ANALIZZA LUTERO: RIVOLUZIONARO O RIFORMATORE?
Seminario a porte chiuse l'estate prossima a Castel Gandolfo

Città del Vaticano, 2 mar. (Apcom)

Il Papa e i suoi ex allievi discuteranno di Martin Lutero e di protestantesimo nel corso di un seminario a porte chiuse che si svolgerà alla fine della prossima estate nella residenza di Castel Gandolfo.

La questione al centro delle discussioni, in sintesi, è se il monaco tedesco che nel Cinquecento spaccò in due la cristianità voleva creare una frattura - come sostiene quasi unanimemente la storiografia - o, invece, intendeva sì riformare, ma senza traumi, la storia millenaria della Chiesa.

I sacerdoti, i teologi, i filosofi che studiarono teologia con Ratzinger all'epoca in cui insegnava negli atenei tedeschi (c'è anche un cardinale, l'arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn) analizzeranno, a quanto si apprende, un argomento apparentemente specialistico ma dalle ampie ripercussioni culturali e religiose: la successione apostolica.

Gli apostoli, infatti, hanno trasmesso la loro autorità ai vescovi. Ma mentre per i cattolici e per gli ortodossi questo 'passaggio di consegne' è la garanzia che la Tradizione non vada persa, per la maggior parte dei protestanti la successione apostolica va intesa solo come successione della parola di Dio e non delle strutture ecclesiastiche, che rimangono teologicamente leggere e non si frappongono tra il credente e Dio.

Alcuni studi realizzati di recente in Germania e nel Nord Europa hanno iniziato a istillare un dubbio. Non sarà che questa distinzione era intesa da Lutero in modo meno rigido di quanto non sia sembrato nel corso dei secoli?

In Svezia, ad esempio, la Chiesa protestante riconosce la successione apostolica in un modo che è più vicino al mondo cattolico. La domanda è se anche Lutero (1483-1546) aveva idee 'più cattoliche' di quanto abbia stabilito la storiografia successiva. Un'eventualità che potrebbe non piacere a tutti i protestanti, ma che, per Benedetto XVI e i suoi studenti, potrebbe aiutare al dialogo con il mondo protestante.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Penso che la diffusione del protestantesimo sia largamente dovuta all'insofferenza degli staterelli tedeschi, baltici e dell'Inghilterra verso i re e imperatori Asburgo. Dal punto di vista politico-economico gli è andata bene e allora hanno cercato una giustificazione morale e religiosa per questo parricidio nei confronti della Chiesa e del suo braccio armato. Se i luterani hanno prodotto il film Lutero, il papa fa bene a indossare nuovamente i paramenti di Leone X (che dal punto di vista artistico ci capiva di più di Lutero). Cordialmente, Eufemia