16 maggio 2008

Papa Benedetto XVI in Liguria, un abbraccio lungo due giorni (Viani)


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Papa Benedetto XVI in Liguria
un abbraccio lungo due giorni


Bruno Viani

È LA VIGILIA del giorno del Papa e migliaia di liguri si apprestano ad accogliere una visita annunciata, attesa. Con un occhio al cielo che potrebbe trasformare la festa in una disfatta, se gli spostamenti in elicottero dovessero essere impediti dalla pioggia. Le ultime notizie sono più che incoraggianti. E, interpellato, il colonnello Mario Giuliacci, meteorologo delle reti Mediaset, prevede che nel corso della “due giorni” papale in Liguria non dovrebbero esserci piogge significative: cielo coperto su Savona ma senza rovesci, con una tendenza al miglioramento e persino parziali schiarite su Genova nella giornata di domenica. Ma, per i cattolici, la mente sarà rivolta prima di tutto al significato dell’incontro con Papa Benedetto, l’uomo vestito di bianco che rappresenta la continuità nel tempo della Chiesa di Cristo. Sarà, quella ligure, una visita spiccatamente religiosa, nel cuore di maggio (mese “mariano “ per eccellenza) con due tappe forti nei santuari della Misericordia di Savona e della Guardia, ai quali il pontefice consegnerà una solenne onorificenza pontificia, la rosa d’oro. Un tempo era il dono per le sovrane che si erano distinte nella difesa della cristianità, oggi è concessa ai grandi santuari dedicati alla Madonna, da Fatima a Lourdes
Alle 16,45 l’elicottero papale atterrerà nel piazzale adiacente il santuario di Savona, una città che sarà trasformata in una maxi-isola pedonale fin dalle 8. E la visita avrà inizio: quattro ore , un appuntamento dopo l’altro, nella terra che diede i natali a due Papi, Francesco Della Rovere (Sisto IV) e il nipote Giuliano Della Rovere (Giulio II). Il momento culminante sarà la messa in piazza del Popolo alle 17,45. Alle 20,45, se il maltempo non rovinerà tutto (nel qual caso scatterebbe un piano “B”, che prevede la chiusura dell’autostrada e il blocco dei caselli di Savona e Bolzaneto) Benedetto XVI atterrerà nel parcheggio della Guardia, precluso alle auto per l’occasione, così come tutta l’area del santuario.
Sul monte Figogna, nel comune di Ceranesi, è già pronta la stanza dove dormirà il Papa: è stata ricavata nell’appartamento solitamente riservato all’arcivescovo di Genova nell’ala est del santuario. Sullo stesso piano troveranno accoglienza il segretario personale, don Georg Gaenswein, e il cardinale Tarcisio Bertone. E ad accoglierli, se i genovesi seguiranno l’invito lanciato ieri da Angelo Bagnasco, troveranno una città illuminata: il cardinale ha infatti chiesto a sacerdoti e fedeli della diocesi di Genova, in particolare della Valpolcevera, di Sampierdarena e delle zone ai piedi del Santuario della Guardia, di dare il benvenutoal Papa accendendo le luci delle proprie chiese e delle proprie case. La ventiquattr’ore papale, nella sua parte genovese, avrà intensi momenti pubblici e intimi momenti privati. Come l’appuntamento riservato ai religiosi e alle religiose, in cattedrale, e quello con i piccoli pazienti del Gaslini e i loro familiari presso l’ospedale pediatrico (dove sono stati persino ristrutturati per l’occasione i servizi igienici destinati al Papa, con piastrelle rigorosamente nei colori vaticani, bianche e gaille). Ma ci saranno anche incontri riservati, ritagliati negli spazi destinati al riposo del pontefice, al seminario, dove i futuri preti serviranno i piatti preparati dallo staff del ristorante Zeffirino a una tavolata di soli porporati e vescovi. Saranno 36 commensali, con il Papa seduto tra il segretario di Stato Bertone e il presidente della Cei Bagnasco. Ovvero il passato e il presente della curia genovese, ma anche i vertici della Chiesa di Roma. E, fianco a fianco, si consumerà un “laico” buffet per cento persone, dagli uomini del seguito vaticano agli operatori di polizia. Insieme, però, troveranno posto alcuni invitati eccellenti che verranno fatti entrare con discrezione in seminario. Sarà probabilmente l’unico momento in cui Papa Ratzinger si troverà faccia a faccia con i rappresentanti del mondo dell’economia e della cultura. Filtra (senza conferme) il nome di Giovanni Berneschi, presidente di Banca Carige che ha sponsorizzato il soggiorno di Benedetto XVI. Ma sarà un saluto di cortesia: è impensabile che nelle tappe forzate di una visita condensata nell’arco di ventiquattr’ore, da sera a sera, sia possibile costruire qualcosa di più concreto. Per le intese, le collaborazioni, l’eventuale sviluppo di programmi futuri, ci saranno altre sedi e altre occasioni. Fuori dalle luci della ribalta. Poi la giornata proseguirà per il momento più solenne, la celebrazione della messa in piazza della Vittoria, il palco dalla parte del mare sotto le Caravelle, la folla (53 mila i pass distribuiti attraverso la rete delle parrocchie) con le spalle verso Brignole e gli occhi puntati sul Papa. Benedetto XVI indosserà paramenti sacri donati dalla Curia, che resteranno poi a Genova. E alle 19, dal Cristoforo Colombo, un aereo riporterà Papa Benedetto a Roma. In Liguria resteranno le immagini negli occhi della gente, l’eco delle proteste di chi non avrà gradito una visita impegnativa sotto molti aspetti, l’entusiasmo di chi invece avrà trovato, nelle parole del pontefice, nuovo slancio per credere.

© Copyright Il Secolo XIX, 16 maggio 2008 consultabile anche qui.

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