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Parte il Sinodo dei vescovi all'insegna del dialogo Darà voce al Patriarca
dall'inviato
Città del Vaticano
La Bibbia come terreno di incontro e di dialogo tra cattolici, cristiani ortodossi ed ebrei. È il senso che Papa Benedetto intende dare al XII Sinodo dei vescovi «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa» che si apre domani con una serie di novità, come ha spiegato in una conferenza stampa il segretario generale, l'arcivescovo croato Nikola Eterovic.
La prima è che la Messa di apertura del Papa con i «padri» sinodali domani alle 9,30 non sarà nella basilica di San Pietro – come è stato in questi quarant'anni – ma in quella di San Paolo fuori le mura come omaggio all'«apostolo delle genti» nell'«Anno paolino» (2008-29 giugno-2009) per il bimillenario della nascita.
Nel cenobio benedettino della basilica Papa Giovanni il 25 gennaio 1959 – appena tre mesi dopo l'elezione al papato cinquant'anni fa, il 28 ottobre 1958 – annunciò agli sbalorditi cardinali l'intenzione di indire un Concilio ecumenico, che inaugurò l'11 ottobre 1962, di rivedere il Codice di Diritto canonico e di celebrare il Sinodo per la diocesi di Roma. Con Paolo VI e soprattutto con Giovanni Paolo II la basilica è diventata il luogo dell'annuncio degli eventi più importanti della Chiesa.
La seconda novità è davvero clamorosa. Per la prima volta, su invito del Papa, il 6 ottobre pomeriggio Shear Yashyv Cohen, rabbino capo di Haifa, parlerà all'assemblea per illustrare come il popolo ebraico legge e interpreta la Sacra Scrittura – la Torah, i profeti, i libri sapienziali – che è in gran parte condivisa dai cristiani che la chiamano Antico Testamento.
Una novità anche nel dialogo ecumenico. Sabato 18 pomeriggio il vescovo di Roma Benedetto XVI e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I presiederanno i Vespri e interverranno sul tema della Parola di Dio in riferimento all'Anno Paolino.
Sarà la prima volta che il Patriarca parlerà al Sinodo dei vescovi cattolici e porterà il saluto delle Chiese del vicino Oriente che furono fondate dall'«apostolo delle genti» prima di recarsi a Roma dove subì il martirio.
Il Papa «non mancherà – spiega l'arcivescovo Eterovic – di accogliere con l'abbraccio fraterno il Patriarca e illustrerà la missione di Paolo a Roma, città che custodisce con orgoglio i resti mortali di due colonne della Chiesa, Pietro e Paolo, e la loro ricca tradizione apostolica».
Altri momenti importanti si svolgeranno nell'ambito del Sinodo.
Giovedì 9 ottobre in San Pietro Benedetto XVI presiederà la Concelebrazione per i 50 anni della morte di Pio XII che, tra l'altro, ha grandi meriti in campo biblico perché rilanciò, con documenti e interventi, lo studio della Bibbia nei Seminari, nelle Facoltà cattoliche e nelle Università pontificie.
Domenica 12 il Papa in San Pietro proclamerà quattro nuovi santi «che si sono distinti nell'ascoltare la Parola di Dio e nel metterla in pratica». Sono il sacerdote napoletano Gaetano Errico (1791-1860), la suora svizzera Maria Bernarda Buetler (1848-1924), la prima santa dell'India suor Alfonsa dell'Immacolata Concezione (Anna Muttathupadath, 1910-1946) e la laica ecuadoregna Narcisa Martillo Moran (1832-1869).
Domenica 19 il Papa si recherà al santuario della Madonna di Pompei.
I «padri» sinodali sono 253, un numero elevato che cresce con l'aumento nel mondo dei cattolici, e quindi delle diocesi e dei vescovi; tre anni fa, nel Sinodo del 2005 su «L'Eucaristia nella vita e nella missione della Chiesa», erano 241 e nel primo Sinodo celebrato da Paolo VI nel 1967 erano 197.
I 253 presuli rappresentano 13 Chiese orientali, 113 Conferenze episcopali, i 25 dicasteri della Curia romana e l'Unione dei superiori generali delle Congregazioni religiose. Cinquantuno provengono dall'Africa, 62 dalle Americhe, 41 dall'Asia, 90 dall'Europa e 9 dall'Oceania; 173 sono stati eletti dalle Conferenze episcopali (per l'Italia i cardinali Angelo Bagnasco di Genova, Angelo Scola di Venezia, Crescenzio Sepe di Napoli e il vescovo di Brescia Luciano Monari), 38 partecipano d'ufficio (i capi della Curia), 32 sono di nomina papale e 10 sono stati eletti dai superiori religiosi. Il più anziano ha 88 anni e il più giovane 39, l'età media è di 63 anni.
Ci sono poi 41 esperti (6 donne) di 21 Paesi, 37 uditori (19 donne) di 26 Nazioni, 11 «delegati fraterni» delle Chiese cristiane e 3 invitati speciali, più tutti gli assistenti e i traduttori per un totale di 400 persone. È il Sinodo più affollato.
P. G. A.
© Copyright Eco di Bergamo, 5 ottobre 2008
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