7 ottobre 2007

I politici sedicenti cattolici abbiano più rispetto per il Papa!


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Cari amici, nel giorno del Signore dispiace leggere certe interviste a politici che si professano cattolici ma poi, nemmeno troppo velatamente, offendono il Successore di Pietro.
Avrei preferito non parlare della signora Bindi, ma e' giusto che si mettano a nudo certi atteggiamenti.
Pubblichiamo uno stralcio dell'intervista a Rosi Bindi (il resto non interessa a questo blog, ma chi fosse interessato puo' trovare l'intera serie di domande e risposte sul sito del Corriere).
Non mi piace che ci si riferisca a Benedetto XVI chiamandolo "questo Papa" perche', cara Bindi, egli e' IL PAPA! Inoltre non mi pare che i politici possano arrogarsi il diritto di dire che la liberalizzazione della Messa tridentina (mi auguro che la Bindi sappia la differenza fra Messa tridentina e Messa in latino...) non e' un buon segnale.
Come dicono in Lombardia, cara Bindi, “Ofelè, fa el to mestè” (Pasticcere, fai il tuo mestiere!), noto proverbio che consiglia ad ognuno di fare il suo lavoro senza ficcare il naso in quello degli altri. Mi chiedo che cosa c'entri la digressione sulla Messa in un'intervista politica. Nella prossima campagna elettorale, cara Bindi e cari politici tutti, non bastera' professarsi cattolici ma occorrera' esserlo nei fatti. Mancare di rispetto al Papa non e' un buon inizio...
Nessuno usi la sua presunta appartenenza al Cattolicesimo come bandiera politica. Non si capisce, infatti, come mai debba sempre trovare l'aggettivo cattolica accanto al nome della Bindi, ma non reperisca mai la definizione di valdese accostata al nome del Ministro Ferrero.
Ecco la stralcio
:

È vero invece che da ragazza voleva fare il prete?

«Sì. Dicevo messa da sola. Però la parte preponderante era l'omelia. Quindi in realtà volevo fare il politico».

Ora la messa si dice di nuovo in latino. Perché, secondo lei?

«Se un giorno potrò parlare con questo Papa, glielo chiederò».

Cominci a dirlo più modestamente a noi. La messa in latino non la convince?

«No. Non credo risponda a domande vere. È un fatto estetico e simbolico. E non è un bel simbolo. Il 99% della gente che va a messa il latino non lo sa. Per un credente il cuore del Concilio è la Bibbia, la liturgia, la parola. E se questa parola non la si comprende...».

© Copyright Corriere della sera, 7 ottobre 2007

(intervista di Aldo Cazzullo)

Cara Bindi, pensa di sapere del Concilio piu' del Papa che era presente come teologo? Ma per favore! E che ne sa del fatto che chi va alla Messa tridentina non conosce il latino? Puo' parlare per Lei, per cortesia? Sia piu' umile e vedra' che avra' qualche voto in piu'... Ad Aldo Cazzullo dico che la Messa si può dire in latino, nessuno e' obbligato ad andarci.
R.

12 commenti:

euge ha detto...

Più di una volta ho messo in dubbio i sentimenti cristiani nel vero senso della parole della Rosy Bindi e lo faccio una volta di più senza tante reticenze. Questo Papa è un'espressione che sinceramente fra trasparire quanto Benedetto XVI non sia apprezzato dai sedicenti politici cattolici, perchè come ho sostenuto più di una volta non solo dice le cose come stanno, ma, mette le coscenze di ognuno di noi davanti a delle scelte a dei valori che ormai sembrano tramontati miseramente nella nostrà società. Purtroppo, questi politici secidenti cristiani non solo immaginano ma pretendono una chiesa fatta su misura alle proprie necessità e gusti personali che intervenga solo guando fa il loro interesse e solo sugli argomenti che loro ritengono di sua competenza. Un'ultima considerazione meno male che la Rosy Bindi non è diventata un prete sennò povera chiesa!!!!!!!! Già ce ne sono tanti in giro che dovrebbero in coscenza attaccare la tonaca al chiodo e fare altro!!!!!!
Eugenia

raffaele ha detto...

Cara Raffaella, il tuo commento (ed ancor più quello di Eugenia) mi sembra troppo polemico. Certe scelte della Bindi (ad es. sui Dico) e certe sue valutazioni sulla liturgia tridentina sono discutibili, ma mi sembra innegabile la sua profonda fede cristiana (ha lavorato a lungo nell'Azione Cattolica, di cui ho fatto parte anch'io, insieme al suo maestro Vittorio Bachelet, vittima delle BR), ed anche il suo impegno per una politica a favore della famiglia e dei ceti più deboli. Si possono criticare le valutazioni della Bindi sul motu proprio senza mettere in dubbio i sentimenti cristiani della Bindi (che è ben diversa da Ferrero...). "Non giudicate per non essere giudicati". Lasciamo a nostro Signore il giudizio sulle coscienze, e limitiamoci a criticare, quando lo riteniamo opportuno, i discorsi e le scelte politiche.

Anonimo ha detto...

Purtroppo il mio giudizio (politico) sulla Bindi non riguarda solo il motu proprio ma altre sue posizioni che mi hanno sconcertata.

gemma ha detto...

e' innegabile che sia un tantinello polemico il tono dell'intervento della sig Bindi, e non è il primo della serie (o "questo" Papa si può criticare e l'onorevole Bindi no?)
Magari la prossima volta che incontrerà "costui", eviti di baciargli l'anello (è un gesto estetico e simbolico, che molti, tra l'altro non capiscono)e gli spieghi bene come funziona il Concilio, visto che "colui" si ostina a non capirlo e deve ricordarglielo tutte le volte che emana un motu proprio o un qualunque documento pastorale.
La sua cristianità , per quanto mi riguarda, non si discute, magari gradirei che non lo si facesse nemmeno nei confronti della buona fede di “questo” Papa, tutte le volte che prende una decisione,magari sofferta.
Essere cattolici credo significhi, che piaccia o no, riconoscere che a Roma sulla cattedra di Pietro c'è "il Papa", almeno quando se ne parla. Non credo che citando il Presidente Napolitano lo apostroferebbe come "questo Presidente".
Poi, è chiaro che la messa in latino è non per tutti ma per chi la vuole, sattamente come i suoi dico. Diamo alla laicità quel che è della laicità ma lasciamo alla cattolicità ciò che è della cattolicità.
Ho l'impressione, e lo dico come modesto parere, che i fedeli semplicioni, che magari non appartengono ai movimenti, facciano veramente molta fatica a seguirli i politici cattolici.

paola ha detto...

Ma perchè si deve dare per scontato che la maggior parte delle persone che vanno a messa non sappiano il latino?La liturgia in latino è solo un fatto estetico?Beh posso capire che la Bindi non vada d'accordo con l'estetica,ma la bellezza salverà il mondo,Paola

euge ha detto...

Cara Paola, molti a torto pensano forse compresa la Bindi, che la messa in Latino non solo sia un terrificante passo indietro un ritorno all'oscurantismo clericale ma, anche una celebrazione fatta per persone come nobili ed affini e che sia fra le altre cose tutto fumo e niente arrosto. Oggi giorno, per lavoro o per tanti altri motivi, si imparano miriadi di lingue anche le più complesse non vedo perchè allora, si debba ignorare il Latino. Tu devi sapere cara Paola che mia nonna che ovviamente nata nel 1904 non poteva avere un'istruzione come la nostra, pregava in Latino e non ripetendo a pappagallo senza comprendere ciò che diceva ma, rendendosi conto perfettamente di cosa stava parlando e a chi si stava rivolgendo. Questa contrarietà alla lingua Latina nelle celebrazioni che viene sempre enfatizzata da politici e non è soltanto un partito preso contro il Papa contro " questo Papa" in particolare. Scommetto che se questo provvedimento lo avesse adottato qualsiasi altra persona che non fosse Benedetto XVI ex Cardinale Ratzinger, nessuno sisarebbe dato da fare per contrastare il Motu Proprio ad ogni piè sospinto!
Ciao Eugenia

mariateresa ha detto...

Nessuno può mettere in dubbio, dicono alcuni e anche il nostro Raffaele, la sincera cattolicità di Rosi Bindi.
Spero che non si voglia mettere in dubbio quella di papa Benedetto.
Io sento arroganza, molta arroganza in questa donna.Sul suo essere cattolica non dico niente.Non mi ispira fiducia.Perchè è una moralista ed è sempre lì a fare l'analisi al microscopio degli altri per decidere se sono degni, vedo oggi sul Corriere che lo fa anche con Veltroni.....
Inoltre l'ho colta diverse volte a tenere diverse parti in commedia sul Corriere dicendo una cosa e poi su Avvenire dicendone un'altra con varie operazioni di cosmesi sulle parole. Il che non mi piace.
Insomma il suo dichiararsi cattolica mi è completamente indifferente perchè come personaggio politico non mi piace. A dire il vero però non è l'unica.

Anonimo ha detto...

Mariateresa ha colto perfettamente le mie perplessita'!

brustef1 ha detto...

L'unica cosa che si ricordi della Bindi ministro della sanità è la ferocia con cui si accanì contro il metodo Di Bella. Discutibile quanto si vuole, ma mai davvero confutato scientificamente, e boicottato (ci sono le prove) nella sperimentazione "pubblica" promossa dall'allora ministro, in quanto i protocolli originali non vennero applicati. Curioso, ma le posizioni della signora Bindi erano perfettamente in linea con la difesa degli interessi delle grandi case famaceutiche, una delle cui principali voci di guadagno è la produzione e la vendita dei chemioterapici, che Di Bella additava come responsabili di effetti collaterali a volte peggiori del cancro, e fortemente lesivi della qualità della vita del paziente. Sul cattolicesimo "adulto" della signora Bindi -che la porta a sostenere e votare regolarmente tutti i provvedimenti contrari alla morale cattolica- meglio non esprimersi, ce lo impone la carità. Ma quando esprime giudizi politici su Papa Benedetto andrebbe presa a pomodorate, se il prezzo dei pomodori non fosse così alto.

paola ha detto...

Cara Eugenia ,sono d'accordo con te,anch'io ho avuto una nonna che era una persona semplicissima,eppure è stata la prima persona a parlarmi di Dio e della Chiesa e non certo mia amdre prof. di latino ed io ancora ricordo la dolcezza dei rosari in latino maccheronico sicuramente,ma pieni di fede,Paola

euge ha detto...

Cara Paola, io aggiungerei rosari non solo pieni di fede ma sentiti e sinceri!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao Eugenia.

P.s per Raffaele scusa se non ti ho risposto subito posso accettare la critica che mi hai mosso ma, allora la rigiro alla Bindi che non sideve permettere di giudicare il Papa soprattutto dal lato religioso visto che il mio post si riferiva proprio a questo aspetto e la frase che tu giustamente hai usato per me, deve essere usata anche per lei oppure andiamo a senso unico?????????
Grazie Eugenia

Anonimo ha detto...

devo dire che che l' on. Bindi ono mi è mai piaciurta ne quando r monistro della salute ne ora da monistro della famiglia. é molto arrogante e una so tutto io. Comunque non capisco perchè quando si fa un intervista politica aun politico poi si passi sampre a parlare di altri argomenti di cui coloro che devono rispondre sono meno pratici per quando la loro esperienza in movimenti e associazioni sia lunga e importante! in ogni caso mi chiedo come una donna cresciuta in Azione Cattolica si metta poi a criticare il Papa e a fare leggi lesisive della famiglia ? qualcuno me lo spieghi!