26 aprile 2007
Rassegna stampa del 26 aprile 2007
Riportiamo in questo post i primi articoli di stampa sull'attivita' del Papa. Ne seguiranno altri, in particolare sulle tematiche ecologiste (care a Benedetto XVI) e al confronto fra Creazionismo ed Evoluzionismo, con grandi polemiche nei confronti del Santo Padre e del seminario tenuto a Castel Gandolfo nel settembre 2006.
Come ampiamente previsto da Maga Maghella, finora, nessun quotidiano riporta la precisazione del cardinale Martini sull'atteggiamento dei mass media che tendolo a dipingerlo come un antipapa...strano! Coda di paglia giornalistica?
Una precisazione: i dati ufficiali dell'udienza generale di ieri parlano di un'affluenza di 25mila fedeli. Considerando il fatto che essi erano anche alle spalle dell'obelisco (come si vede dal giro della piazza del Papa), e' chiaro che erano molti di piu'. Comunque, questa volta, la stima al ribasso non e' colpa dei giornali ma della prefettura della casa pontificia e di radio vaticana.
Raffaella
Vedi anche:
Finalmente il cardinale Martini interviene e precisa...
SPECIALE: IL COMPLEANNO DEL PAPA
Origine ed la "triplice lettura" delle Scritture
IL VIDEO DELL'APPELLO DEL PAPA
L´APPELLO
Monito di Benedetto XVI per la settimana Onu sulla sicurezza
Il Papa: basta morti in strada chi guida rispetti le regole
CITTA´ DEL VATICANO - Contro le morti sulle strade, scende in campo anche il Papa: «Le istituzioni intervengano per migliorare la sicurezza della circolazione, ma soprattutto chi guida rispetti le regole e osservi comportamenti più responsabili». L´appello di Benedetto XVI per fermare le stragi sulle strade, con un monito particolare rivolto ai giovani, si è levato da Piazza San Pietro nel corso dell´udienza generale del mercoledì, davanti a circa 25 mila fedeli, in occasione della settimana che le Nazioni Unite dedicano alla sicurezza stradale.
Con il dolore e lo sconcerto vivi per il terribile incidente di Appignano del Tronto (Ascoli Piceno) dove quattro ragazzi hanno perso la vita, falciati dal furgone condotto da un giovane rom ubriaco, il Papa ha voluto lanciare il suo alto richiamo affinché si salvino le vite umane. Come? Con più interventi preventivi delle istituzioni e con una maggiore prudenza e rispetto del codice da parte degli automobilisti, «specie i giovani». «Per iniziativa delle Nazioni Unite - ha detto papa Ratzinger - questa settimana è dedicata alla sicurezza stradale. Rivolgo una parola di incoraggiamento alle istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure e salvaguardare la vita umana con strumenti idonei; a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per ridurre i troppi incidenti sulle strade di tutto il mondo».
«E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie - ha aggiunto - auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada». Non è la prima volta che Benedetto XVI lancia i suoi moniti per la sicurezza stradale. Già il 19 novembre scorso, nella Giornata Mondiale Onu in memoria delle vittime della strada, aveva chiesto «in maniera insistente agli automobilisti di rispettare con vigilanza le regole della guida e di essere sempre attenti agli altri». Il 20 novembre di un anno prima, aveva invitato «tutti gli automobilisti a una condotta prudente e responsabile, al fine di opporsi efficacemente, insieme con le autorità, a questo male sociale e di ridurre il numero delle vittime». Il 26 giugno 2005, altro appello alla prudenza a chi era in partenza per le ferie.
Questa prima "Settimana mondiale per la sicurezza stradale", dal 23 al 29 aprile 2007, stabilita dall´Onu nell´ottobre 2005, è organizzata dalle Commissioni regionali Onu e dall´Organizzazione Mondiale della Sanità. L´obiettivo è di evidenziare l´alto numero di giovani vittime della strada e la gravità delle conseguenze di alcuni incidenti, tra cui la disabilità permanente. Attenzione anche alla sicurezza, dunque a caschi e cinture di sicurezza, oltre al controllo della velocità e dell´alcolemia.
Repubblica, 26 aprile 2007
Fatta brillare dagli artificieri. Cofferati: "Un gesto grave che alimenta un clima pericoloso"
Genova, nuovo allarme per Bagnasco valigia sospetta davanti alla Cattedrale
Gli inquirenti: "Uno scherzo idiota" E ieri a Firenze scritta offensiva contro il presidente della Cei
NADIA CAMPINI
GENOVA - Una valigetta abbandonata a pochi passi dalla cattedrale di San Lorenzo a Genova è stata fatta brillare ieri mattina dagli artificieri dei carabinieri. Segnalata alle sette da un passante, ha messo in allarme le forze dell´ordine, che ormai da settimane tengono costantemente sotto controllo tutta la zona per la paura di attentati o gesti dimostrativi contro il presidente della Cei Angelo Bagnasco. La valigetta era vuota, gli inquirenti parlano di uno «scherzo idiota», ma secondo Sergio Cofferati, il sindaco di Bologna, che era ieri a Genova come relatore ufficiale della manifestazione per il 25 aprile, si tratta di «un gesto grave fatto da qualche mascalzone stupido che alimenta un clima pericoloso».
La valigetta era stata lasciata accanto alla cattedrale, a ridosso del muro esterno che dà su piazzetta San Giovanni il Vecchio, a pochi metri dallo scalone di ingresso. Era vecchia e piuttosto malandata, c´è anche la possibilità che si trattasse solo di una borsa gettata via, ma per sicurezza sono intervenuti gli artificieri. La piazzetta è stata transennata e interdetta al traffico, mentre è stato bloccato l´accesso alla cattedrale. Alle otto la borsa è stata fatta brillare con una micro-carica e a quel punto si è scoperto che era vuota. «Una piccola cosa, non è niente - sminuisce il Prefetto di Genova, Giuseppe Romano - è stata fatta esplodere solo per prudenza», ma secondo Cofferati non è da sottovalutare. «Purtroppo questa è una pratica usata per creare un effetto particolare - spiega il sindaco di Bologna - da parte di chi è molto attento alla dimensione simbolica del gesto».
La valigetta si inserisce in un clima di tensione che da tempo circonda il presidente della Cei. E che non riguarda solo Genova: ieri a Firenze, davanti alla Basilica di Santo Spirito, è stata infatti scoperta la scritta "Bagnasco Boia". Tutto è cominciato con le polemiche sui Dico, che hanno portato alla comparsa sul portone della cattedrale genovese la scritta «Bagnasco vergogna» e da allora l´arcivescovo si muove solo con la scorta, che lo accompagna anche davanti all´altare mentre dice messa. Un imponente spiegamento di forze dell´ordine ha seguito anche la visita a Genova dell´ex presidente della Cei, il cardinale Camillo Ruini, arrivato lunedì a tenere lezione ad un corso di aggiornamento dei sacerdoti. Nei giorni precedenti i centri sociali Zapata e Brudda avevano invitato i genovesi alla contestazione, che per altro non c´è stata. Ieri è spuntata infine la valigia sospetta. Ora gli specialisti in indagini scientifiche dei carabinieri cercheranno di risalire all´origine della borsa attraverso l´analisi delle parti rimaste intatte dopo l´esplosione. Intanto il fatto è stato segnalato alla Procura, l´ipotesi di reato è il procurato allarme.
Repubblica, 26 aprile 2007
Che tolleranza!
Sì all´aborto a Città del Messico, a vuoto l´appello del Papa
il caso
CITTÀ DEL MESSICO - Contrasti, cortei e polemiche a Città del Messico per la legge che depenalizza l´aborto. Il provvedimento riguarda il Distretto Federale della capitale del secondo più grande paese cattolico, le nuove norme depenalizzano l´aborto entro le prime 12 settimane di gestazione. Prima dell´approvazione della nuova legge, a Città del Messico l´aborto era autorizzato in caso di stupro, malformazione del feto o rischio per la madre. Il progetto appena approvato aggiunge l´eventualità che la nascita ostacoli i piani di sviluppo personale della madre, e chiede al tempo stesso la cancellazione dell´articolo 148 della legge che regola gli altri casi, introducendo l´aborto libero nelle prime tre settimane.
Per evitare l´approvazione della legge, si era mobilitato anche il Vaticano. Tramite il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, papa Benedetto XVI aveva fatto arrivare un messaggio ai vescovi messicani. Nel suo telegramma il Papa li esortava a «difendere con ferma decisione il diritto alla vita».
Mentre si votava, reparti di polizia antisommossa hanno mantenuto gruppi di dimostranti lontano dall´edificio dell´assemblea di Città del Messico ed antiabortisti in lacrime hanno portato in corteo piccole bare bianche.
Repubblica, 26 aprile 2007
Benedetto XVI: giovani, più responsabili sulle strade. E le istituzioni facciano la loro parte.
Anche Benedetto XVI, a margine della Settimana Internazionale della Sicurezza Stradale che stiamo celebrando in questi giorni, si è espresso a favore di una "maggiore" responsabilità circa i fenomeni legati alla sicurezza stradale.
Il Papa, infatti, proprio ieri, ha rivolto un appello alla "prudenza" sulla strada in nome del "senso di responsabilità verso il prossimo" nei giorni di ponte che vedono tanti italiani sulle strade e le autostrade del paese.
"Rivolgo una parola di incoraggiamento alle istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure e salvaguardare la vita umana con strumenti ideonei", ha detto Ratzinger rivolgendosi alle migliaia di pellegrini, "e a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per ridurre i troppi incidenti sulle strade di tutto il mondo. E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie - ha concluso Benedetto XVI - auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada".
Un appello che si aggiunge ai numerosi che in questo periodo, ed ormai da un po' di tempo, vengono da più parte rivolti, sia alle istituzioni che ai giovani stessi.
Un tema che ci sta molto a cuore....sperando che anche l'appello del Papa possa servire....
E' una parola autorevole, che speriamo giunga diretta e provocante, specialmente ai politici che stanno accingendosi a portare in Parlamento la prossima legge sulla sicurezza stradale.
Blogosfere
Vaticano /Papa: per i peccatori anche i Vangeli invecchiano
"Per quelli che non rispettano il patto della carità anche i Vangeli invecchiano". Benedetto XVI ha spiegato così, nell'udienza generale, il rapporto inscindibile tra fede e morale: se non c'è coerenza nella vita cristiana, cioè, alla fine il Messaggio di Gesù non si riesce più a capirlo. Il Papa ha pronunciato questo richiamo al termine della sua catechesi all'Udienza Generale, dedicata alla figura del grande padre della Chiesa Origene Alessandrino, il quale, ha ricordato, "aveva rintuzzato in maniera brillante gli gnostici che rigettavano l'Antico Testamento come una legge non più attuale". Ad essi il Pontefice ha paragonato i laicisti di oggi: "La legge - ha detto - se la comprendo spiritualmente non è antica ma nello spirito e nel senso del Vangelo la legge è sempre nuova".
"Il Signore ci dia teologi e pensatori che trovino l'attualità dei Vangeli per il mondo di oggi", ha invocato il Pontefice ricordando i 320 libri e le 310 omelie di Orgene, che fu, ha spiegato, "un maestro tutto dedito all'interpetazione sistematica della Scrittura". E ricordando il metodo delle sei colonne parallele in cui il grande scrittore cristiano suddivideva le sue pagine per meglio esaminare ogni "pericope" della Bibbia, il Papa teologo ha elencato le diverse implicazioni di una stessa Parola del Signore: il senso letterale, cioè cosa si voleva dire in quel momento storico, il senso morale, cioè cosa mi chiede di fare, e infine il senso spirituale e cristologico. "Tutto questo - ha poi confidato ai 30 mila fedeli presenti in piazza San Pietro - un pò ho tentato di farlo anch'io nel mio libro per mostrare questa multidimensionalità della Scrittura, per cui Cristo ci mostra la via da percorrere, cioè come vivere"
Il "nucleo" dell'insegnamento di Origene, ha ripetuto Papa Ratzinger, è questa "triplice lettura della Bibbia", tutti dovremmo seguire il suo esempio e "il primo passo è conoscere veramente cosa sta scritto, cosa questa scrittura storica voleva intenzionalmente dire". Ed è questa sottolineatura un ringraziamento al lavoro degli esegeti che per il Papa, però, devono a loro volta aprirsi alla teologia, cioè alla comprensione degli ulteriori significati della Parola, che ci sono trasmessi dalla Tradizione, di cui appunto fa parte anche l'insegnamento di Origene, e dal Magistero.
La novità di Origene per il Papa "corrisponde alla fondazione della teologia nella spiegazione delle Scritture: "Spiegare e comprendere la Scrittura, per lui rappresenta - ha detto - una simbiosi perfetta tra teologia ed esegesi. Un incessante invito a passare dalla lettera allo spirito delle scritture". Testimonia questa ricerca di completezza di Origene anche il suo aver cercato "contatti con i rabbini per conoscere esattamente il testo", e il suo impegno negli approfondimenti "di carattere filologico e dottrinale per capire cosa volevano dire i sacri autori". Ma Origene si spese poi anche moltissimo nella "predicazione della Bibbia". E diceva ai fedeli che "la condotta deve corrispondere esattamente alla Parola".
Non solo Origene per primo fu coerente nella sua propria vita: Benedetto XVI ha ricordato che suo padre fu un martire cristiano e che Origene scrisse: "A nulla mi giova aver avuto un padre martire se non tengo una buona condotta e non faccio onore alla nobiltà del suo martirio". In molte pagine, ha concluso Ratzinger, troviamo "la nostalgia di Origene per il battesimo di sangue, un anelito in parte esaudito: imprigionato e torturato egli mori' per questi patimenti".
Affari italiani
L'appello
Il Papa: basta morti sulle strade
CITTA' DEL VATICANO — Basta con le morti sulle strade: le istituzioni intervengano per migliorare la sicurezza, ma soprattutto chi guida rispetti le regole.
È il contenuto dell'appello fatto ieri da Benedetto XVI nel corso dell'udienza generale del mercoledì, davanti a circa 25 mila fedeli. «Per iniziativa delle Nazioni Unite — ha detto il Papa — questa settimana è dedicata alla sicurezza stradale. Rivolgo una parola di incoraggiamento alle istituzioni pubbliche che si adoperano per mantenere le arterie stradali sicure; a quanti si dedicano alla ricerca di nuove tecnologie e strategie per ridurre i troppi incidenti sulle strade di tutto il mondo». «E mentre invito a pregare per le vittime, per i feriti e le loro famiglie — ha aggiunto —, auspico che un consapevole senso di responsabilità verso il prossimo induca gli automobilisti, specie i giovani, alla prudenza e a un maggior rispetto del codice della strada».
Corriere della sera, 26 aprile 2007
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