7 luglio 2008

La preghiera del Papa agli otto Grandi: “Pensino ai poveri” (Rossi)


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La preghiera del Papa agli otto Grandi: “Pensino ai poveri”

Emanuele Rossi

Linea diretta tra Castelgandolfo e l’isola di Hokkaido, in Giappone. Il Papa dalla sua residenza estiva rivolge una predica particolare ai presidenti del G8, il giorno prima dell’inizio del vertice. “Pensate ai poveri”.

Al termine dell’Angelus domenicale, Joseph Ratzinger trova le parole per ricordare ai “grandi” del pianeta le sorti dello stesso: “In questi giorni” ricorda il pontefice “si sono alzate numerose voci per chiedere che si realizzino gli impegni assunti nei precedenti appuntamenti del G8 e si adottino coraggiosamente tutte le misure necessarie per vincere i flagelli della povertà estrema, della fame, delle malattie, dell’analfabetismo, che colpiscono ancora tanta parte dell’umanità. Mi unisco anch’io a questo pressante appello alla solidarietà”.
Benedetto XVI chiede ai leader riuniti in Giappone (George Bush, Gordon Brown, Nicolas Sarkozy, Angela Merkel, Silvio Berlusconi, Dmitri Medvedev, Yasuo Fukuda e Stephen Harper) di frenare le spinte speculative che stanno portando molte popolazioni alla fame: “Al centro delle loro deliberazioni” dice il Papa “mettano i bisogni delle popolazioni più deboli e più povere, la cui vulnerabilità è oggi accresciuta a causa delle speculazioni e delle turbolenze finanziarie e dei loro effetti perversi sui prezzi degli alimenti e dell’energia. Auspico che generosità e lungimiranza aiutino a prendere decisioni atte a rilanciare un equo processo di sviluppo integrale,a salvaguardia della dignità umana”. Oggi la parola passa ai leader (alcuni dei quali in scadenza come Bush o in grossa crisi di popolarità come Brown).
Chissà se i presidenti di un G8 privo delle potenze emergenti Cina, India e Brasile ascolteranno la predica del capo dei Cattolici.

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