30 luglio 2008

IL PAPA A BRESSANONE: MONS. EGGER (VESCOVO), “È STATO BELLO PARLARE CON LUI” (Sir)


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IL PAPA A BRESSANONE: MONS. EGGER (VESCOVO), “È STATO BELLO PARLARE CON LUI”

Da poco più di ventiquattr’ore Benedetto XVI è in vacanza a Bressanone e a fare il resoconto della prima giornata di ferie del Pontefice è stato questo pomeriggio il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Wilhelm Egger.
“Il Papa era davvero felice di fronte al caldo benvenuto che tanta gente gli ha voluto riservare al suo arrivo, popolando le strade del centro di Bressanone”, ha detto il vescovo, sottolineando come “tanta è stata anche la gente che ha salutato il Papa all’arrivo all’aeroporto di Bolzano”.
Nel viaggio dal capoluogo altoatesino verso Bressanone il vescovo Egger ha accompagnato in auto il Papa.
Come vescovo – ha raccontato – è stato bello andare in macchina con il Santo Padre e parlare con lui per un’oretta. Già quando era cardinale abbiamo avuto modo di parlare e fare qualche passeggiata insieme”.
Mons. Egger ha raccontato di aver parlato con il Papa “delle gioie e dei dolori della diocesi”.
“Sono dell’idea che sia importante parlare – spiega – dicendo le cose belle e anche le difficoltà con serenità”.
Incalzato dai giornalisti sui contenuti del suo colloquio con il Santo Padre, mons. Egger ha chiarito che già, in occasione della visita ad limina dello scorso anno, aveva illustrato la situazione della Chiesa locale al Pontefice.
“Abbiamo parlato dei problemi della famiglia e delle presenze alle messe”, ha detto mons. Egger: “Gli ho parlato della «rana crocifissa», la contestata opera dell’artista Kippenberger esposta al nuovo museo di arte moderna e contemporanea, che ha creato un vero scompiglio tra la gente”.
Il vescovo ha parlato con il Papa anche dei recenti fatti di cronaca che vedono protagonista in un processo per pedofilia un sacerdote diocesano, che sempre si è professato innocente di fronte alle accuse che gli sono state mosse.
“Dopo l’assoluzione in primo grado, ora in appello è stato condannato, ma ricorreremo in Cassazione – ha spiegato mons. Egger – contro questo sacerdote c’è solo il racconto problematico di una giovane donna e nessun’altra testimonianza e la donna afferma di aver dimenticato tutto per dieci anni e di aver recuperato la memoria grazie ad un lungo percorso di psicoterapia”.
In questi giorni mons. Egger si è “trasferito” a Bressanone: “Alloggerò nel convento dei cappuccini dove ho vissuto per molti anni quando insegnavo allo Studio teologico”.
Al Papa, conclude mons. Egger, “ho spiegato che nella nostra diocesi in occasione delle grandi feste le liturgie vengono celebrate in italiano e tedesco e viene dato spazio anche ad un saluto in ladino”.

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