21 ottobre 2008

Preservare la dignità del malato, favorendo la solidarietà tra il medico e il paziente: il Prof. Saraceni commenta il discorso del Papa ai chirurghi


Vedi anche:

Presentato nell’Aula del Sinodo, alla presenza del Papa, il testo provvisorio con le proposizioni finali dell’assise. Intervista a Mons. Paglia (R.V.)

Pio XII: il Prof. Matteo Luigi Napolitano dimostra che i presunti nuovi documenti contro Pacelli erano noti da tempo...

Nel suo discorso ai chirurghi, ignorato dai media, il Papa ha integrato Ippocrate nel punto cruciale della bioetica (D'Agostino)

Da Peres invito al Papa in Israele (Avvenire)

Pompei: dal Papa l’invito a confidare nell’amore di Dio che rende tutto nuovo, a partire dal cuore dell’uomo «suo capolavoro» (Mazza)

Un'immensa comunità che ha il suo centro a Pompei (Ruggiero)

Il Papa: «Non abbandonare i malati terminali. Non lasciare mai nulla di intentato» (Accornero)

Papa Ratzinger, la scienza e la solita stampa oscurantista (Liberal)

Comitato Papa Pacelli: Basta offese, ha avuto coraggio. Chi ama la verità, studi la storia tutta intera

La Sua analisi è chiara, Dottor Lecter: ecco come i giornaloni hanno preconfezionato gli articoli su Pompei (di Clarice Sterling)

Quando la stampa dà lezioni pure a Papa Ratzinger (Santambrogio per "Libero")

«Ero agnostico e indifferente.Poi fui abbagliato dalla Luce» (dal libro-intervista "Perché credo". Andrea Tornielli a colloquio con Vittorio Messori)

Esce oggi il libro-intervista «Perché credo»: Andrea Tornielli a colloquio con Vittorio Messori (Brambilla e Sacchi)

Israele: Sul sito di Kadima ecco il Papa con svastica (Il Giornale)

Repubblica tenta di usare Don Palmese come "arma" contro il Papa ma lui: "La scelta di non citare la camorra? Carezza e balsamo"

Il cardinale Sepe a pranzo col Pontefice: 'Abbiamo parlato dei mali di Napoli' (Sannino)

Il Papa a Pompei denuncia: «Troppo anticlericalismo» (Tornielli)

Il Papa a Pompei: "Una storia di fede tra passato e presente" (Osservatore Romano)

Riccardi su Pio XII: «È il momento di raffreddare la disputa. La storia è cosa complessa» (Piccolillo)

DIVAMPANO LE POLEMICHE SULLA BEATIFICAZIONE DI PIO XII: ATTACCARE PACELLI PER COLPIRE BENEDETTO XVI? RACCOLTA DI ARTICOLI

L'ex ambasciatore Minervi pretende di vedere le prove sull'operato di Pio XII e, intanto, mette in dubbio le parole del card. Bertone (Caprile)

«La targa a Gerusalemme ostacolo alla visita papale». Ma padre Gumpel viene corretto Padre Lombardi (Bartoloni)

Vian: "La preghiera per il sinodo". Il Papa a Pompei e Bartolomeo I in Vaticano (Osservatore Romano)

Il Papa a Bartolomeo I: "I vostri Padri sono anche i nostri Padri, e i nostri sono anche i vostri: se abbiamo Padri comuni, come potremmo non essere fratelli tra noi?" (Discorso, pronunciato "a braccio" con cui il Santo Padre ha ringraziato il Patriarca Bartolomeo i per le sue riflessioni sulla Parola di Dio, Cappella Sistina, 18 ottobre 2008)

Intervento del Patriarca Bartolomeo sulla Scrittura nella tradizione ortodossa, Cappella Sistina, 18 ottobre 2008 (Osservatore Romano)

Il Papa a Pompei: "Il messaggio oltre le parole" (Casavola)

Il Papa a Pompei: "Affrontare i sacrifici senza compromessi" (Scandone)

Il Papa dopo la recita del Rosario: Recitando le Ave Maria occorre fare attenzione a che le nostre voci non "coprano" quella di Dio, il quale parla sempre attraverso il silenzio, come "il sussurro di una brezza leggera" (Meditazione del Santo Padre al termine della recita del Rosario presso il Santuario di Pompei)

Se i silenzi sulla Shoah portano un solo nome...Perchè allo Yad Vashem di Gerusalemme non compaiono le foto di Roosevelt e Churchill? (Battista)

Domanda: i giornalisti che lamentano il fatto che il Papa non abbia parlato di camorra hanno letto o ascoltato l'omelia?

Superbo ed eccellente Andrea Tornielli: "E adesso anche i “silenzi” di Papa Ratzinger…"

Vergogna delle vergogne: foto del Papa con una svastica su un sito israeliano. Questi sono i risultati delle recenti campagne mediatiche...complimenti

Il Papa ai chirurghi: "Non abbandonare il paziente inguaribile, ma umanizzare la medicina rispettando il malato e favorendo con lui un'alleanza terapeutica"

Pio XII e la fabbrica dei santi (Gotor)

Il retroscena sulla beatificazione di Pio XII: la cautela del Papa tedesco (articolo di Accattoli da leggere e su cui riflettere!)

SINODO DEI VESCOVI SULLA PAROLA DI DIO (5-26 OTTOBRE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG

Preservare la dignità del malato, favorendo la solidarietà tra il medico e il paziente: il commento del prof. Vincenzo Saraceni, all’indomani del discorso del Papa ai chirurghi

Umanizzare la medicina, favorendo un’“alleanza terapeutica” tra medico e paziente: è il cuore del discorso che Benedetto XVI ha rivolto ieri ai partecipanti al Congresso dei chirurghi italiani. Nel suo intervento, il Papa ha ribadito che la dignità del malato va sempre preservata e che la tecnologia non può sostituire l’amore nella cura del sofferente. Su questo passaggio del discorso di Benedetto XVI si sofferma il prof. Vincenzo Saraceni, presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, intervistato da Alessandro Gisotti:

R. - Mi sembra che al centro del suo intervento ci sia il rispetto del malato. Il rispetto del malato significa il rispetto della sua dignità, sempre. Qualche volta i malati hanno la sensazione soggettiva di trovarsi in una condizione di non dignità e questo dipende dallo sguardo col quale, qualche volta, i medici si accostano al malato. Talvolta, i malati hanno la sensazione che i medici tolgano lo sguardo dalla loro condizione. Quindi, anzitutto serve il rispetto della dignità e, secondo, il rispetto della loro storia. Anzi, dice il Pontefice, questa storia, se viene accolta, può anche aiutare il medico a fare meglio la diagnosi. A volte, noi medici andiamo di corsa, non abbiamo questa pazienza di ascoltare. Terzo punto, la storia familiare. Anche questo contesto è un altro richiamo fondamentale per il rispetto del paziente.

D. - Benedetto XVI ha detto che si deve mirare ad una vera alleanza terapeutica con il paziente, specie in un periodo nel quale si insiste sull’autonomia individuale del paziente. Ecco, un richiamo particolarmente attuale...

R. - Deve essere consentita questa solidarietà tra medico e paziente: che entrambi riconoscano la propria fragilità e il proprio destino. Questa relazione di solidarietà può diventare addirittura una relazione di alleanza, se entrambi hanno a cuore il vero bene del malato. Però, da un lato, c’è il malato che ha diritto, dice il Papa, alla sua autodeterminazione, ma questa autodeterminazione evidentemente è finalizzata al bene della persona. Dall’altro, c’è il medico, che deve responsabilmente, e sempre per il bene del paziente, proporre. Con questo termine, il Papa ha voluto mostrare ancora una volta grande rispetto: il medico propone una soluzione terapeutica che il paziente deve accogliere, condividere, perché entrambi hanno questo comune denominatore, che vogliono guardare al bene della persona.

D. - Il paziente, ha avvertito il Santo Padre, rischia di essere in qualche misura “cosificato”: un termine difficile, ma che rende drammaticamente l’idea del pericolo di disumanizzazione del malato, del rapporto con il malato stesso. Come evitare questa deriva?

R. - Non è facile evitare questa deriva, perché purtroppo c’è una cultura dominante in campo medico, che è una cultura di neutralità. Il rischio è che la malattia venga considerata una sorta di meccanismo che si è inceppato e la terapia il ripristino automatico di questo meccanismo inceppato. Questa è una modalità di approccio che rende il paziente una "cosa". Quindi, è una riduzione del paziente alla sua malattia. Peggio ancora, ai suoi meccanismi biologici che in qualche modo sono alterati. Quando invece noi parliamo di relazione, parliamo di accoglienza della sua storia, parliamo di alleanza: evidentemente non c’è la malattia, c’è la persona umana.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: