16 aprile 2007

Il Compleanno del Papa, rassegna stampa del 16 aprile 2007 (parte seconda)


Vedi anche:

Il Compleanno del Papa, rassegna stampa del 16 aprile 2007 (parte prima)

AUGURI SANTITA'

Papa Ratzinger e l'«ombra di Pietro» Riscoprire la fede tra le debolezze
Oggi l'80. compleanno del Pontefice. I ricordi e gli auspici

Giorgio Acquaviva
Roma
«La liturgia – dice Papa Benedetto XVI, quasi imbarazzato – non deve servire per parlare del proprio io, di se stesso; tuttavia, la propria vita può servire per annunciare la misericordia di Dio». E nell'omelia della messa solenne in piazza San Pietro cita il Salmo 65: «Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto». È la domenica della Divina Misericordia, istituita da Giovanni Paolo II, che morì proprio due anni fa, ai primi vespri di questa festività. Ma è anche la vigilia dell'80. compleanno di Joseph Ratzinger. E allora l'unità fra i due pontefici si manifesta tangibile, nel ricordo commosso che il Papa bavarese fa del predecessore polacco: «Egli visse sotto due regimi dittatoriali e, nel contatto con povertà, necessità e violenza, sperimentò profondamente la potenza delle tenebre, da cui è insidiato il mondo anche in questo nostro tempo. Ma sperimentò pure la presenza di Dio, il potere della misericordia, che pone un limite al male». Da qui l'appello: «Non dobbiamo lasciare che questa luce si spenga».
Rilegge la sua vita, Papa Ratzinger, come un continuo susseguirsi di doni, nella famiglia d'origine e nella più vasta «famiglia di Dio»: esperienza di paternità e di maternità, esperienza di amicizie profonde e significative; e la chiamata sacerdotale. «Sulla base dell'esperienza umana mi si è schiuso l'accesso al grande e benevolo Padre che è nel cielo. Davanti a lui noi portiamo una responsabilità, ma allo stesso tempo egli ci dona la fiducia, perché nella sua giustizia traspare sempre la misericordia e la bontà con cui accetta anche la nostra debolezza e ci sorregge, cosicché man mano possiamo imparare a camminare diritti». E prosegue: «Con il peso accresciuto della responsabilità, il Signore ha portato anche nuovo aiuto nella mia vita. Ripetutamente vedo con gioia riconoscente quanto è grande la schiera di coloro che mi sostengono con la loro preghiera; che con la loro fede e il loro amore mi aiutano a svolgere il mio ministero; che sono indulgenti con la mia debolezza, riconoscendo anche nell'ombra di Pietro la luce benefica di Gesù Cristo».
Curiosa quest'immagine dell'«ombra di Pietro», che Benedetto XVI prende dalla lettura degli Atti degli Apostoli: «agli albori della Chiesa nascente – dice – la gente portava i malati nelle piazze, perché, quando Pietro passava, la sua ombra li coprisse: a quest'ombra si attribuiva una forza risanatrice. Quest'ombra, infatti, proveniva dalla luce di Cristo e perciò recava in sé qualcosa del potere della sua bontà divina. L'ombra di Pietro, mediante la comunità della Chiesa cattolica, ha coperto la mia vita fin dall'inizio, e ho appreso che essa è un'ombra buona – un'ombra risanatrice, perché, appunto, proviene in definitiva da Cristo stesso –. Pietro era un uomo con tutte le debolezze di un essere umano, ma soprattutto era un uomo pieno di una fede appassionata in Cristo, pieno di amore per Lui. Per il tramite della sua fede e del suo amore la forza risanatrice di Cristo, la sua forza unificante, è giunta agli uomini pur frammista a tutta la debolezza di Pietro. Cerchiamo anche oggi l'ombra di Pietro, per stare – noi – nella luce di Cristo!».
Ma forte è anche la parte riguardante le piaghe del Cristo risorto: all'apostolo Tommaso «viene concesso di toccare le sue ferite e così egli lo riconosce – lo riconosce, al di là dell'identità umana del Gesù di Nazareth, nella sua vera e più profonda identità: Mio Signore e mio Dio! –. Il Signore ha portato con sé le sue ferite nell'eternità. Egli è un Dio ferito; si è lasciato ferire dall'amore verso di noi».

Gazzetta del sud, 16 aprile 2007


Gli ottant´anni di Ratzinger messa per il martire Wojtyla
"Profonda l´esperienza della bontà materna"

Gli auguri di Sodano, Meisner e Bertone Mastella per il governo
Il fratello Georg: "Ma lui non avrebbe voluto alcuna festa pubblica"


MARCO POLITI

CITTÀ DEL VATICANO - Più fede, più amore, più pace nel mondo. È l´augurio che Benedetto XVI rivolge agli uomini d´oggi nel giorno della sua festa. Salutando l´inviato del patriarca ecumenico Bartolomeo I, il pontefice ribadisce una priorità del suo pontificato: «Possa proseguire con lena rinnovata il dialogo cattolico-ortodosso».
Per l´ottantesimo compleanno il pontefice celebra messa in piazza San Pietro applaudito affettuosamente da migliaia di pellegrini bavaresi e tedeschi, ma altrettanti sono i fedeli italiani e di altri paesi venuti a festeggiarlo. Presente per il governo il ministro Mastella. È una cerimonia molto familiare, un guardare indietro al lungo cammino percorso da Joseph Ratzinger. Il cardinale Sodano, decano del collegio cardinalizio, paragona Benedetto XVI al Buon Samaritano che si china su «tanti uomini piagati nel corpo e nello spirito». Il cardinale Meisner di Colonia va più in là. «Santo Padre - gli ha scritto - se Gesù fosse arrivato a 80 anni, avrebbe avuto lo stesso tuo aspetto, poiché da ottant´anni tu vivi in comunione con il Signore». Il cardinale Segretario di Stato Bertone si compiace che i fedeli riconoscano il Papa come «persona delicata e attenta, profonda e semplice, umanamente simpatica e per nulla arrogante», mentre strapazza gli intellettuali che lo dipingerebbero negativamente.
Benedetto XVI elogia la propria famiglia: «Ringrazio Dio perché ho potuto fare l´esperienza profonda di che cosa significa bontà materna sempre aperta a chi cerca rifugio e proprio così in grado di darmi libertà». E ricorda commosso il ruolo della comunità ecclesiale nella sua esistenza. «Dio accetta anche la nostra debolezza e ci sorregge, così che man mano possiamo imparare a camminare diritti», esclama con semplicità, aggiungendo: «Vedo con gioia riconoscente quanto è grande la schiera di coloro che con la loro preghiera mi aiutano a svolgere il mio ministero e sono indulgenti con la mia debolezza». Che Dio, prega, «renda me, suo misero servo, sufficiente per il suo compito». Tanti applausi, durante la cerimonia, alla memoria di Giovanni Paolo II. Sperimentò, rammenta il Papa, le «potenze delle tenebre», ma anche la forza dell´intervento divino.
Per il compleanno è venuto dalla Baviera il vecchio fratello del pontefice, mons. Georg Ratzinger. «Il Papa non avrebbe voluto nessuna festa pubblica», confessa a chi lo ha accompagnato. Quando i due stanno insieme, vedono volentieri nell´appartamento papale in Vaticano il serial televisivo del Commissario Rex, il cane lupo che acchiappa sempre i criminali. Joseph e Georg sono, però, un po´ rattristati che il primo Rex sia morto. Si consolano, sostiene Georg, pensando che c´è un cielo anche per i cani pastori.

Repubblica, 16 aprile 2007


Papa Benedetto XVI riceverà in regalo la 'Rosa Mystica'

Una splendida composizione floreale della 'Rosa Mystica', sarà uno dei regali che il Papa Benedetto XVI° riceverà oggi, nella giornata del suo 80° compleanno.La 'Rosa Mystica', è un fiore dedicato alla Santa Vergine, promosso da un'iniziativa della Fondazione Pontificia per i Beni culturali della Chiesa in collaborazione con la Cooperativa 'Il Cammino'.

La composizione realizzata da Jole Leoni Ghilardi, è stata prelevata dal Pio Domenico, che con un volo da Albenga è partito questa mattina, sarà consegnata personalmente al responsabile dei Giardini Vaticani il Comm. Elio Cortellessa, che provvederà a portarla a Sua Santità a nome del presidente Mons. Francesco Palmero della Cooperativa 'Il Cammino'. La Cooperativa sociale 'Il Cammino', che ha l'onore di curare in molte occasioni l'addobbo floreale per le celebrazioni papali, nell'offrire questo omaggio floreale di particolare significato a nome di tutti i soci e delle loro famiglie, chiede Apostolica Benedizione per la missione sociale a favore dei più deboli e svantaggiati che con impegno e buona volontà viene portata avanti nel quotidiano lavoro.

Carlo Alessi

Sanremo online


PAPA: OGGI COMPIE 80 ANNI. PRANZA CON CARDINALI E CONCERTO IL POMERIGGIO

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 16 apr - Compie oggi 80 anni Joseph Ratzinger alla vigilia del secondo anniversario dell'elezione a sommo pontefice romano. Una giornata di festeggiamenti, sia in Italia che nella sua Germania, iniziati gia' ieri con la solenne celebrazione liturgica in San Pietro alle 10, con la quale ha voluto abbracciare la 'sua' diocesi. Intanto, proseguono a giungere in Vaticano messaggi augurali sia da personalita' mondiali che da semplici fedeli. Proprio oggi papa Ratzinger festeggera' i suoi 80 anni con un pranzo con i cardinali e, nel pomeriggio, con un concerto organizzato in suo onore dalla diocesi di provenienza in Germania ed al quale lui stesso partecipera'. Nella sua Altotting sono tante le rappresentazioni, soprattutto di tipo culturale, di musica sacra, che anche oggi si terranno in onore di papa Benedetto XVI, mentre la casa natale del pontefice a Marktl am Inn in Baviera e' stata aperta al pubblico che potra' anche visitare una esposizione allestista nell'ormai casa-museo con parte della vita e della biografia del papa tedesco e documenti e testionianze relativi ai temi teologici e al pensiero di papa Ratzinger.

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