15 ottobre 2007

Angelus di ieri: due commenti


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Il Papa: "Il peccato e l´egoismo sono la lebbra di oggi"

CITTA´ DEL VATICANO - Papa Benedetto XVI nell´Angelus ieri in piazza San Pietro, ha affermato che sono il «peccato e l´egoismo» la lebbra che oggi «deturpa le società contemporanee» e genera «odio e violenza». Di fronte a migliaia di persone, Ratzinger ha preso spunto dall´episodio evangelico in cui Gesù guarisce dieci lebbrosi, per ricordare che la lebbra, malattia ormai quasi debellata, si presenta oggi nella sua forma simbolica di «peccato» e come tale «deturpa l´uomo e la società». «Questa lebbra dello spirito che sfigura il volto dell´umanità - ha aggiunto papa Ratzinger - nessuno può guarirla se non Dio che è amore».
In occasione del 90esimo anniversario delle apparizioni di Fatima, dove il Pontefice ha inviato il cardinal Tarcisio Bertone perché presiedesse le celebrazioni a suo nome, da San Pietro c´è stato un collegamento televisivo con la nuova basilica del Santuario. E il Papa si è rivolto direttamente ai fedeli che vi erano radunati: «Convertitevi e credete al Vangelo - ha affermato il Pontefice - Gesù dette inizio alla sua vita pubblica con quest´invito che continua a risuonare nella Chiesa, tanto che anche la Vergine Santissima nelle sue apparizioni specialmente degli ultimi tempi, ha sempre rinnovato quest´appello». Quindi il Papa si è richiamato a quanto è avvenuto proprio in questo giorno a Fatima: «Novanta anni or sono - ha ricordato - dal 13 maggio al 13 ottobre la Vergine apparve a tre pastorelli: grazie al collegamento televisivo vorrei rendermi spiritualmente presente in questo luogo: alla Madonna chiediamo il dono di una vera conversione perché sia annunciato con coerenza e fedeltà il perenne Messaggio Evangelico che indica all´umanità la via della salvezza». Papa Ratzinger, al termine dell´Angelus in piazza San Pietro, è tornato a lanciare un appello perché finiscano le violenze in Iraq e in particolare perché vengano liberati due sacerdoti cattolici sequestrati a Mosul. «Faccio appello ai rapitori perché rilascino prontamente i due religiosi e ribadisco ancora una volta che la violenza non porta a nulla», ha detto Benedetto XVI, unendosi a quanti hanno a cuore «il futuro della regione».

© Copyright Repubblica, 15 ottobre 2007



«Peccato ed egoismo lebbra della società»

Papa Benedetto XVI, nell'Angelus in piazza San Pietro, ha sottolineato che «il peccato e l'egoismo» sono la lebbra che oggi «deturpa le società contemporanee» e genera «odio e violenza». Di fronte a migliaia di persone, il Santo Padre ha preso spunto dall'episodio narrato dal Vangelo di Luca – lettura della Messa del giorno – in cui Gesù guarisce dieci lebbrosi per ricordare che la lebbra, malattia ormai quasi debellata, si presenta nella sua forma simbolica di «peccato» e come tale «deturpa l'uomo e la società». Il Papa ha quindi affermato: «Questa lebbra dello spirito che sfigura il volto dell'umanità, nessuno può guarirla se non Dio, che è amore. Aprendo il cuore a Dio, la persona che si converte viene sanata interiormente dal male». Benedetto XVI ha quindi ribadito «Convertitevi e credete al Vangelo: Gesù dette inizio alla sua vita pubblica con quest'invito, che continua a risuonare nella Chiesa, tanto che anche la Vergine Santissima nelle sue apparizioni l'ha sempre rinnovato. Pensiamo in particolare a Fátima dove, proprio novant'anni or sono, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917, la Vergine apparve ai tre pastorelli: Lucia, Giacinta e Francesco». Il Papa ha quindi rivolto il saluto e il pensiero al Cardinale Tarcisio Bertone che nella cittadina portoghese ha presieduto «a mio nome le celebrazioni conclusive di un così significativo anniversario».

© Copyright L'Eco di Bergamo, 15 ottobre 2007

1 commento:

euge ha detto...

Troppi commenti .................

Non spingete !!!!!!!!!!!! Ma che schifo!!!!! Chissà a quanti ha fatto rabbia una piazza San Pietro gremita fino all'inverosimile!!!!!!!!
Eugenia