18 ottobre 2008

A Pompei il Papa chiederà che si allontani il castigo dalle Nazioni (Agi)


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Con grande piacere e gratitudine pubblichiamo il seguente servizio di Salvatore Izzo per l'Agi.
Consentitemi di ringraziare il dottor Izzo per la citazione del nostro blog nella notizia riportata qui
.
R.

PAPA A POMPEI: CHIEDERA' CHE SI ALLONTANI CASTIGO DALLE NAZIONI

(AGI) - Pompei, 18 ott. -

(dall'inviato Salvatore izzo)

"Pieta' oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, perche' pentito ritorni al tuo Cuore".
Sono parole forti quelle con le quali Benedetto XVI si rivolgera' domani alla Vergine nel Santuario di Pompei.
"Lo confessiamo: siamo meritevoli dei piu' aspri castighi", ma "gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!", preghera' Papa Ratzinger leggendo il testo della tradizionale Supplica alla Madonna del Rosario, il cui santuario ha scelto di onorare con questo suo 12esimo viaggio in Italia.
"La Supplica e' una straordinaria preghiera scaturita dal cuore del beato Bartolo Longo, infiammato di amore per il Signore e per la Madonna", spiega ai giornalisti l'arcivescovo prelato di Pompei, mons. Carlo Liberati, per il quale negli anni questa invicazione, che viene ripetuta a maggio e in ottobre "ha dato voce all'oceano di amore e di dolore che sale dalla terra e che si eleva verso il cielo".
"O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, in questo giorno solenne -recita il testo - effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie. Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso, su di noi, su le nostre famiglie, su l'Italia, su l'Europa, sul mondo.
Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita.
Vedi, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo, quante calamita' ed afflizioni ci costringono".
"Se tu non volessi aiutarci, perche' figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci", dira' ancora il Papa teologo con le parole dell'avvocato napoletano Bartolo Longo che con la moglie, la contessa de Fusco, raccogliendo un appello interiore ricevuto della Vergine fondo' il Santuario e una serie di istituzioni al servizio dei piu' bisognosi e in particolare degli orfani e dei figli dei carcerati che gli fanno da corona (e che oggi, denuncia l'arcivescovo, "si fatica molto a tenere in vita").
Benedetto XVI unira' cosi' la sua voce alla preghiera che ogni anno ripetono 4 milioni di semplici fedeli e che per due volte volle recitare il suo predecessore Giovanni Paolo II, pellegrino nella citta' mariana a un anno esatto dall'elezione, il 21 ottobre 1979, e che vi e' tornato poi il 7 ottobre 2003, cioe' quando era gia' malato e doveva restare seduto su un trono mobile, circostanza che rese ancora piu' commuovente l'invocazione conclusiva della Supplica: "Noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della piu' tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie".
Riguardano la pace nel mondo e la missione delle Chiesa quelle Papa che Benedetto invochera' inginocchiato ai piedi della Beata Vergine Regina del Rosario, come ha scritto l'arcivescovo prelato nella lettera ai suoi diocesani: "il Santo Padre - si legge nel testo - affidera' all'intercessione della Madre del Signore e nostra le riflessioni e le conclusioni del Sinodo dei Vescovi che si terra' in Vaticano nel prossimo mese mariano di ottobre".
Inoltre, "raccomandera' ai vescovi di tutta la Chiesa le famiglie di tutto il mondo e chiedera' alla Vergine insieme con la Chiesa che e' in Pompei e con i milioni e milioni di fedeli che recitano il Santo Rosario, l'unita' nelle famiglie, la fedelta' tra i coniugi, il coraggio di educare i figli alla fede".
"Il significato profondo di questa visita - aggiunge a voce mons. Liberati, rispondendo al cronista di Avvenire - lo acquisiremo quando il Santo Padre avra' rivolto il suo messaggio alla Prelatura di Pompei, al Santuario, a tutti i pellegrini e a tutta la Chiesa Cattolica. Io, ovviamente, non conosco il discorso che fara', ma conosco le intenzioni che ha voluto indicare quando si e' annunciato: ovvero che verra' qui per raccomandare al Signore, attraverso la Madre di Dio, il Sinodo dei vescovi che si sta svolgendo in Vaticano; e per raccomandare la preghiera del Rosario come 'preghiera eccellente' di tutta la famiglia, per poter presentare al Signore i problemi dell'educazione dei figli, della 'fatica' dell'educazione".
Benedetto XVI decollera’ in elicottero dall’eliporto del Vaticano per arrivare verso le 10 nell’area del Santuario dove, mezz’ora piu’ tardi, presiedera’ la concelebrazione eucaristica e terra’ l’omelia. La Messa sara’ conclusa dalla Supplica alla Madonna di Pompei, dall’offerta della ‘Rosa d’oro’ alla Vergine e, infine, dalla recita dell’Angelus. Dopo il pranzo con i vescovi della Campania, presiedera’ alle 17 la recita del Santo Rosario, accompagnandolo con una meditazione. Alle 18 la partenza, sempre in elicottero, per far ritorno, un’ora dopo, in Vaticano. Tutta la visita si svolgera’ tra il piazzale e la Basilica del piu’ importante santuario mariano del Meridione d’Italia, la cui costruzione ebbe inizio l’8 maggio 1876, con la raccolta dell’offerta di “un soldo al mese” e Leone XIII lo eresse “Basilica pontificia” il 4 Maggio 1901. Nel 1925, poi, fu ultimato anche il campanile, che e’ alto ben 80 metri e arrivando a Pompei si vede da chilometri. Il complesso e’ un vero gioiello architettonico, che non sfigura nella citta’ che e’ in Italia e’ anche una delle mete del turismo culturale grazie agli scavi romani.
La Basilica pero’ puo’ contenere al massimo duemilacinquecento persone: anche le navate laterali aggiunte tra il 1926 e il 1928, si rivelano cioe’ ormai insufficienti ad accogliere i fedeli che giungono a frotte.
“Noi oggi - spiega Liberati - registriamo la presenza di quattro milioni di pellegrini all’anno. Pompei e’ il Santuario Mariano piu’ frequentato di Italia, e uno dei piu’ frequentati al mondo. E posso dire che non ci bastera’ piu’, bisognera’ presto pensare a costruire una nuova chiesa, capace di contenere dai cinque ai diecimila fedeli perche’ il vecchio Santuario e’ ormai angusto, sebbene splendido, e sebbene dopo la partenza del Papa iniziera’ il restauro integrale perche’ i mosaici si sbriciolano, i dipinti si sono ossidati, ci sono infiltrazioni d’acqua dal tetto. I problemi sono tanti, noi confidiamo di riuscire a riportare tutto all’antico splendore e, insieme, avviare la costruzione di una nuova chiesa: quando non si puo’ dire, ma - conclude il presule - sono convinto che ci si riuscira’. Il vero problema sara’ la burocrazia, ma supereremo anche quello”.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Come mai il Papa si reca al Santuario della Madonna del Rosario di Pompei il 19 Ottobre?. Ma la festa liturgica della Madonna del Santo Rosario non ricorre il 7 Ottobre?
Già, però il 7 Ottobre ricorre anche l'anniversario della Vittoria di Lepanto (7/10/1571) quando la Flotta Cristiana, per intercessione della Santa Vergine, sconfisse i musulmani che volevano invadere l'Europa cristiana. Ricorre anche l'anniversario della Battaglia di Poitiers (7/10/732) quando il re dei Franchi Carlo Martello sconfisse i musulmani che anche allora volevano invadere l'Europa cristana.
I musulmani avrebbero protestato se il Papa fosse andato al Santuario dell'Augusta Regina delle Vittorie proprio il giorno della Festa liturgica.
Frutti dell'ecumenismo ...