21 febbraio 2008

Istanza dei preti brasiliani a Papa Benedetto per l'abolizione del celibato....


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La sollecitazione inviata alla congregazione presieduta da Hummes

Brasile, appello dei preti: basta celibato

Istanza a papa Ratzinger per consentire ai sacerdoti di avere una famiglia. E per ridare i sacramenti ai divorziati

SAN PAOLO (Brasile) - Sono sempre di più i sacerdoti cattolici che chiedono una revisione della legge canonica che li obbliga al celibato, con un occhio a quanto avviene in diverse confessioni protestanti dove i pastori possono mettere su famiglia. Il dibattito è aperto da tempo e la stessa Chiesa sembra avvere assunto in materia posizioni un po' meno rigide, anche se non ancora possibiliste.
L'ultimo appello arrivato a papa Benedetto XVI è dei preti brasiliani che hanno inserito la loro richiesta nel documento finale della loro convention nazionale, terminata martedì a Indaiatuba, nello Stato di San Paolo).

IL DOGMA CHE NON C'E' - La sollecitazione sarà inviata alla Sacra Congregazione per il Clero, presieduta dal brasiliano Claudio Hummes, ex arcivescovo di San Paolo e che era stato uno dei papabili nel conclave in cui fu eletto il cardinale tedesco Joseph Ratzinger. E proprio il porporato brasiliano, grande amico del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, aveva detto subito dopo il nuovo incarico, che il celibato dei sacerdoti «non è un dogma» e che il calo delle vocazioni potrebbe indurre la Chiesa e «riflettere su tale questione».

OBIETTIVO FAMIGLIA - Nel documento inviato a Roma si chiedono due tipi di sacerdozio: il celibatario, che potrebbe essere obbligatorio per i religiosi che facciano voto di castità nei rispettivi ordini e congregazioni religiose; e il sacerdozio senza l'obbligo del celibato. E si chiede anche che i vescovi possano ordinare i coniugati ritenuti degni del sacerdozio, e possano essere reintegrati nell'esercizio del sacerdozio quelli che lo abbiano abbandonato per formare una famiglia.

SACRAMENTI AI DIVORZIATI - Secondo quanto riferito al quotidiano spagnolo El Pais da un vescovo che non ha voluto rivelare il suo nome, in Brasile già da tempo laici sposati vengono ordinati sacerdoti: «Roma lo sa, ma chiede non sia reso pubblico». I sacerdoti brasiliani chiedono anche che si cambi la nomina dei vescovi per renderla più democratica; e che si consenta ai divorziati che si siano rifatti una nuova famiglia di accedere ai sacramenti.

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Innanzitutto il vescovo-coniglio non merita alcuna considerazione. Se ha qualcosa da dire o da proporre esca allo scoperto e parli chiaramente con chi di dovere (e non con i soliti giornalisti...).
Va benissimo discutere del celibato sacerdotale, che non e' un dogma (chissa' quante volte dobbiamo ripeterlo...), ma nelle sedi opportune e non certo sui media.
Non si pensi pero' che concedere ai preti la possibilita' di sposarsi risolva il problema delle vocazioni.
Inoltre mi permetto di ricordare che il modello non deve essere la confessione protestante che, fra l'altro, attraversa una crisi molto piu' pronfonda di quella della Chiesa Cattolica
.
R.

10 commenti:

brustef1 ha detto...

E che problema c'è? Se uno vuole sposarsi basta che non si faccia prete

Gianpaolo1951 ha detto...

Con l’abolizione del celibato, inevitabilmente, bisognerebbe poi passare a quella della confessione o riconciliazione individuale visto che nessuno, credo, oserebbe mai correre il rischio – peraltro più che fondato - che qualcosa possa trapelare nell’intimità del focolare domestico!!!
E poi, con tutti i problemi che oggi affliggono la famiglia – droga, difficoltà economiche ecc. ecc. – con quale spirito un parroco sposato potrebbe accollarsi i problemi altrui 24 ore su 24?
D’accordo, i preti sposati protestanti già lo fanno, ma il loro contesto culturale a ambientale è completamente diverso dal nostro dove la Chiesa Cattolica è nata e vive da ben 2000 anni!

Luisa ha detto...

Insomma l`esortazione post sinodale,non è uscita dalla mente di Papa Benedetto che l`avrebbe elaborata nella solitudine del suo ufficio senza domandare niente a nessuno, mi sembra che la stragrande maggioranza dei vescovi ha confermato l`importanza del celibato.
Certo che nella nostra società edonista e libertina, erotizzata all`estremo, il sacrificio della sessualità offerta a Dio, è più problematico che nel passato, se il sacerdote non è radicato in Cristo, se tralascia la preghiera, l`adorazione, il secolarismo,le sollicitazioni, le tentazioni faranno di lui un uomo del mondo e nel mondo.
Quello che mi colpisce è il numero sempre importante di giovani che scelgono di entrare negli Istituti di vita consacrata più rigorosi ,il Santo Padre lo ha ancora recentemente fatto osservare.
Le pressioni per l`abolizione del celibato non datano di oggi, personalmente spero che il celibato sarà mantenuto come un dono per noi tutti.
A dire il vero, e non temo di dirlo, quando vedo certi preti come sono vestiti, dove niente nemmeno una croce minuscola, indica il loro essere sacerdote, quando unprete non sente il bisogno e il desiderio di marcare in maniera visibile la sua appartenenza a Dio, tutto è possibile, quando si vuole adottare i costumi del mondo....come stupirsi che il celibato sia un peso insopportabile ?

Anonimo ha detto...

Il fatto che questa petizione, di cui bisognerebbe sapere bene i contenuti e le firme, sia stata pubblicizzata da El Pais, credo vada inquadrato nella campagna elettorale spagnola. Il PPE, nonostante il basso profilo, è in rimonta, e il giornale zapatarista, un "faro" per tutti i progressisti latinos, cerca di attaccare la chiesa come può. Certo che senza il celibato ritorneremo al familismo diretto invece del nepotismo sporadico.Cordiali saluti, Eufemia

brustef1 ha detto...

Dopo i "figli di" che invadono rai, mediaset, giornali, finanza, cinema e circhi equestri, ci mancherebbero solo i "figli di" nella Chiesa...Almeno questo malcostume venga risparmiato al Corpo Mistico

Anonimo ha detto...

Sono prete brasiliano, ordinato non da molto. Vi dico di sicuro che questi che hanno partecipato a questo incontro non ripresentano per niente l'estra grande maggioranza del clero brasiliano. Rispeto il vescovo-coniglio ce ne sono abstanza qui in Brasile che non sono fedeli a Roma... Soltanto fanno finta de esserlo.. Purtroppo continuano a nominare vescovi così: anti-romani che non hanno coraggio di mostrare la faccia e minano l'autorità del Papa de nascosto. Ce ne sono un saco.

Anonimo ha detto...

Grazie del contributo :-)

Anonimo ha detto...

Basta vedere la crisi sempre piu grave in quale si trova la povera Chiesa Aglicana per capire l'inconsistenza degli argomenti di questi sacerdoti brasiliani.

Anonimo ha detto...

ma nn capisco, se questi si son fatti preti non lo sapevano che non si potevano sposare? O son diventati preti x altri motivi? Mah, povera Chiesa!! Ora capisco perchè Benedetto chiedeva di pregare x lui il giorno della sua elezione

euge ha detto...

Caro Don Marco, probabilmente, questi si sono fatti preti non per donarsi completamente a Dio facendo del sacerdozio una missione come dovrebbe essere ma, soltanto per avere un tetto sulla tesa e qualcosa da mettere sotto i denti. Del resto, temo che neanche da noi si prenda sul serio il sacerdozio Vedi episodio Sante Sguotti e tutto ciò a mio parere, butta un velo di sospetto, anche nei confronti di chi come lei e tanti altri sacerdoti mi auguro, seguite la vostra vocazione. Chi non si sente di fare il sacerdote, sia coerente lasci l'abito talare e metta su famiglia; ma non può pretendere di stare con il piede in due scarpe; ciò vuol dire non essere onesti prima con Dio, poi con se stessi ed in fine, con chi nutre fiducia nell'istituzione del sacerdozio.