20 ottobre 2008

"Sconvolgenti" rivelazioni su Pio XII: parlava bene dei Tedeschi...


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L' ambasciatore scrisse

Ho visto il pontefice parla bene dei tedeschi

FRANCESCO BEI

ROMA - Sarà pure, come dice padre Gumpel (il gesuita che lo vorrebbe beato), tutta «una montatura». Ma certo i nuovi documenti su Pio XII, scoperti dagli studiosi Giuseppe Casarrubea e Mario J. Cereghino negli archivi americani e inglesi, non solo sembrano confermare i giudizi degli ebrei sul Pontefice ma ci restituiscono un Pacelli schierato con i nazisti in funzione anticomunista. Si tratta in particolare di due documenti segreti, che saranno pubblicati dai ricercatori in un volume di prossima uscita presso Bompiani. Il primo dà conto dell' incontro tra Pio XII e Sir d' Arcy Osborne, inviato straordinario inglese, che si svolge in Vaticano due giorni dopo il brutale rastrellamento di mille ebrei romani.
I due si vedono il 18 ottobre, mentre alla stazione Tiburtina le SS stanno ancora facendo salire gli ebrei sui carri bestiame, destinazione Auschwitz. L' inviato della Gran Bretagna, che trasmetterà poi a Londra il resoconto dell' udienza, fa notare al Papa come Roma sia «alla mercé dei tedeschi, che sistematicamente la privano di tutti i rifornimenti e della manodopera, che arrestano ufficiali italiani, giovani e carabinieri e che applicano metodi spietati nella persecuzione degli ebrei. (...) Io ho affermato che Egli dovrebbe fare tutto il possibile per salvaguardare lo Stato del Vaticano e i suoi diritti alla neutralità. Egli ha replicato che, in tal senso e fino a questo momento, i tedeschi si sono sempre comportati correttamente». Insomma, dal documento inglese sembra che il Papa sorvoli sul rastrellamento del ghetto, sottolineando invece la «correttezza» dei tedeschi con la Chiesa. L' altro rapporto segreto è quello che l' ambasciatore tedesco presso il Vaticano, von Weiszaecker, invia a Berlino il 13 dicembre del '43. «Il Papa - scrive il diplomatico a Ribbentrop - si augura che i nazisti mantengano le posizioni militari sul fronte russo e spera che la pace arrivi il prima possibile. In caso contrario il comunismo sarà l' unico vincitore in grado di emergere dalla devastazione bellica. Egli sogna l' unione delle antiche nazioni civilizzate dell' Occidente per isolare il bolscevismo a Oriente. Così come fece papa Innocenzo XI, che unificò l' Europa contro i Musulmani». Cereghino, il ricercatore d' archivio che ha trovato queste carte e le ha lette in originale, è convinto della loro importanza: «Sono un atto d' accusa non indifferente del quale non si potrà non tener conto in futuro. I documenti confermano i dubbi che gli ebrei, soprattutto quelli italiani, hanno sempre avuto su Pio XII».

© Copyright Repubblica, 19 ottobre 2008 consultabile online anche qui.

Vedete che cosa si intende per pressione psicologica?
R.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma ci rendiamo conto che all'epoca a Roma il pericolo più grosso erano i bombardamenti alleati e che Pio XII li ha impediti e non è scappato come il re. E anche contribuì notevolmente alla consegna dell'oro per evitare la deportazione. Se Obama andrà al potere negli USA, Israele avrà altro da temere. Ma intanto la presenza di Benedetto XVI disturba e benpensanti. Saluti, Eufemia