28 luglio 2008

Gmg. Francia: la stampa attribuisce grande rilievo al discorso ecologista di Benedetto XVI, le "Pape vert" (Porzio)


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Francia: la stampa attribuisce grande rilievo al discorso ecologista di Benedetto XVI

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di Silvana Porzio

Le Figaro, nell’edizione del 18 luglio 2008, nel riportare il discorso di Benedetto XVI, tenuto a Sidney durante la Giornata Mondiale della Gioventù, parla del pontefice come di un “Pape vert”.
Espressione poi ripresa da un po’ tutta la stampa francese.
La Gmg è caratterizzata da una serie di eventi ai quali partecipano il Papa e centinaia di migliaia di giovani, è il più grande raduno di giovani di tutto il mondo.
La settimana si chiude con una Messa conclusiva celebrata dal Papa l’ultimo giorno, durante “la Giornata” Mondiale della Gioventù.
Le Figaro sottolinea come Benedetto XVI, nel suo discorso di Sidney chiama a salvare il pianeta, in difesa di un’ecologia morale, al fine di risvegliare le coscienze e non di certo per proporre politiche. Il Papa, nel parlare ai giovani, sottolinea come l’habitat che noi stessi contribuiamo a creare, abbia le sue cicatrici. Il rispetto dell’ambiente è di importanza vitale per l’umanità, mentre ci sono piaghe che segnano la superficie terrestre: l’erosione, la deforestazione, lo spreco delle risorse minerali e marine sono ferite inferte al solo scopo di alimentare un bisogno consumistico insaziabile.

Gli stessi principali quotidiani francesi proprio lo stesso giorno pubblicizzano Gdf-Suez, con un modo per noi inusuale, un foglio supplementare, che occupa l’ultima pagina e copre metà della prima. Le Monde, Figaro, Libération: centro, destra e sinistra, pubblicizzano sulla copertina del giornale la principale azienda di gas franco-belga. In prima pagina, sopra i titoli di apertura e la foto del Papa “vert” una pubblicità suggestiva annuncia la nascita di un nuovo leader mondiale dell’energia, nato dalla fusione della francese Gas de France con la belga Suez. Una pubblicità che spiega come, nel mondo, mai il destino dell’energia e degli uomini siano stati così strettamente legati. Nella mission di Gdf-Suez la sicurezza degli approvvigionamenti europei, lo sviluppo delle grandi infrastrutture soprattutto del gas, lo sviluppo delle rinnovabili, la ricerca dell’efficienza energetica e la lotta al riscaldamento climatico. Le sfide e gli obiettivi che si pone il nuovo gigante energetico sono sintomatici di un cambiamento profondo. Nelle pagine interne dei giornali l’attenzione al “Pape vert”. Esempio incredibile di sistema-Paese, quel fare squadra che garantisce grandi risultati. Un sistema che traguarda destra e sinistra in ottemperanza a quel principio non scritto, ma non per questo meno importante, che è la Nazione, i cittadini, gli interessi comuni di un Paese.

C’è da imparare. In Europa l’Italia è debole per un motivo banale. La maggior parte degli Stati europei, Francia in primis, sulle tematiche importanti per il Paese si compattano e fanno squadra. Portano avanti politiche economiche, energetiche, ambientali condivise, funzionali agli obiettivi della nazione di appartenenza. Noi italiani riportiamo in Europa le spaccature interne, a volte siluriamo le politiche della maggioranza nel Paese con l’opposizione in Europa. La Francia difende con forza le proprie aziende, l’Italia spesso non lo fa. Molti Italiani all’estero, affetti da un miope provincialismo e poco avvezzi all’orgoglio nazionale, perseguono interessi di altri, sentendosi in questo modo anche molto “internazionali”.

Lo stesso discorso di Benedetto XVI sull’ecologia ai giovani della Gmg sulla stampa italiana si dipinge di temi etici, che, per quanto sacrosanti, mettono in secondo piano il significato forte dell’intervento del Papa “vert”. In Italia dovremmo forse prendere spunto da chi in qualche modo ci somiglia e invece di inseguire quei modelli anglosassoni che finiscono da noi per non funzionare, perché non ci appartengono, dovremmo guardare a chi, più simile a noi, anche negli interessi da perseguire, riesce a fare sistema e a portare avanti il Paese, con i suoi interessi e le sue imprese.

© Copyright L'Opinione, 28 luglio 2008

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' un bel articolo, si vede che è scritto da una bella persona e intelligente.