7 aprile 2007

Toto-nomine in Vaticano


Riportiamo alcune indiscrezioni di stampa.
Mi permetto, pero', di ricordare che Papa Benedetto e' un uomo imprevedibile e molto "libero" nelle sue decisioni. Non e' detto, dunque, che certe indiscrezioni troveranno in futuro una conferma.

Raffaella


Cardinali, toto-nomine nei sacri palazzi

Egan in pensione, Levada al suo posto. Amato è il favorito per la Dottrina della fede

di FRANCA GIANSOLDATI

CITTA’ DEL VATICANO - Riprendono quota le voci di imminenti cambiamenti in curia. Stavolta a farle partire è la situazione venutasi a creare a New York. Il cardinale Edward Egan vorrebbe andare in pensione al più presto dopo essere finito nel mirino dei parroci della sua sua diocesi. Molti di loro lo biasimano per i modi un po' spicci e contro di lui è stata persino fatta circolare una lettera durissima. L’ultima contestazione risale a qualche giorno fa, durante la messa crismale. Il porporato ha confidato ai fedelissimi di essere stanco e così, il 2 aprile, raggiunti i 75 anni, ha preso carta e penna e ha scritto a Benedetto XVI rassegnando le dimissioni. Spetterà ora a lui decidere i tempi e i modi della sostituzione con un successore rappresentativo e autorevole. Impossibile prevedere se Papa Ratzinger vorrà procedere immediatamente oppure se opterà per un periodo di proroga attendendo la chiusura del bicentenario della diocesi americana le cui celebrazioni saranno inaugurate solennemente domani, il giorno di Pasqua, nella cattedrale di San Patrick. L’ipotesi di una successione nella Grande Mela è immediatamente rimbalzata a Roma e nei Sacri Palazzi ed è iniziato il toto-nomine. Se però al di là dell’Atlantico si scommette su alcuni candidati naturali come l’arcivescovo di Hartford, Mansell o il vescovo di Brooklyn, Di Marzio o addirittura su un vescovo di colore, a Roma si guarda con attenzione alla Dottrina della Fede, dicastero attualmente nelle mani di un cardinale americano, William Joseph Levada. Visto che anche all’ex Sant’Uffizio da qualche tempo c'è chi non nasconde insofferenza per il suo stile di lavoro non è escluso che possa essere proprio l’ex arcivescovo di San Francisco - scelto da Benedetto XVI poco dopo la sua elezione alla guida della più importante congregazione d’oltre Tevere - a traslocare per tornare in patria. Ma chi potrebbe prendere il suo posto? I rumors indicano nella rosa il patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola, il cardinale di Vienna, Schoenborn e due vescovi-teologi, Rino Fisichella, attuale Rettore del Laterano e monsignor Bruno Forte. Ma chi conosce bene l’ambiente curiale non esclude che, anche in questo caso, qualora si verificassero le condizioni per un avvicendamento, esiste un candidato naturale nella persona di monsignor Angelo Amato, attuale segretario del dicastero. Dopo il viaggio in Brasile del Papa si attendono novità per monsignor Leonardo Sandri, Sostituto alla Segreteria di Stato, figura chiave paragonabile ad una sorta di ministro dell’Interno. Al suo posto si parla con insistenza di monsignor Fernando Filoni, per anni nunzio in Iraq (con l’ambasciatore cubano fu l’unico diplomatico a non abbandonare Bagdad sotto le bombe) e ora di stanza nelle Filippine. Per Sandri è certamente pronta la porpora - al prossimo concistoro - e la guida alla Congregazione delle Chiese Orientali dato che l’attuale titolare Ignace Moussa Daoud, cardinale siriano, è prossimo a lasciare avendo oltrepassato il limite dei 75. Cambio della guardia anche alla pontificia commissione per beni culturali. Il suo presidente, monsignor Mauro Piacenza dovrebbe approdare alla segreteria della congregazione del Clero dalla quale dipendono tutti i preti del mondo. Infine, viste le polemiche di Ratisbona c'è chi non esclude l’affidamento del dialogo interreligioso (accorpato alla Cultura) al cardinale Jean Lous Tauran, ex ministro degli Esteri, persona di grande spessore ed assai considerato dalla comunità diplomatica internazionale.

Il Messaggero, 7 aprile 2007


Levada in corsa per New York, Scola al suo posto?

di Daniele Lorenzi

Secondo l'agenzia Ansa il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede potrebbe essere destinato alla guida della diocesi di New York e al suo posto potrebbero andare Angelo Scola, o Rino Fisichella o Bruno Forte...

Il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, card. William Joseph Levada, potrebbe essere destinato alla guida della diocesi di New York e al suo posto nell'importante dicastero per la dottrina concorrerebbero il cardinale Angelo Scola, mons. Rino Fisichella e mons. Bruno Forte, i primi due con maggiori possibilità rispetto al terzo.

Le voci vaticane a questo proposito si sono intensificate negli ultimi giorni.
Il 2 aprile infatti l'arcivescovo di New York Edward Michael Egan ha compiuto 75 anni e ha presentato le dimissioni al Papa, come prescrive la legge della Chiesa. Benedetto XVI sembrerebbe intenzionato ad accoglierle con rapidità per avere una diocesi di peso a cui destinare Levada. Benche' infatti questi sia stato la prima nomina di papa Ratzinger subito dopo l'elezione, sembra che fosse stato scelto perchè il Papa pensava di poter mantenere un controllo personale piu' diretto sulla Congregazione di cui è stato prefetto per circa 23 anni: con il passare dei mesi pero' si sarebbe reso conto che l'impegno è troppo gravoso e si starebbe orientando a cercare un prefetto a cui delegare maggiormente la gestione della importante Congregazione.

Tra i possibili sostituti il patriarca di Venezia Angelo Scola sembrerebbe in pole position in quanto la nomina a prefetto lo compenserebbe della esclusione dalla presidenza della Cei, affidata dal Papa a mons. Angelo Bagnasco, ma anche mons. Fisichella, rettore della Lateranense molto apprezzato da papa Ratzinger sarebbe interessato al gravoso ma prestigioso incarico. Ugualmente ha i numeri mons. Forte, teologo raffinato e arcivescovo di Chieti.

Fonte: Agenzia Ansa

Korazym

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