19 ottobre 2008

Padre Gumpel denuncia, ma il Vaticano smentisce: la scritta non è determinante (Giansoldati)


Vedi anche:

Nel pomeriggio il Rosario presieduto da Benedetto XVI nel Santuario di Pompei: intervista con padre De Fiores (Radio Vaticana)

IL PAPA A POMPEI: I VIDEO E LE FOTO

Il Papa a Pompei: questa cittadella di Maria e della carità dimostra che la fede trasforma il mondo (Radio Vaticana)

Il Papa all'Angelus da Pompei: "E' pregando che si aprono i cuori al mistero di Dio e si dispongono gli animi ad accogliere la sua Parola di salvezza"

Papa a Pompei: Madonna protegga tutte le famiglie del mondo

Pio XII: dichiarazione di Padre Lombardi

Luzzatto: "È giusto non fare santo Pio XII per rispetto a noi ebrei" (La Rocca)

Il Papa attraversa Pompei fra due ali di folla

La giornata del Papa a Pompei (Osservatore Romano)

IL TESTO DELLA "SUPPLICA" ALLA MADONNA DI POMPEI

La «Supplica alla Madonna di Pompei», preghiera per tutto il mondo (Somma)

Oggi il Papa a Pompei «casa» del Rosario (Mazza)

Un grande palco, coro, fiori e manifesti accolgono il Papa a Pompei. La storia del Santuario (Apcom)

Prof. Philippe Chenaux: «Ecco perché quella frase contro Pio XII è smentita dalla storia» (Tornielli)

«Papa Ratzinger non beatifica Pio XII a causa degli ebrei» (Tornielli)

I vescovi all’islam: “Donne discriminate” (Galeazzi)

Seconda parte dell'inchiesta di La Spina sulla Chiesa Italiana: "I vescovi, il dopo-Ruini e il vuoto della politica" (La Stampa)

A Pompei il Papa chiederà che si allontani il castigo dalle Nazioni (Agi)

PIO XII: P.LOMBARDI, YAD VASHEM NON E' OSTACOLO A VIAGGIO PAPA (Agi)

Il Papa a Bartolomeo I: "Il realismo cristiano fa vedere le sfide di oggi" (intervento "a braccio")

La ricerca asservita agli interessi economici: "Quando la scienza si allontana da se stessa" (Prof. Israel per l'Osservatore Romano)

Bartolomeo I: "Combattiamo insieme poverta' e razzismo"

«Il Papa non va in Israele per la targa su Pio XII al museo dello Yad Vashem» (Corriere)

Il Card. Bertone e Mons. Fisichella rileggono la «Fides et ratio». Il ruolo del card. Ratzinger nell'elaborazione dell'enciclica (Osservatore Romano)

Il Papa ai Padri sinodali: "Per la vita e per la missione della Chiesa, per il futuro della fede, è assolutamente necessario superare il dualismo tra esegesi e teologia" (Intervento del Santo Padre durante la Quattordicesima Congregazione Generale del Sinodo dei vescovi, 14 ottobre 2008)

Mons. Eterovic: "Un Sinodo che rinnoverà la Chiesa" (Zenit)

Rito ambrosiano antico. Oggi a Legnano la prima messa cantata (Tornielli)

SINODO DEI VESCOVI SULLA PAROLA DI DIO (5-26 OTTOBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A POMPEI (19 OTTOBRE 2008)

«Togliete quella targa su Pio XII oppure il Papa non andrà in Israele»

Padre Gumpel denuncia, ma il Vaticano smentisce: la scritta non è determinante

FRANCA GIANSOLDATI

dal nostro inviato

POMPEI

Papa Pacelli beato non s’ha ancora da fare. Almeno non per ora. Le pressioni del mondo ebraico e di quello israeliano piovute su Papa Ratzinger per farlo desistere dal progetto, sono state così tante che lui, seppur con dolore, ha deciso, di accantonarlo in attesa di tempi migliori.
Nessun blocco teologico alla causa, dunque, si tratta solo di un atto di «cortesia, di riguardo, nei confronti degli ebrei, teso ad evitare dissapori e difficoltà» fa sapere il Postulatore padre Peter Gumpel che, subito dopo, aggiunge: «Benedetto XVI non nutre nessun dubbio sulla santità di questa figura», come peraltro si è visto giorni fa, a San Pietro, in occasione del 50esimo anniversario della morte, quando dopo la messa si è andato ad inginocchiare davanti alla sua tomba, scendendo nelle Grotte Vaticane.
«Aiutò tanti ebrei» e per loro «agì con coraggio». La ieratica figura di Eugenio Pacelli, tuttavia, continua a dividere fino ad assumere le sembianze di un ingombrante caso politico, capace perfino di generare tensione con lo Stato di Israele dove la questione religiosa si mescola inevitabilmente a quella politica, tanto che persino rappresentanti diplomatici non hanno esitato a pronunciarsi contro la beatificazione. Ieri l’ultimo esempio. Il portavoce del ministero degli Esteri, Yossi Levy, premettendo che esiste «un dialogo aperto e buono con la Chiesa», ha poi criticato Pio XII per il «comportamento nei giorni in cui migliaia di ebrei venivano quotidianamente mandati al massacro. Egli ebbe un ruolo controverso».
Padre Gumpel ha commentato: «E’ una indebita intromissione in un campo prettamente religioso». Papa Ratzinger, filtra dal suo entourage, è «addolorato». Riconosce che ci sono troppe lacerazioni, lui che vorrebbe procedere al più presto ad innalzare all’onore degli altari Papa Pacelli». Si tratta di aspettare tempi migliori. «La causa è oggetto di approfondimento e riflessione» ha precisato il portavoce padre Lombardi. Dal quartier generale dei Gesuiti, Gumpel sottolinea che la causa «non è affatto bloccata, che il Papa spera di portarla a felice conclusione al più presto» anche se non sa quando. «Al momento è solo stata accantonata». Non si tratta affatto di esaminare le prove necessarie al riconoscimento delle virtù eroiche, stavolta «la questione ha solo connotati di natura politica ed ideologica». Fatto sta che il dossier relativo alla beatificazione, nonostante il placet papale, si trova in Segreteria di Stato, all’attenzione del cardinale Bertone, il quale dovrà sbrogliare la matassa e risolvere pure il pasticcio della didascalia contestata allo Yad Vashem. Nel museo dell’Olocausto, a Gerusalemme, in quella che si chiama «Sala della Vergogna», tra le tante foto, ce n’è una di Pacelli sotto la quale si leggono pesanti critiche per i silenzi davanti alla Shoah. Il Vaticano, in passato, ha protestato con Israele affinchè provvedesse a togliere quella scritta, ma inutilmente.«E' auspicabile che sia oggetto di una nuova obiettiva e approfondita considerazione da parte dei responsabili del Museo. Tuttavia, per quanto rilevante - ha aggiunto il portavoce del Papa-, non si può considerare questo fatto come determinante per una decisione circa un eventuale viaggio papale in Terra Santa». Pregare al Santo Sepolcro è nei desideri di Papa Ratzinger, ma fintanto che Israele non si deciderà a siglare l’accordo economico con la Santa Sede - una specie di mini concordato - della trasferta non se ne parla proprio.

© Copyright Il Messaggero, 19 ottobre 2008 consultabile online anche qui.

Nessun commento: