21 marzo 2008

Rosso "malpela" la solita minestra di Repubblica: prima accusa di ipocrisia il Papa e poi i testi della Via Crucis...


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Lupus in pagina

a cura di Rosso Malpelo - Gianni Gennari

Aggressioni bizzarre isolate e irrealistiche

Ieri "Corsera" (p.13) si parla di aggressioni ad "Avvenire" e "Famiglia Cristiana" precisamente come realtà cattoliche. Cose isolate e bizzarre.

Meno isolata, ma sempre bizzarra, ancora ieri, si segnala una stranezza di "Repubblica". Sotto un titolo per le parole di Benedetto XVI sul dramma del Tibet " "Il Papa rompe il silenzio" " ecco un titolino: «Il retroscena: La Via Crucis "'emendata"». Con chiarimento a p. 6: «Niente critiche alla Cina nella Via Crucis. Il Vaticano "corregge" il cardinale Zen». La sostanza? Pare che in una prima stesura delle meditazioni per la Via Crucis papale di stasera, l'autore, cardinale Zen, arcivescovo di Hong Kong, avesse inserito due righe di protesta per il "martirio" dei cristiani cinesi, poi sparite nella versione finale. Che dire? Che anche questa è un'aggressione bizzarra, ma in sintonia: dopo aver strillato sull'ipocrisia del silenzio papale di domenica, smentita poi mercoledì, si torna a strillare " stessa accusa di ipocrisia " per la Via Crucis.
Ieri persino a Radio Radicale l'esperto Giuseppe Di Leo annotava l'incongruenza palese, nel contesto unico della Via Crucis papale in mondovisione, anche di un solo accenno pro domo sua del cardinale cinese, e in presenza di un lungo e rinnovato sforzo di dialogo prudente e attento tra Cina e Vaticano. Lo stesso cardinale Zen ("AP", 12/3) ha detto di sperare una «nuova era» di dialogo tra Santa Sede e Cina.

Malpelo non sa se ci sia stata o no la «correzione», ma certo lo strillo in prima pagina è la solita musica: purché si dia in testa alla Santa Sede, tutto fila. Anche se la realtà è del tutto diversa.

© Copyright Avvenire, 21 marzo 2008

Fra La Rocca e Accattoli ho scelto di pubblicare l'articolo di quest'ultimo perche' si trattava di un'intervista, cioe' di un fatto reale, e non di un retroscena.
Bizzarro davvero l'atteggiamento di Repubblica, ma in fondo non dovremmo stupirci...

R.

5 commenti:

mariateresa ha detto...

Il testo del Cardinale Zen è un testo forte e in giro sulla rete non vedo nessuno che lo commenta come una pappetta insipida e censurata.
Per chi legge il francese il commento della Croix
http://www.la-croix.com/article/index.jsp?docId=2332478&rubId=4078

Per due parole tolte (se sono state tolte) ci sono altre espressioni altrettanto efficaci.
Quindi La Rocca poteva risparmiare la fatica e l'inchiostro per un articolo insulso.

mariateresa ha detto...

ti segnalo anche questo articolo che conferma una impressione che qualche volta ho avuto e cioè che a Repubblica si fanno delle canne grosse come cotechini , eheheheheheh

http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=11828&size=A

Anonimo ha detto...

Grazie, Mariateresa :-))
Segnalo immediatamente...
R.

gemma ha detto...

Repubblica ha evidentemente contatti diretti con una segreteria di Stato parallela (indiscrezioni, voci di corridoio, vecchie volpi Vaticane..)

Anonimo ha detto...

Eh, sì, cara Gemma, comincio ormai a pensarlo anch'io che certe voci vengano fatte filtrare da qualcuno degli ambienti vaticani, non in linea con l'entourage di Papa Benedetto....finora mi sono sempre rifiutata di pensare a qualcosa del genere, ma in questo caso si tratta di documenti non ancora divulgati, e allora la fonte per forza di cose non può essere "esterna". Come ne sarà addolorato il Papa....