30 luglio 2008

L'orripilante "rana crocifissa" è stata rimossa dall'ingresso del Museion di Bolzano


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PAPA: RANA CROCIFISSA TOLTA DALL'INGRESSO MUSEION DI BOLZANO

(ASCA) - Bolzano, 30 giu

E' stata tolta dall'ingresso del Museion di Bolzano la ''rana crocifissa'' che in queste settimane e' stata oggetto di contestazione, specie dal mondo cattolico, e di cui ha parlato, in termini addolorati, anche il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Wilhelm Egger a Papa Benedetto XVI, durante il viaggio in macchina da Bolzano a Bressanone, lunedi' scorso.
L'opera dell'artista Kippenberger e' stata smontata dall'ingresso del Museion e portata in una sala interna, con un avviso per gli eventuali visitatori in cui si afferma che l'intervento artistico puo' essere fonte di perplessita'.
''Abbiamo sempre sostenuto il nuovo Museion per favorire la conoscenza dell'arte contemporanea in Alto Adige - ha detto il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, in una riunione stamani con i membri della Fondazione Museion, in cui si e' cercata una soluzione per mettere definitivamente la parola fine sulla vicenda - con l'obiettivo di fare della nuova struttura un luogo di incontro tra arte e popolazione. Ma la missione di trasmettere l'arte non si fa con la pura provocazione''. Il presidente Durnwalder e i membri della Fondazione hanno ribadito la necessita' che l'arte sia libera e la contrarieta' ad ogni intervento della politica. ''Quello che pero' in queste settimane abbiamo sperimentato e' una strumentalizzazione politica dell'arte'', ha sottolineato l'assessora Kasslatter Mur.
Da qui l'appello rivolto stamattina ai responsabili del Museion, a cui si sono uniti i rappresentanti provinciali nella Fondazione: bisogna porre fine alle strumentalizzazioni politiche - anche a fini elettorali - se necessario con chiare misure del Museion per contrastare tali speculazioni.

Nello stesso tempo i partecipanti all'incontro hanno concordato sulla comprensione verso quella parte della popolazione che con l'esposizione di una rana crocifissa si e' sentita ferita nei propri sentimenti religiosi: di questo aspetto bisogna tenere conto.

''I due principi del rispetto dei sentimenti popolari e della liberta' dell'arte devono trovare una reciproca tolleranza attraverso la buona volonta' e con la comprensione da entrambe le parti'', ha concluso il presidente Durnwalder, che attende un segnale concreto dal Museion.

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Bene...
R.

3 commenti:

Francesca ha detto...

Va bene che l'arte è arte ma penso che un certo limite ci deve sempre essere non si può sfociare nella blesfemia non lo si può permettere nemmeno in nome dell'arte!!!!!!!! L'hanno spostata in una stanza più interna ma se si fosse trattato di un soggetto che offendeva la sensibilità di qualche altro credo religioso che fine faceva la ranocchia?? penso sarebbe immediatamente ritornata nello stagno, luogo certamente a lei più consono.

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo sull'aggettivo orripilante. Scandalosa forse si, ma di buona fattura. Io non so cosa volesse suscitare l'artista con questa opera, personalmente vedo nella rana un essere indifeso e un po' (sono cattolico) mi identifico nel cristiano in croce. Comunque l'eco che ha suscitato la notizia è il polso di una situazione di tensione tra chiesa e mondo laico. è fuori dubbio

Raffaella ha detto...

Non c'e' tensione, ma "semplice" mancanza di rispetto verso il prossimo.
R.