21 ottobre 2008

Il cardinale Sepe a pranzo col Pontefice: 'Abbiamo parlato dei mali di Napoli' (Sannino)


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Il cardinale Sepe a pranzo col Pontefice 'Abbiamo parlato dei mali di Napoli'

DAL NOSTRO INVIATO POMPEI

«Con il Papa abbiamo parlato naturalmente anche dei mali che affliggono Napoli. Il Santo Padre fa domande, medita. E per noi è fonte di grande incoraggiamento sentirci così sostenuti dalla sua attenzione, dal suo sguardo affettuoso puntato verso la nostra terra. Questa prima era palude e ora è casa di Maria che trionfa. Ma la palude è sempre in agguato, e sta a noi Chiesa dissipare le ombre».
Il cardinale Crescenzio Sepe, alle 13, ha preso posto alla sinistra di Sua Santità al tavolo del palazzo della Prelatura di Pompei mentre il "padrone" di casa, l' arcivescovo di Pompei Carlo Liberati sedeva alla destra del pontefice, grato dei pubblici riconoscimenti che Benedetto XVI ha voluto riservare alla sua opera di impegno in favore dell' infanzia negata. Pranzo frugale e gustoso, così tra un tortino di carciofi e un torciglione al profumo di limone di costiera (innaffiati da Taurasi e Costa D' Amalfi), si è rinnovata anche l' alleanza tra i vescovi e il loro pontefice.
«Il Santo Padre è capace di grande ascolto - sottolinea Sepe - La sua visita dona linfa non solo a noi pastori, ma al popolo che talvolta appare sfiduciato; e alle istituzioni, che hanno bisogno di sentire che c' è la Chiesa al loro fianco nella strada che porta all' affermazione dei valori di giustizia e sviluppo». Un entusiasmo che accomuna le istituzioni. Il governatore Bassolino (per la prima volta partecipe della recita del Rosario, 70 minuti di sacre litanie) ringrazia metaforicamente quel sole che brillava sul Papa. «Ho scherzato al suo atterraggio: "Le ho fatto trovare bel tempo, visto?" Ha sorriso. Ho pensato che, così come la tempesta di pioggia di un anno fa al Plebiscito precedette la drammatica tempesta dell' emergenza napoletana, così il cielo chiaro ora ci spinge a costruire e a credere, insieme, a una Campania che guarda avanti e sa svoltare». (co. sa.)

© Copyright Repubblica (Napoli), 20 ottobre 2008 consultabile online anche qui.

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