5 ottobre 2008

Melloni "avverte" incredibilmente Benedetto XVI: conseguenze se deciderà di beatificare Papa Pacelli


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Su segnalazione di Eufemia e Gemma leggiamo questo incredibile articolo di Melloni. Io lo leggo come una minaccia nemmeno troppo velata al Papa.
Ormai non si hanno piu' parole per commentare certi atteggiamenti
.
R.

I GIUDIZI DI BENEDETTO XVI, I SILENZI DI PAPA PACELLI

di Alberto Melloni

Fra pochi giorni Benedetto XVI celebrerà in San Pietro il 50° della morte di Pio XII. Alcuni sperano che la solennità dell'atto sia dovuta alla decisione di dare davanti al sinodo l'annuncio della beatificazione di Eugenio Pacelli. Altri, all'opposto, credono che tale rito sia stato pensato proprio per non procedere ad una beatificazione che qualcuno pensa come un ideologico regolamento di conti con il Vaticano II.
Su cosa si interroghi Benedetto XVI l'ha fatto intendere lui stesso in un'udienza di alcuni giorni fa nella quale ha alluso alla tesi secondo cui la questione dei «silenzi» di Pio XII sarebbe mera «leggenda» di fabbrica israeliana e sovietica.
Ma come ricorda Andrea Riccardi raccontando L'inverno più lungo — quello nel quale partirono da Roma i treni per Auschwitz — la questione dei «silenzi » esiste perché la pose proprio Pio XII, in privato nel 1941, davanti ai cardinali nel 1945. E lo storico romano racconta, con prudenza che a volte si fa astuzia, l'asilo fornito agli ebrei nelle case religiose — asilo che qualcuno vuol accreditare sul conto morale di Pacelli, senza rendersi conto che così si aprirebbero questioni roventi sul passaggio da quelle e altre case dei nazifascisti in fuga a guerra finita.
Non è dunque sulla base della storiografia, legittimamente disputata e fluida, che il papa può decidere. E nemmeno affidandosi al miracolo non ancora riconosciuto o alla devozione di popolo che non c'è.
Unico giudice di questa causa, Benedetto XVI deve scegliere se beatificare Pio XII ex certa scientia, colmando cioè con il proprio carisma personale ciò che manca al processo, se limitarsi ad una difesa d'ufficio o se dichiarare Pacelli (con una mediazione criptica ai più) proclamarlo «soltanto» venerabile. Un attimo dopo, le conseguenze.

© Copyright Corriere della sera, 4 ottobre 2008 consultabile online anche qui.

Che cosa c'entra Pio XII con i conti che qualcuno vorrebbe saldare con il Concilio Vaticano II?
Sbaglio o Eugenio Pacelli e' l'autore piu' citato nei testi conciliari?

Abbiamo letto molte amenita' in questi tre anni ma mai nessuno si era spinto ad avvertire il Papa di possibili conseguenze per un suo atto magisteriale.
E' la Chiesa "moderna", bellezza!
R.

9 commenti:

euge ha detto...

Chi poteva farlo se non Melloni? Sempre lui!

Adesso ci mettiamo anche a consigliare il Papa su quello che può o deve e su qello che non può e non deve fare.........
Non ho parole!

Luisa ha detto...

È la Chiesa moderna, quella nella quale se solo osi porre domande, un pò scomode, o fare critiche su certe creatività liturgiche e anche derive dottrinali, ti fai subito accusare d essere contro il Concilio Vaticano II dagli illuminati dotti ed esperti dello spirito post-conciliare, di quello spirito che Benedetto XVI ha chiamato lo spirito "non autentico" del CV II.
Costoro leggono tutto attraverso la loro ideologia, per costoro il CV II ha segnato l`inizio di una nuova Chiesa, allora è evidente che ogni gesto, ogni parola saranno accolti secondo questa chiave di lettura ideologica.
Basta saperlo e non lasciarsi influenzare o peggio ancora intimidire.

euge ha detto...

Hai ragione luisa quando dici che la lettura del Concilio Vaticano II è fatta secondo la propria convinzione ideologica; se non fosse così e se qualcuno bontà sua si mettesse a leggere obiettivamente gli scritti del Concilio, scoprirebbe quanto fuori luogo sono certe critiche e certi "avvertimenti" che vengono ostentatamente lanciati verso l'operato presente e futuro del Papa. la chiesa moderna questa definizione mi inquieta ....... la Chiesa è la chiesa da sempre si regge sugli insegnamenti di Cristo non mi sembra proprio che Cristo abbia bisogno di modernizzare i suoi insegnamenti; mai come oggi il suo messaggio è attuale; il problema è che chi dovrebbe farlo arrivare ai fedeli,non è in grado di fearlo fino in fondo e si rifugia nella non accettazione di questo messaggio, o nella sua incomprensibilità quest'ultima ovviamente da attribuire al Papa........Che fra le altre cose, stamattina ha parlato chiarissimo ai presenti ma, quanti fra questi saranno disposti a riflettere sulle sue parole? Quanti invece si appelleranno all'incomprensibilità per ovvie ragioni?

Anonimo ha detto...

Per Raffaella:
Cosa centra Pacelli con il Vaticano II, nn facciamo gli ingenui, il modello di Chiesa che Pio XII ha incarnato, e' stato completamente stravolto dalle riforme successive. Spinosa che gli ha dedicato una biografia "L'ultimo Papa" coglieva qualcosa nel titolo.
MI sa dire oggi quante volte gli atti del Magistero di Pio XII sono compresi o richiamati dal Magistero attuale? E la posizione di PIO XII sulla liturgia??
Siamo seri, per favore.... ed evitiamo ipocrisie.
Grazie

Anonimo ha detto...

Buona sera a voi. Diciamocelo sinceramente con amarezza: molte delle posizioni avverse ad una eventuale beatificazione di Pio XII vengono dal mondo cattolico. Melloni infatti non si lascia certo sfuggire la ctazione di quel passaggio dell'ultimo libro del prof. Riccardi, uscito in libreria con un tempismo a dir poco straordinario. Un altro esempio di vistosa spaccatura dei cattolici, e gli avversari della Chiesa gongolano.......

Anonimo ha detto...

Caro Giglio, sarà il casao che vai a cercare meglio le tue informazioni. Molti documenti del Vaticano II hanno le radici dirette o indirette in Pio XII: per arrivare a sacrosanctum Concilium e Dei verbum si passa anche da lui...... scusa se è poco.
Forse è prestino ancora, ma vedrai che tra non molto si saprà della grande lungimiranza di Pacelli e della sua attualità.
se non guardi le cose con il principio della continuità è ovvio che è tutto stravolto....vale a dire: non senza Pio V ma oltre Pio V, quindi non senza Pacelli ma oltre Pacelli. Uno semina e uno raccoglie, ma chi semina e chi raccoglie non sono nulla, è Dio che fa crescere. Ogni persona al momento giusto.

Anonimo ha detto...

uelli che danno addosso a Papa Pacelli,perchè non si mettono un po nei suoi panni?
Se avesse parlato, come vorbbero is uoi detrattori, che conseguenze ci sabbero state? Forse un numero di internati nei campi di concentramento ben maggiore.
Aveva un gregge da proteggere.
E comunque molti eberei alla fine della seconda guerra mondiale si sono dichiarati più che soddisfatti dell' operato di Pio XII. Quanto al CVII penso che debba davvero molto a questo Papa che ricordiamolo è sto un Pontefice molto moderno e preveggente.
il suo cognome in latino significa "Pace del cielo" Pax Coeli, Nomen Omen

Anonimo ha detto...

uelli che danno addosso a Papa Pacelli,perchè non si mettono un po nei suoi panni?
Se avesse parlato, come vorbbero is uoi detrattori, che conseguenze ci sabbero state? Forse un numero di internati nei campi di concentramento ben maggiore.
Aveva un gregge da proteggere.
E comunque molti eberei alla fine della seconda guerra mondiale si sono dichiarati più che soddisfatti dell' operato di Pio XII. Quanto al CVII penso che debba davvero molto a questo Papa che ricordiamolo è sto un Pontefice molto moderno e preveggente.
il suo cognome in latino significa "Pace del cielo" Pax Coeli, Nomen Omen

brustef1 ha detto...

Se Melloni "avverte", e magari minaccia di scrivere uno dei suoi noiosissimi libri contro Benedetto XVI e Pio XII, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Avanti con la beatificazione