10 febbraio 2008

Iniziamo la giornata con un sorriso: un articolo della Menapace per "Liberazione" ovvero l'elenco dei pregiudizi antipapali


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Grazie alla segnalazione di Seraphicus, leggiamo questo gustoso articolo di Lidia Menapace, senatrice (uscente) di Rifondazione Comunista e giornalista di "Liberazione".
Seguira' commento...

R.

Zero in condotta, di Lidia Menapace.

Di zeri in condotta il papa attualmente regnante ne ha rimediati ormai molti. Per gli attacchi all'islam a Ratisbona, per la messa in latino, per la schiena voltata ai fedeli, per gli attacchi alla libertà e autodeterminazione delle donne, si perde il conto. Tutte azioni che hanno finito di cancellare il Concilio Vaticano II, sicché ci ritroviamo alle prese con il Vaticano I, cioè con un concilio che rendeva dogmi alcune delle più reazionarie fantasie, introduceva l'infallibilità del papa, faceva diventare dogma la tradizione popolare dell'Immacolata e con ciò forniva una base "teologica" alla condanna dell'aborto, fino ad allora definito "cosa tetra", ma non un omicidio ecc. ecc. Dava permanenza alle fantasie più reazionarie di Pio IX, definite nel Sillabo, con la condanna di tutte le libertà moderne (di coscienza, di pensiero, di parola, di stampa, insomma proprio tutte): un buio che più buio non si può, viene in mente "il sonno della ragione genera mostri".

Ma l'ultimo zero in condotta è quello che Ratzinger si guadagna con la recente "preghiera" contro gli Ebrei, da inserire nella solennissima liturgia della messa del venerdì santo.

La rivista interconfessionale Il dialogo che dà una accurata e accorata informazione sulle parole e sulla storia di questo per ora ultimo zero in condotta, si chiede se si possa definire il papa antisemita e risponde di sì, sicché virgoletta "preghiera": mi pare giusto accettare la pesante conclusione e definire le parole del papa una "preghiera contro gli Ebrei", dato che domanda al Signore che li illumini e gli faccia riconoscere Gesù Cristo come unico salvatore, e dunque si convertano al Cristianesimo.

Su queste basi non si può intraprendere alcun dialogo interconfessionale, tutto l'ecumenismo va a farsi benedire e persino il colloquio con le realtà terrestri e politiche diventa impossibile.

Lo si capì alla prima uscita al Quirinale, quando fu ricevuto da Ciampi subito dopo l'elezione ed erano due capi di stato che si incontravano naturalmente: Ciampi recitò al papa l'art. 7 affermando che era la definizione della laicità e Benedetto replicò seccato "bisogna vedere se è 'sana' laicità", parole che mi misero la pulce nelle orecchie, dato che per l'appunto nel Sillabo si condanna la laicità e si afferma che essa deve essere "sana", cioè conforme alla definizione che ne dà la Chiesa, non vi è indipendenza né sovranità di ciascuno nel suo ordine, ma la Chiesa cattolica è sovraordinata allo stato e ne giudica prerogative e definizione.

Siccome a proposito della "Sapienza", Benedetto ne ha quasi rivendicato la proprietà, ricordandone la (tarda) fondazione, manca solo che chieda l'affitto a Napolitano, che in fin dei conti abita lì dove i papi avevano la loro splendida reggia.

Secondo me sta davvero tirando troppo la corda, ma continua a trovare l'appoggio di atei devoti e laici teneri perché una posizione reazionaria giova comunque alla destra e certo il Vaticano lo sa e credo intenda favorire un trend di democrazia autoritaria. Dato che si realizzerebbe -con la restrizione di tutte le libertà- per l'appunto il Sillabo. A quando una vera rivendicazione del potere temporale?

Lidia Menapace

(per il supplemento domenicale di Liberazione)

© Copyright Liberazione, 9 febbraio 2008

Menapace...Menapace...inizio in bellezza la giornata con una serie di sorrisi. La ringrazio :-)
Analizziamo l'articolo...


Di zeri in condotta il papa attualmente regnante ne ha rimediati ormai molti. Per gli attacchi all'islam a Ratisbona, per la messa in latino, per la schiena voltata ai fedeli, per gli attacchi alla libertà e autodeterminazione delle donne, si perde il conto.

La lectio di Ratisbona e' stato un evento storico. Probabilmente senza di essa non ci sarebbe stato alcun passo avanti nei rapporti fra la Chiesa Cattolica e l'Islam. Ora, invece, ci troviamo finalmente di fronte ad un dialogo franco e sincero, senza abbracci e bacetti di circostanza. Il mese prossimo, in Vaticano, si terra' uno storico incontro fra Chiesa ed esponenti del mondo musulmano.
Non si citi piu' la lectio di Ratisbona a sproposito visto che il Papa e' riuscito laddove Stati governati da destra e sinistra non sono riusciti...

La Messa in latino (come la chiama Lei, forse riferendosi al rito tridentino) non e' obbligatoria. Visto che Lei, Menapace, e' cosi' "liberale" consenta che i fedeli cattolici la richiedano in tutta liberta'...
Quando mai il Papa ha detto Messa "spalle ai fedeli"? Si riferisce alla celebrazione nella Cappella Sistina? Guardi che quella Messa era in italiano...chieda all'amico Scalfari!
Non pare che il Papa abbia mandato a ciascuna donna un precetto delle Guardie Svizzere...


azioni che hanno finito di cancellare il Concilio Vaticano II, sicché ci ritroviamo alle prese con il Vaticano I, cioè con un concilio che rendeva dogmi alcune delle più reazionarie fantasie, introduceva l'infallibilità del papa, faceva diventare dogma la tradizione popolare dell'Immacolata e con ciò forniva una base "teologica" alla condanna dell'aborto, fino ad allora definito "cosa tetra", ma non un omicidio ecc. ecc. Dava permanenza alle fantasie più reazionarie di Pio IX, definite nel Sillabo, con la condanna di tutte le libertà moderne (di coscienza, di pensiero, di parola, di stampa, insomma proprio tutte): un buio che più buio non si può, viene in mente "il sonno della ragione genera mostri".

Verissimo: il sonno della ragione genera mostri, come quello che ha impedito al Papa di partecipare alla Sapienza...
Mi dica, Menapace: i predecessori di Papa Benedetto hanno cancellato il dogma dell'Immacolata Concezione?
Forse Paolo VI e Giovanni Paolo II erano favorevoli all'aborto?
Mi citi il testo in cui Papa Ratzinger chiama le donne che abortiscono assassine. Forza!
Benedetto XVI vuole negare la liberta' di pensiero, di parola e di stampa? Proprio lui che e' vittima costantemente e quotidianamente dei mass media? Suvvia!


La rivista interconfessionale Il dialogo che dà una accurata e accorata informazione sulle parole e sulla storia di questo per ora ultimo zero in condotta, si chiede se si possa definire il papa antisemita e risponde di sì, sicché virgoletta "preghiera": mi pare giusto accettare la pesante conclusione e definire le parole del papa una "preghiera contro gli Ebrei", dato che domanda al Signore che li illumini e gli faccia riconoscere Gesù Cristo come unico salvatore, e dunque si convertano al Cristianesimo.

La Menapace si assume tutta la responsabilita' di certe affermazioni...
Le conclusioni che trae, nell'ultima frase, sono deduzioni del tutto personali che non hanno fondamento nel testo della preghiera
.

Su queste basi non si può intraprendere alcun dialogo interconfessionale, tutto l'ecumenismo va a farsi benedire e persino il colloquio con le realtà terrestri e politiche diventa impossibile.

Lasci ai credenti certe considerazioni...

Siccome a proposito della "Sapienza", Benedetto ne ha quasi rivendicato la proprietà, ricordandone la (tarda) fondazione, manca solo che chieda l'affitto a Napolitano, che in fin dei conti abita lì dove i papi avevano la loro splendida reggia.

Ottima idea! Del resto il Quirinale fu sottratto con la forza a Pio IX (ed ai suoi successori). Per chi, come Lei, Menapace, desidera l'abolizione del Concordato (nato per sanare proprio la confisca dei beni ecclesiastici), e' tempo di porsi il problema...

Secondo me sta davvero tirando troppo la corda, ma continua a trovare l'appoggio di atei devoti e laici teneri perché una posizione reazionaria giova comunque alla destra e certo il Vaticano lo sa e credo intenda favorire un trend di democrazia autoritaria.

Sta tirando troppo la corda? E certo! Quando un Papa fa bene il suo dovere tira la corda del pregiudizio anticlericale.
Si vorrebbe un Papa silenzioso e recluso nei suoi appartamenti. Si', puo' parlare in San Pietro ma gia' da fastidio quando, per l'Angelus, si affaccia sulla piazza...enno'!
Lei parla di laici tiepidi e di atei devoti. E i Cattolici? Cara Menapace, pensa che non contiamo nulla?
Non abbia paura del Papa e, se proprio lo deve attaccare, utilizzi argomenti meno scontati.
La storia della Messa in latino e detta di spalle e' minestra riscaldata ormai divenuta acida :-)

R.

6 commenti:

ondeb ha detto...

Secondo me si è formata su Vichipedia...

Anonimo ha detto...

Carissima Raffaella, se vai sul sito della rivista "Il Dialogo" trovi l'articolo a cui fa allusione la Manapace (Benedetto XVI è antisemita? di Giovanni Sarubbi), ti consiglio, per modo di dire, anche la lettura dell'articolo di Federico La Sala sul sito de la voce del Fiore intitolato "Pro Judeis ...".
Non è una lettura piacevole, i due articoli sono strettamente collegati ed entrambi assolutamente deliranti e pieni di odio e falsità.
Hai visto P.zza San Pietro, è come sempre strapiena. Più lo si denigra, più la gente ama Benedetto. Alla faccia di F. La Sala e G. Sarubbi.
Buona domenica
Alessia

Anonimo ha detto...

Ciao Alessia...ho letto e preferisco non commentare seguendo gli insegnamenti di oggi di Papa Benedetto...
Per fortuna che qualcuno afferma che gli intolleranti sono i Cattolici...sarebbe il caso di guardare in casa "anticlericale".
Con buona pace della Menapace (!!!) la liberta' di stampa esiste eccome ed e' a vantaggio di una parte sola...

gemma ha detto...

che strano....fino a qualche giorno fa, dei fratelli ebrei non importava niente a nessuno, tantomeno di quanto stava accadendo attorno alla fiera del libro di Torino e agli scrittori israeliani invitati tra le polemiche, tanto che Aldo Grasso qualche giorno fa sul Corriere si lamentava di tanta scarsa presa di posizione sulla indegna vicenda e chiedeva a chi in televisione si occupa generalmente di cultura libraria di "battere un colpo". Da quando i rabbini hanno preso posizione contro la preghiera che nel rito antico c'è sempre stata e che Ratzinger ha solo in parte modificato ( e non inventato di sana pianta come mi pare di capire abbia inteso la Menapace), ecco che tutti si indignano e solidarizzano con i fratelli ebrei, dando al Papa dell'antisemita. Vuoi vedere che alla fine anche i fatti di Torino sono tutti imputabili al Papa cattivo che ancora si ostina a credere che Gesù Cristo sia il Salvatore, alla faccia del Concilio?
Se lorsignori con pretese intellettuali non vogliono ulteriormente contribuire alla generazione di mostri, la smettano di parlare degli altri per sentito dire e prima di dare a qualcuno dell'antiqualcosa si informino. E soprattutto, anzichè indignarsi per come avvengono celebrazioni a cui non partecipano e di cui non capiscono il senso, si preoccupino che in un paese libero tutti possano dire la loro, dall'università alla fiera del libro.
Ormai poi non è più tempo di vittimismi selettivi perchè le scritte "contro" sui muri purtroppo riguardano tutti, dagli ebrei ai cristiani al Papa. Forse ne sono risparmiati solo i musulmani, più per paura che per rispetto (e chissà perchè si da zero al libero discorso di Ratisbona e non alle reazioni spropositate e intolleranti che ne sono seguite )

Luisa ha detto...

Scusate la leggerezza dei miei propositi...ma ogni tanto non fa male...io non conosco la signora Menapace...il suo curriculum o pedegree...so solo che ad ogni volta che leggo il suo nome, mi vien da ridere...lo so non sono caritatevole( charitable), ma il fatto è che ad ogni volta che Raffaella riporta suoi articoli...io vedo qualcuno che non mena la pace ma piuttosto la guerra...agressiva, negativa, faziosa....uno zero in condotta se lo meriterebbe lei !

Anonimo ha detto...

La sen. Menapace, è cattolica dichiarata e se ne vanta. Quando fu designata a presiedere la Commissione Difesa del Senato, i militari si allarmarono così tanto che Berlusconi ebbe facile gioco ad appoggiare il sen. De Gregorio al posto della senatrice. La quale, fra l'altro, è sempre molto presente e battagliera nonostante l'età. L'accecamento è piuttosto diffuso anche fra quei cattolici che sono contenti solo quando il papa sta sotto schiaffo. Cordiali saluti, Eufemia