30 maggio 2008

PAPA: SERVE SANA LAICITA' PER RISPONDERE A EMERGENZA EDUCATIVA (Agi)


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Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo queste interessanti riflessioni di Salvatore Izzo sul discorso del Papa ai vescovi italiani.
R.

PAPA: SERVE SANA LAICITA' PER RISPONDERE A EMERGENZA EDUCATIVA

(AGI) - CdV, 29 mag.

Il nostro Paese ha bisogno di "unalaicita’ sana e ben compresa", nella quale la Chiesa possa dare liberamente il suo apporto, che e’ particolarmente urgente nel settore dell’educazione, che vive oggi una vera "emergenza".
E’questo il nucleo del messaggio che Benedetto XVI ha rivolto oggi ai cattolici italiani per il tramite dei 220 vescovi riuniti in Vaticano per la 58esima Assemblea generale dellaCei.
"Quali annunciatori del Vangelo e guide della comunita’cattolica, voi - ha detto ai presuli con le stesse parole rivolte alla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti nell’incontro dello scorso 16 aprile a Washington - sietechiamati anche a partecipare allo scambio di idee nella pubblica arena, per aiutare a modellare atteggiamenti culturali adeguati". Per il Papa, "occorre pertanto resistere ad ogni tendenza aconsiderare la religione, e in particolare il cristianesimo,come un fatto soltanto privato: le prospettive che nasconodalla nostra fede possono offrire invece un contributo fondamentale al chiarimento e alla soluzione dei maggiori problemi sociali e morali dell’Italia e dell’Europa di oggi".
Ai vescovi italiani Papa Ratzinger ha poi raccomandato di "dire e testimoniare con franchezza alle nostre comunita’ecclesiali e all’intero popolo italiano che, anche se sono molti i problemi da affrontare, il problema fondamentale dell’uomo di oggi resta il problema di Dio. Nessun altro problema umano e sociale - ha detto - potra’ essere davverorisolto se Dio non ritorna al centro della nostra vita.Soltanto cosi’, attraverso l’incontro con il Dio vivente, sorgente di quella speranza che ci cambia di dentro e che nondelude, e’ possibile ritrovare una forte e sicura fiducia nellavita e dare consistenza e vigore ai nostri progetti di bene".
Da parte sua, Benedetto XVI approva le posizioni della Conferenza Episcopale Italiana in difesa della vita e dell'istituzione familiare. "Giustamente - ha detto questa mattina ai vescovi riuniti in Vaticano per la 58esima Assemblea Generale - voi dedicate grande attenzione alla famiglia fondatasul matrimonio, per promuovere una pastorale adeguata allesfide che essa oggi deve affrontare, per incoraggiarel’affermarsi di una cultura favorevole, e non ostile, allafamiglia e alla vita, come anche per chiedere alle pubbliche istituzioni una politica coerente ed organica che riconoscaalla famiglia quel ruolo centrale che essa svolge nella societa’, in particolare per la generazione ed educazione dei figli: di una tale politica l’Italia ha grande e urgente bisogno"."Forte e costante - ha scandito il Papa - deve essere ugualmente il nostro impegno per la dignita’ e la tutela dellavita umana in ogni momento e condizione, dal concepimento edalla fase embrionale alle situazioni di malattia e disofferenza e fino alla morte naturale".
In attesa di ricevere il prossimo 6 giugno il premier Silvio Berlusconi il Papa ha voluto intanto incoraggiare il Governo e lodare il nuovo clima di dialogo costruttivo che sembra essersi instaurato con l’opposizione. "Avvertiamo con particolare gioia- ha detto nel discorso rivolto oggi alla 58esima Assemblea Generale della Cei - i segnali di un clima nuovo, piu’fiducioso e piu’ costruttivo. Esso e’ legato al profilarsi dirapporti piu’ sereni tra le forze politiche e le istituzioni, in virtu’ di una percezione piu’ viva delle responsabilita’comuni per il futuro della Nazione". Occorre ora un grande impegno di tutti, ha spiegato il Pontefice, perche’ questoclima possa "consolidarsi" mentre "conforta che tale percezionesembra allargarsi al sentire popolare, al territorio e allecategorie sociali". "E’ diffuso infatti - ha rilevato - ildesiderio di riprendere il cammino, di affrontare e risolvereinsieme almeno i problemi piu’ urgenti e piu’ gravi, di dareavvio a una nuova stagione di crescita economica ma anchecivile e morale".
Secondo Papa Ratzinger, che ha volutoaggiungere la sua voce a quella del card. Angelo Bagnasco, bisogna fare presto. "Evidentemente" questo clima che"rappresenta gia’ di per se’ una risorsa preziosa, che e’compito di ciascuno, secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilita’, salvaguardare e rafforzare", ha spiegato,"potrebbe presto svanire, se non trovasse riscontro in qualcherisultato concreto". "Come Vescovi - ha concluso - non possiamo non dare il nostro specifico contributo affinche’ l’Italiaconosca una stagione di progresso e di concordia, mettendo afrutto quelle energie e quegli impulsi che scaturiscono dallasua grande storia cristiana".

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