11 gennaio 2008

Il 17 gennaio Benedetto XVI alla Sapienza. Si preparano contestazioni (Il Foglio)


Vedi anche:

IL TESTO AUTENTICO DEL DISCORSO DEL CARDINALE RATZINGER SU GALILEO GALILEI (Parma, 15 marzo 1990)

Card. Grocholewski sulle polemiche degli illuminati sapienti: "Un ostracismo incredibile. Ratzinger rivalutò Galileo" (Repubblica)

Riccardi: contro Ratzinger una parodia scontata ed avvilente del '68 (Corriere della sera)

Attenzione, preparano l'agguato al Papa (Farina per "Libero", l'unico che abbia riportato la verità sul discorso del Papa su Galileo)

Il Papa alla Sapienza, Mastella: la stupidità non ha limiti. Boselli: è giusto fischiarlo

Gli "illuminati sapienti" si oppongono alla visita del Papa alla "Sapienza" e attribuiscono a Benedetto una frase non sua (Viva la democrazia!)

Il 17 gennaio Benedetto XVI alla Sapienza. Si preparano contestazioni (Il Foglio)

Gli studenti "illuminati dalla Sapienza": il Papa è contro Galileo. Peccato che il cardinale Ratzinger non abbia mai pensato una cosa del genere...

I gruppi studenteschi di sinistra della Sapienza preparano l'accoglienza al Papa che ha parlato alla Sorbona e insegnato a Tubinga!


Chi non vuole il Papa in università

Il 17 gennaio Benedetto XVI alla Sapienza. Si preparano contestazioni

Roma. Il 17 gennaio, giovedì prossimo, Benedetto XVI parlerà all’Università La Sapienza e potrebbe non essere una giornata tranquilla. Il Papa terrà un discorso nel corso dell’inaugurazione del 705° Anno Accademico dell’ateneo romano (fondato il 20 aprile 1303 da Papa Bonifacio VIII) che prevede un programma singolare: un primo momento, l’inaugurazione, con interventi del rettore Renato Guarini, del rappresentante degli studenti, del rappresentante del personale tecnico-amministrativo, del ministro dell’Università Fabio Mussi, del sindaco Walter Veltroni e una lectio magistralis sulla pena di morte di Mario Caravale.

In un secondo tempo, usciti formalmente di scena Veltroni e Mussi, salutato dal rettore e da un altro rappresentante degli studenti, parlerà il Papa.

L’inusuale protocollo, il Papa è pur sempre un capo di stato straniero in visita al più grande ateneo della Repubblica italiana, è il frutto di un compromesso dopo la protesta del fisico
Marcello Cini, cui si associarono cinquanta professori sugli oltre cinquemila della Sapienza, che contestò duramente il rettore per l’invito a Benedetto (partito immediatamente dopo il Conclave) che si era concretizzato nella richiesta di una sua lectio magistralis per l’inaugurazione dell’Anno Accademico da tenersi a metà dicembre.

La lettera di Cini venne pubblicata sul Manifesto (lo stesso giornale che ieri dava voce alla chiamata alla protesta degli studenti dei collettivi di sinistra) e provocò turbolenti sedute del Senato accademico, in cui si decise di rinviare l’inaugurazione e si giunse al compromesso descritto.

Il tema fu scelto mesi fa sull’onda della campagna per la moratoria Onu sulla pena di morte, ma oggi tiene sulle spine gli estensori dell’invito.
C’è quindi preoccupazione per quello che potrà accadere. Gli studenti dei collettivi hanno già fatto sapere: “Non lo faremo entrare”. E si stanno preparando.
Alla facoltà di Fisica è iniziata ieri una “settimana anticlericale” che prevede anche una sarcastica e nelle intenzioni blasfema via crucis dentro la città universitaria con studenti travestiti da preti in atteggiamenti che manifestano la loro omofobia e misoginia, e che culminerà con una manifestazione di protesta convocata per le nove del mattino del 17 sotto la statua
della Minerva, per difenderla, dicono, dal “Papa inquisitore”.
Gli slogan degli studenti contestatori sostanzialmente raccolgono le argomentazioni del professor Cini, il quale nella sua lettera al rettore scrisse che “nel suo nuovo ruolo l’ex capo del Sant’Uffizio non ha dimenticato il compito che tradizionalmente a esso compete.
Che è sempre stato e continua a essere l’espropriazione della sfera del sacro immanente nella profondità dei sentimenti e delle
emozioni di ogni essere umano da parte di una istituzione che rivendica l’esclusività della mediazione fra l’umano e il divino… Ha tuttavia cambiato strategia.
Non potendo più usare roghi e pene corporali ha imparato da Ulisse. Ha utilizzato l’effige della Dea Ragione degli illuministi
come cavallo di Troia per entrare nella cittadella della conoscenza scientifica e metterla in riga”. Il riferimento è al discorso di Ratisbona, dove Benedetto XVI potè pronunciare tranquillamente la sua lectio magistralis, le contestazioni arrivarono dopo. Non così potrebbe essere alla Sapienza giovedì prossimo, soprattutto durante i percorsi esterni di Benedetto XVI, dall’atrio al rettorato e dal rettorato alla cappella universitaria.
L’ultima visita di un Papa alla Sapienza fu quella di Giovanni Paolo II che il 19 aprile 1991 dalla scalinata del rettorato parlò a cinquemila giovani radunati nel piazzale della Minerva; un gruppo di studenti di Autonomia operaia tentò la contestazione con i fischietti per coprire le sue parole, Karol Wojtyla ironizzò sulla “buona accoglienza”, alzò la voce e si fece ascoltare.

© Copyright Il Foglio, 11 gennaio 2008

Che democrazia! Complimenti.
Questo articolo sara' qui a futura memoria
.
R.

7 commenti:

mariateresa ha detto...

Mi dispiace dirlo ma da sempre gli studenti sono stati materiale docile nelle mani di interessati burattinai. Quindi non mi meraviglio di niente.Mi risulta che ilFoglio sia l'unico che ha dato rilievo e notizia della cosa.
Un incontro all'università costellato di polemiche e incidenti, il Signore non voglia, penso che faccia gola a molti. Che magari non sono più studenti da tempo.
Del resto su quale questione in Italia non vediamo la gente in piazza?

Anonimo ha detto...

Sono convinta che i giornaloni siano ben a conoscenza del pericolo e consapevolmente tacciano.
La denuncia del Foglio e' molto importante perche' ci mette preventivamente in guardia e non esita a scrivere nero su bianco gli "ispiratori" di questi "atti democratici".

ondeb ha detto...

Dalla voce "Enrico Fermi" su Wikipedia:

"Al mercato di Campo de' Fiori di Roma, Fermi trovò un trattato di matematica e fisica di circa 900 pagine pubblicato dal padre gesuita Andrea Caraffa: "Elementorum physicae mathematicae". Lo studiò approfonditamente, come ha dimostrato il ritrovamento di molti foglietti e annotazioni all'interno dei due tomi del trattato."

Fermi iniziò a studiare la fisica matematica a partire da un trattato scritto da un oscurantista reazionario gesuita :)))

Aridatece Enrico Fermi!!!!!

Anonimo ha detto...

C'era da aspetterselo un atteggiamento simile un'altra vergogna tutta Italiana. Del resto nelle università non regna più la cultura ma la strisciante politichetta da quattro soldi.
E poi i risultati si vedono negli uffici ed in altri posti gente che non sa neanche scrivere una lettera o dirigere un ufficio.

paola ha detto...

Cheb tristezza!!!!

Anonimo ha detto...

mah.....
Come al solito, i sacerdoti, i preti del laicismo italiani, preparano le loro pessime invettive. Dopo del cretinate di Odifreddi, le sparate di Cecchi Paone, lo starnazzare della Bonino, Capezzone e Pannella, ci pensano gli "ottimi"studenti della Sapienza a dare sfoggio della propria ignoranza e sottocultura. Adesso se la prendono col Papa per il caso Galileo, citando una frase che Benedetto XVI avrebbe detto nel 1990.....
Adesso aspettiamo la contestazione e vediamo sulla base di quali grandi argomenti potrà essere effettuata. Vedremo quanto in basso è caduto il mondo accademico italiano.

Anonimo ha detto...

Che tristezza.
In una nota ufficiale la Santa Sede ha fatto sapere che la visita di Benedetto alla Sapienza è annullata.
Questa Italia mi piace sempre meno. Non sono mai stata catastrofista ma francamente vedo intorno un paese sommerso dalla "monnezza" fisica e morale...