10 febbraio 2008

Gad Lerner, giù le mani da Papa Ratzinger (Farina per "Libero")


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Gad Lerner, giù le mani da Papa Ratzinger

di RENATO FARINA

La lista diffusa per internet di un elenco di professori ebrei o comunque solidali con Israele è orribile. Si sente l'odore dei pogrom di fine ottocento in Russia, l'abbaiare dei cani nella caccia nazista al giudeo. Verrebbe voglia di dire: aggiungete il mio nome alla lista. Il professor Joseph Ratzinger lo farebbe.
Per questo mette tristezza vedere come, con il medesimo scandalo della lista oscena, si sia scritto (...) che Benedetto XVI ha fatto un grave torto agli ebrei. Non è così. Proprio no. E non hanno ragione autorevoli rabbini come Riccardo Di Segni e Giuseppe Laras o un giornalista del peso di Gad Lerner a ritenere un'ingiuria la decisione del Papa di continuare a pregare per la conversione dei "fratelli maggiori". Dove sta l'offesa? Desiderare che uno ami Gesù Cristo come lo ami tu, e sia riconosciuto come centro del cosmo e della storia, non è una pretesa, un'imposizione, un giudizio: ma c'è lo stesso sentimento per cui si augura a un amico di condividere con te l'ideale più puro e vero.
Così lui farà con te. La vita è questo intreccio. C'è reciprocità. E non mi pare un'infamia, ma esattamente il colore dell'amicizia. Come diceva Wojtyla: «Non c'è dialogo se non è messa in conto la conversione». I fatti sono questi. Nel messale romano tridentino, detto anche di San Pio V, era prescritta per il Venerdì Santo una preghiera per gli ebrei: la "Oratio pro iudaeis".
Erano definiti "perfidi". Invano Ildefonso Schuster, oggi beato, si battè perché fosse modificata. Lo fece Giovanni XXIII.
Nel 1962 (si trattava sempre della messa tridentina in latino) consacrò questa nuova formulazione: «Preghiamo anche per gli ebrei.(...) O Dio onnipotente ed eterno, che non rigetti dalla tua misericordia neppure gli Ebrei, esaudisci le suppliche che ti rivolgiamo per questo popolo accecato, affinché ammetta che il Cristo è la luce della tua verità, ed esca così dalle tenebre».
Niente più "per fidi" ma nelle tenebre, secondo il linguaggio neotestamentario, per non aver accolto la luce, il Verbo, Cristo. Nel Messale di Paolo VI (1970), sostitutivo del precedente, la preghiera è diventata: «Preghiamo per gli ebrei: il Signore Dio nostro, che li scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell'amore del suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza».

Cosa è successo di nuovo?

Nel luglio 2007, Benedetto XVI ha reintrodotto la possibilità di dir messa secondo il rito tridentino. Dunque ridando agli ebrei il titolo di "perfidi" (i lefebvriani non hanno mai riconosciuto le correzioni di Papa Roncalli) o come minimo di "ottenebrati". L'An - ti-Defamation League, associazione contro l'antisemitismo, se n'è accorta subito e ha incluso la messa antica del Venerdì santo nella lista degli orrori: tra le «dieci questioni che hanno ferito gli ebrei nel 2007». Ma Ratzinger non aveva nessuna intenzione di dare il permesso di offendere gli ebrei tacciandoli di ciechi.
Nemmeno però poteva incistare nel Messale antico il nuovo testo di Montini: sarebbe stato un corpo estraneo, un non senso.

Così, lavorando con il cardinal Walter Kasper (un teologo di alto rango) ha confezionato questa preghiera per il Venerdì Santo. La proponiamo in latino: «Oremus et pro iudaeis ut Deus et Dominus noster illuminet corda eorum, ut agnoscant Iesum Christum salvatorem omnium hominum. Oremus. Flectamus genua. Levate. Omnipotens sempiterne Deus, qui vis ut omnes homines salvi fiant et ad agnitionem veritatis veniant, concede propitius, ut plenitudine gentium in Ecclesiam Tuam intrante omnis Israel salvus fiat. Per Christum Dominum nostrum. Amen».

Insomma: si prega perché Israele si converta e sia così salvo riconoscendo Cristo Signore. Lo si chiede in ginocchio (Flectamus genua). I rabbini hanno protestato con sdegno. Di Segni ha chiesto di chiudere «dopo 43 anni» il dialogo con il Vaticano: «Tutto urta la nostra sensibilità. Ci troviamo dinanzi al peggio». Laras: «Si nega il presupposto stesso del dialogo, il rispetto per ciò che l'altro è: si legittima un'idea di dialogo finalizzato, in realtà, alla conversione degli ebrei al Cattolicesimo, cosa che è ovviamente per noi inaccettabile».

Gad Lerner sulla prima pagina di Repubblica sostiene: perché tra tutti i popoli che ci sono, si sceglie di pregare solo per quello ebreo? Perché Ratzinger continua a considerare Israele un "popolo maledetto".

Posso dirlo con certezza. Non è affatto così. Basti leggere i volumi dedicati all'argomento dal Prefetto della Fede (allora) e dal Papa (oggi).

Uno dei suoi primi gesti è stato di voler pregare nella sinagoga di Colonia, e per questo è stato stramaledetto dai tradizionalisti. Molti di essi oggi gli imputano di vergognarsi della Chiesa perché ha eliminato la formula "perfidi giudei". Scrivendo di questo permanente odio, dò ragione ai rabbini e a Gad su un punto non secondario: c'è antisemitismo nella pancia di tanto cattolicesimo tradizionalista. Ma sono settori marginali.

Oggi l'antisemitismo in casa cattolica si gioca sul versante progressista, proprio dove stanno tanti amici di Lerner e di Di Segni ed avversari di Ratzinger: a costoro ripugna la pretesa ratzingeriana di "Cristo Unico Salvatore", sono per il dialogo in cui della conversione degli altri nulla importa, siano essi ebrei o musulmani o atei: per loro il dialogo è il restare tutti sulle stesse posizioni di partenza.

Ma costoro detestano e avversano nelle viscere e nella politica la concezione religiosa ebraica. Quella dove Dio, popolo, alleanza, terra promessa non sono dati della mente ma trovano concretezza storica nello Stato di Israele.

Altro che Ratzinger maledicente gli ebrei. Bisogna davvero essere degli irresponsabili a propagandare simili deformazioni del pensiero altrui. Poi non ci si meravigli se cacciano il Papa dalla Sapienza. Ritengo la frase di Gad Lerner una ingiuria al Pontefice, ma non è la prima che trova spazio sul quotidiano di Ezio Mauro e di Eugenio Scalfari.

P.S. Ci sono molte cose che sarebbe necessario mettere sul tavolo a proposito del rispetto reciproco tra ebrei e cristiani. Non mi risulta siano state cancellate, né che il Papa l'abbia chiesto proprio perché capisce il dolore di Israele, e ne chiede ancora scusa - alcune benedizioni tuttora liberamente pronunciate in sinagoga.

Ad esempio la birkat ha-minim (benedizione contro gli eretici) della liturgia giudaica: «Che per gli apostati non ci sia speranza; sradica prontamente ai nostri giorni il regno dell'orgoglio; e periscano in un istante i nazareni (i giudeo-cristiani, ndr) e gli eretici: siano cancellati dal libro dei viventi e con i giusti non siano iscritti. Benedetto sei tu Yahweh che pieghi i superbi».
Questa è la XII benedizione nella forma primitiva. Oggi è più diffusa, nel Talmud babilonese, una versione diversa: «Per i calunniatori e gli eretici non vi sia speranza, e tutti in un istante periscano; tutti i Tuoi nemici prontamente siano distrutti, e Tu umiliali prontamente ai nostri giorni. Benedetto Tu, Signore, che spezzi i nemici e umili i superbi».

Nessuna delle due è il massimo della benevolenza, e non sarebbe male se i rabbini Di Segni e Laras, oltre che Gad Lerner si battessero per cancellare o almeno addolcire queste benedizioni. Come si dice: par condicio, fratelli maggiori.

© Copyright Libero, 10 febbraio 2008

7 commenti:

Luisa ha detto...

OH..quanto bene mi fa leggere questo articolo..una ventata di aria fresca...mi sento meno sola....

E osservo che Farina fa la stessa osservazione che su questo blog avavamo già fatto, riprendendo la stessa preghiera da noi citata .

Effettivamente, anche la reciprocità è un caposaldo del dialogo....allora che si abbassi il tono arrogante e irresponsabile di certe voci !

mariateresa ha detto...

cara Luisa, ti sentirai ancora meno sola leggendo l'articolo di Giorgio Israel di oggi sul Corriere. Naturalmente Israel è ebreo e apre il cuore leggere la sua apertura mentale. Un dialogo presuppone sempre un venirsi incontro. E' un processo che non può essere solo unilaterale, per dare frutti.
Anche il mondo ebraico, come quello protestante, non è monolitico, per fortuna.

Anonimo ha detto...

chissà se Lerner & C. avranno l'umiltà di rispondere alla richiesta di reciprocità invocata da Farina...

Luigi

Gianpaolo1951 ha detto...

» 2008-02-10 16:12
Kantor, temo una notte dei cristalli
Presidente congresso ebraico europeo cita episodi italiani
(ANSA) - ROMA, 10 FEB –
'All'orizzonte vedo la possibilita' di una seconda Notte dei Cristalli'.Lo ha detto il presidente del Congresso europeo ebraico Moshe Kantor. Kantor si e' riferito anche all'Italia con il tentato boicottaggio della Fiera del Libro di Torino, 'rea' di avere come ospite d'onore lo Stato di Israele, e alla comparsa su Internet di una 'black list' di professori ebrei. Una notte del 1938 i nazisti scatenarono un pogrom contro gli ebrei in Germania assaltando anche migliaia di negozi.

Mah, mi sorge un dubbio…, non è che tutto questo “cancàn” sia orchestrato ad arte per ottenere un qualcosa che in questo momento mi sfugge?!?

gemma ha detto...

l'unica cosa che vedo in tutto ciò , in aggiunta a quanto di analogo successo a Roma il mese scorso alla Sapienza è che l'italia sta diventando un paese intollerante nei confronti della libera circolazione delle idee altrui. Liste di firmatari e di proscrizione sbucano da tutte le parti e non solo contro gli ebrei ed è un peccato che ciascuno si preoccupi solo del proprio orticello perchè il fenomeno sta diventando culturalmente rilevante e non unidirezionale, come paventa la comunità ebraica.
E' pretestuoso, volto ad altre battaglie (laiciste) e non onesto istigare e far ricadere sulle spalle del Papa responsabilità morali anche per qualcosa di simile di cui è stato a sua volta vittima recente
E spero che le comunitò ebraiche lo capiscano e non si lascino coinvolgere in un'affrettata strumentalizzazione antipapale

Anonimo ha detto...

Leggendo tutto questo comincio pensare che questa discussione e stata provocata non tanto dei certi presentanti dei rabbini ma sopratutto dei cosi detti laicisti del mondo politico e dei progressisti dentro la Chiesa Cattolica. A loro non piace ne la linea ferma del Pontefice attuale sui valori "innegoziabili" del Vangelo ne "la Riforma della riforma" cominciata di lui ne specialmente l'aplicazione del Motu Proprio/Summorum Pontificum/. Comunque queste persone vogliono continuare il suo attacco contro la linea del Pontefice pero questa volta provano creare un conflitto tra Chiesa Cattolica e Giudaismo e accusando per questo il Papa "conservatore" e "tradizionalista" vogliono bloccare in quel modo la sua attivita di rinnovamento spirituale della Chiesa. Che "bello" a un Papa cosi scomodo mettere anche etichetta "antisemita"/ si vede che "reazionario" e "nazista" non bastano/ e "antisemitica" alla sua linea di rinnovamento spirituale della Chiesa e specialmente alla Messa Tridentina ! Alora si possono fare attachi politici e "intelettuali" con calma e si puo fare anche disobbedienza senza preoccupazioni. Ecco perche la domanda giusta in quel caso sarebbe- Chi ha paura di una Chiesa che diffende con la fermezza i valori del Vangelo,chi ha paura della Riforma della riforma,chi ha paura del Motu Proprio ?
Poi mi sembra abbastanza significativo il fatto che gli attachi contro la preghiera della Messa Tridentina hanno trovato subbito il posto sulle pagine dei certi giornali italiani gia abbastnaza famosi con la sua linea "antiratzingeriana". Ricordo anche il fatto che nel caso di lezzione "antimusulmana" di Rattisbona lo scandalo non era creato dei presentanti di Islam ma sopratutto dei giornalisti e politici liberali europei che lo hanno offrito subbito al mondo islamico. Per questo penso che questi rabbini e altri presentanti del mondo ebraico/vedo che non tutti condividono la posizione contro il Papa/ devono sapere che in quel caso sono stati usati in un gioco che non centra per niente con loro religione.

Anonimo ha detto...

Mi pare che dopo il boicottaggio della fiera di Torino, che non pochi problemi stava creando alla sinistra, tutto stia tornando a posto. Tra la preghiera del venerdì santo e la lista dei professori, nuovamente i cattivi stanno dalla parte giusta.. Ovviamente anche il card. Martini non ha perso occasione per confermare i suoi distinguo, molto apprezzati da Laras.Saluti Eufemia