29 maggio 2008

Rosso Malpelo: "Sveglia! Da confusione e malafede"


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a cura di Rosso Malpelo - Gianni Gennari

Sveglia! Da confusione e malafede

Lunedì il presidente della Cei ricorda che negli Usa il Papa ha detto che «uno Stato al servizio della società civile non dovrà neutralizzare le religioni, che come tutte le altre scuole filosofiche e tradizioni etiche dovranno essere libere», perciò la Chiesa potrà «esprimere liberamente la propria fede, partecipare in nome del Vangelo al dibattito pubblico, portare serenamente il proprio contributo alla formazione degli orientamenti politico legislativi accettando sempre le decisioni prese dalla maggioranza e ciò non può mai essere scambiato per una minaccia alla laicità dello Stato, né in America né in Europa».

Rileggere: chiaro, e più attuale che mai! In sostanza questa era anche la posizione manifestata più volte dal cardinale Ruini, per esempio a novembre 2005! Forse perciò di questo passaggio martedì sui giornali quasi niente, e invece tutto su «immigrazione, rifiuti e salari». Verificare per credere!

Dunque certe liti cattolici-laici non avrebbero base reale, nessuno dovrebbe strillare alle «interferenze», tanti politici sarebbero disoccupati, tanti giornali perderebbero metà pagine, dichiarazioni come quella di ieri di Veltroni " "Corsera": "La Chiesa ha diritto di parlare" " sarebbero ovvie, e D'Alema " "la Chiesa eviti le tentazioni del potere" " avrebbe solo citato Vangelo e Concilio"

Invece siamo ancora lì, e ieri "Repubblica" (p. 38) strilla seriamente che da noi la Chiesa «cerca addirittura di cancellare le conquiste della Rivoluzione francese».

Sveglia! Liberi tutti, ma a ciascuno la propria coscienza e il proprio cervello! È democrazia, lezione americana.

© Copyright Avvenire, 29 maggio 2008

7 commenti:

gemma ha detto...

beh..anche oggi, i primi titoli delle agenzie parlano di difesa della vita e di sostegno alle scuole cattoliche. Il Papa ha parlato anche di lotta alla povertà e di immigrazione ma bisogna proprio aver voglia di andarli a cercare nel suo discorso. Perchè privilegiare sempre nei titoli ciò che interessa alla polemica? E cercare poi i politici "giusti" per innescarla? Mi chiedo quanto ne valga la pena e a chi giovi. Chi veramente ha a cuore la lotta alla povertà è su questo che dovrebbe centrare la discussione, senza accusare poi il Papa di non parlarne mai. Ormai è chiaro che spesso è la stampa a fare la notizia, senza mai il coraggio della smentita quando sbaglia

Anonimo ha detto...

Cara Gemma, alla tua domanda su a chi giovi questa manipolazione di notizie per montare polemiche inesistenti, penso di poter rispondere così: " Giova a coloro ai quali dà fastidio la voce chiara e forte della Chiesa a sostegno dei valori immutabili e non negoziabili".

Anonimo ha detto...

Visto che siamo in tema di manipolazioni giornalistiche, ecco una notizia freschissima; I "giornaloni" stanno adesso strillando questo titolo sui loro siti: "Il Papa: "provo gioia per il nuovo clima politico"" . Il Papa nel discorso alla CEI (riportato sotto al "titolone", ma quanti leggeranno oltre?) dice chiaramente di riferirsi alla speranza di un dialogo tra parti politiche contrapposte, ma potete scommetterci che il titolo sparato così vuole trasmettere un messaggio falso, nel senso che il Papa magari abbia detto: "Gioisco perchè Berlusconi ha vinto le elezioni."

mariateresa ha detto...

care amiche, queste manipolazioni sono molto comuni in vari settori dell'informazione, ma è chiaro che a noi sta cordialmente sugli zebedei la manipolazione dell'informazione religiosa e in particolare su papa Benedetto.Il punto è che il mondo religioso è trattato nè più nè meno che come quello politico.Anzi si prende, si filtra solo quello che può essere utilizzato nel dibattito politico per dare sponda, e qui Gemma ha ragione,a determinati politici perchè possano intervenire.E' una recita.Quanto poi alle analisi sul pensiero politico di papa Benedetto in merito all'Italia sono acute come tutte le analisi che hanno preceduto le elezioni e che , per la loro lungimiranza, hanno portato tante soddisfazioni alla parte politica che ha perso anche gli occhi per piangere. Eppure si prova a continuare su quella strada. Per quanto poi papa Benedetto parli in modo equilibrato e provi anche di dare un po' di fiducia a un paese che sembra suonato come un pugile , questo non fa fatto.E le varie masturbazioni mentali continuano.

mariateresa ha detto...

aggiungo che la gioia per il nuovo clima politico è un concetto che è già stato espresso dal nostro Presidente della Repubblica e non solo da lui.

euge ha detto...

Cara Carla, anch'io ho letto la viscida manipolazione del discorso del papa da cui come al solito, è stata estrapolata ad arte una frase per crearne un caso!!!!!!! Un altro da aggiungere alla lunghissima serie!!!!!!! Che vogliamo farci? Come sappiamo bene tutti in questo blog, chiunque abbia il coraggio di portare avanti dei principi sacrosanti che però vengono oggi considerati ostacoli al proprio egoismo, viene attaccato in tutti i modi anche i più deprecabili. Siamo nell'epoca delle manipolazioni in tutti i sensi e quindi oggi più che mai c'è bisogno di persone come Benedetto XVI, che senza timori e reticenze per far piacere ora ad uno ed ora all'altro, come stanno le cose. I soliti troveranno sempre qualcosa che non va nei discorsi del Papa ma, chi ragiona con la propria testa, se ne infischia e segue la strada anche se più contrastata della verità.

euge ha detto...

scusate la frase corretta era:

" dice come stanno le cose"