17 aprile 2007

Rassegna stampa del 17 aprile 2007


In questo primo post della giornata vengono riportati alcuni articoli di commento alla giornata di ieri, compleanno di Papa Benedetto. Segnalo che i giornalisti di "Repubblica" sono in sciopero fino a lunedi'.
Successivamente verranno pubblicati editoriali molto interessanti sulla figura di Joseph Ratzinger. Alcuni giornali, in particolare settimanali e mensili, si occupano in modo molto puntuale ed obiettivo del Papa. Non cosi' la televisione. Mi sarei aspettare una puntata speciale di "Porta a Porta" in occasione dell'80° compleanno di Benedetto XVI e invece mi sono ritrovata come argomento "le gambe"!
Mi riservo di tornare nel pomeriggio su questo argomento che merita un approfondimento considerata la gravita' del fatto e dell'atteggiamento di Vespa.

Raffaella


IL CARDINALE BERTONE
«Il Papa segue anche il calcio Chiede i risultati della Juve»

ROMA — Papa Benedetto XVI si informa sui risultati della Juventus. A rivelarlo, ieri, nel giorno del compleanno del Pontefice, il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano. «Quando ci incontriamo — ha raccontato in un'intervista alla Rai — parliamo anche di calcio, se ci sono state delle belle partite. Il Papa mi chiede cosa ha fatto la Juventus. Adesso, però, magari gli dovrò dire come è finita tra il Milan e il Bayern, che era la sua squadra visto che è stato arcivescovo di Monaco». Ieri Benedetto XVI ha assistito al concerto organizzato per il suo 80˚compleanno, nella sala Nervi, in Vaticano. Accanto a lui, oltre al cardinale Bertone, Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio. Brani di Gabrieli, Mozart e Dvorak, realizzati dall'Orchestra Radiofonica di Stoccarda diretta da Gustavo Dudamel. «Nel guardare indietro alla mia vita ringrazio Iddio per avermi posto accanto la musica», quella «compagna di viaggio» che «sempre mi ha offerto conforto e gioia». Così ha parlato Benedetto XVI al termine del concerto. «Ecco il mio auspicio — ha detto il Pontefice —: che la grandezza e la bellezza della musica possano donare anche a voi, cari amici, nuova e continua ispirazione per costruire un mondo di amore, di solidarietà e di pace». Un ringraziamento poi «anche alle persone che, fin dai primi anni della mia infanzia, mi hanno avvicinato a questa fonte di ispirazione e di serenità».

Corriere della sera, 17 aprile 2007

Un po' poco, cari amici del Corriere!!! Manca, per esempio, la bacchettata del cardinale Bertone ai mass media.


Gli 80 anni del Papa tra Mozart e discorsi teologici

di Andrea Tornielli

«Sono convinto che la musica sia veramente il linguaggio universale della bellezza... Nel guardare indietro alla mia vita, ringrazio Iddio di avermi posto accanto la musica quasi come una compagna di viaggio, che sempre mi ha offerto conforto e gioia». Benedetto XVI è sorridente e disteso, al termine del concerto in suo onore nel giorno dell’ottantesimo compleanno, che si è svolto ieri pomeriggio nell’aula Paolo VI, eseguito dall’orchestra radiosinfonica di Stoccarda diretta dal maestro Gustavo Dudamel.
Per Papa Ratzinger, quella di ieri è stata in fondo una giornata come le altre, scandite dalla preghiera e dalle udienze. Il Pontefice ha ricevuto il presidente della Baviera Edmund Stoiber, venuto a fargli gli auguri, ma si è anche intrattenuto a lungo con il vescovo ortodosso Ioannis Zizioulas, inviato del patriarca ecumenico Bartolomeo I, che ha invitato il Papa a inaugurare insieme a Ravenna il prossimo ottobre i lavori della commissione internazionale per il dialogo teologico tra cattolici e ortodossi. «Abbiamo rivolto al Papa l’invito e ho l’impressione che abbia accettato», ha rivelato il metropolita all’agenzia cattolica francese «I.Media». A Benedetto XVI sono giunti anche gli auguri del patriarca ortodosso russo Alessio II: «Vorrei sottolineare la coincidenza delle nostre concezioni sulle questioni fondamentali con cui il mondo moderno sfida la cristianità». Mentre gli ortodossi russi non vogliono neanche discutere del primato di Roma ma cercano un’alleanza contro la secolarizzazione, gli ortodossi del patriarcato di Costantinopoli sembrano disposti a riconoscere una qualche forma di primato al vescovo di Roma. Auguri sono giunti anche dal rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che spera nell’inizio «di una nuova stagione feconda» nel rapporto «con il nostro popolo».
Ieri a pranzo, nella Sala Ducale, il Pontefice ha invitato i cardinali presenti a Roma, circa una sessantina. «Il Papa sta molto bene, siamo stati a pranzo con un bel numero di cardinali, è in ottima forma - ha dichiarato il Segretario di Stato Tarcisio Bertone - ed è contento di tutti i messaggi che ha ricevuto dal mondo intero per i suoi ottant’anni». Il cardinale «primo ministro» ha rivelato qualche aneddoto sui suoi rapporti con Benedetto XVI: «Quando ci incontriamo - ha raccontato - devo dire che cominciamo sempre i colloqui, specialmente i colloqui di tabella del Segretario di Stato col Papa, con le ultime barzellette che ho sentito, che mi sono state raccontate, in modo da cominciare con una bella risata, con un momento di serenità e poi ci tuffiamo naturalmente nei problemi più seri e più gravi della vita della Chiesa e della vita del mondo. Parliamo anche di calcio qualche volta: il Papa quando sente che c’è stata una grande o una bella partita mi chiede sempre com’è andata la Juve. Adesso magari dovremo parlare di come è andata la sfida del Milan col Bayern che era la squadra del cardinale Ratzinger, già arcivescovo di Monaco di Baviera». Bertone, nell’intervista concessa a Giuseppe De Carli e trasmessa da RaiUno al termine del concerto, ha anche criticato il modo con cui i mass media raccontano il Pontefice, soffermandosi soltanto su pochi argomenti, i temi morali e politica anzitutto.
Migliaia gli auguri giunti in queste ore in Vaticano da tutto il mondo. In prima fila, le istituzioni e la politica italiana: dal presidente della Repubblica Napolitano ai presidenti di Camera e Senato. Nel suo messaggio Berlusconi scrive: «Ha saputo donarci una straordinaria primavera di verità e di libertà». Innumerevoli i doni giunti al Papa: una famiglia ha donato un enorme orso di pezza (già regalato da Ratzinger ai piccoli degenti del Bambin Gesù) mentre dalla Sicilia è giunta una torta di ben 25 chili.

Il Giornale, 17 aprile 2007


Papa: 80 anni; auguri da tutto il mondo

16.04.2007 - 21:34
CITTÀ DEL VATICANO - Manifestazioni d'affetto, omaggi di ogni genere, messaggi d'auguri da tutto il mondo. Ma per lui il regalo più bello resta sempre la musica. Specialmente di quel suo amato Mozart di cui non vorrebbe mai fare a meno. Benedetto XVI ha festeggiato oggi i suoi 80 anni tra un susseguirsi di attestazioni augurali, culminate nel concerto in suo onore nella Sala Nervi con l'Orchestra sinfonica della Radio di Stoccarda brillantemente diretta dal giovane maestro venezuelano Gustavo Dudamel.

Tra i messaggi giunti al Papa, quello del presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, che gli ha espresso "riconoscenza" per l'affetto "sempre manifestato nei confronti della Nazione italiana, i cui profondi ed antichi legami con la Santa Sede sono alimentati dalla condivisione dei valori della pace e della promozione della dignità dell'uomo".

Poi quello di George W. Bush, che ha definito papa Ratzinger "un grande leader morale che offre un poderoso messaggio d'amore, di fede e di ragione". Auguri anche da Romano Prodi, da Vladimir Putin, dal presidente federale tedesco Horst Kohler, dalla cancelliera Angela Merkel, dal patriarca di Mosca Alessio II e da tanti altri.

Il Papa è stato preso tra le varie udienze, il pranzo con il collegio cardinalizio, il concerto in suo onore. Al mattino ha ricevuto i presidenti della Baviera Edmund Stoiber e dello Schleswig-Holstein, Peter Harry Carstensen, e una delegazione della diocesi di Monaco, guidata dal cardinale Friedrich Wetter. Significativo, poi, l'incontro col metropolita Joannis di Pergamo, uno dei massimi teologi ortodossi, che ha rinnovato a Benedetto XVI gli auguri del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.

Swiss info


Buon compleanno Papa Ratzinger

Compie oggi 80 anni Joseph Ratzinger alla vigilia del secondo anniversario dell’elezione a sommo pontefice romano.

Una giornata di festeggiamenti, sia in Italia che nella sua Germania, iniziati già ieri con la solenne celebrazione liturgica in San Pietro alle 10.00.
Intanto, proseguono a giungere in Vaticano messaggi augurali sia da personalità mondiali che da semplici fedeli.
Fra loro, anche il patriarca di Mosca e di tutta la Russia Alessio II si è congratulato con Papa Benedetto XVI per i suoi 80 anni e gli ha augurato di avere una buona salute, una lunga vita e l’aiuto di Dio nel suo ministero spirituale.
“Nel giorno del vostro compleanno vorrei sottolineare il fatto che l’intera vostra vita è stata consacrata al ministero. Avete intrapreso il sacerdozio in giovane età; il vostro servizio è stato ammirevole e vi ha portato ad essere eletto capo della Chiesa cattolica romana”, si legge nel messaggio di auguri.
Il pontefice “è un famoso teologo interamente votato alla protezione e alla promozione dei valori tradizionali cristiani”, prosegue il messaggio.
Alessio II descrive il Papa non solo come “uno scienziato con una mente accademica ma anche come un cristiano sinceramente e profondamente devoto, che parla dal cuore”.
Il patriarca ha poi detto di condividere molte idee espresse nei lavori teologici di Benedetto XVI e ha ribadito la similitudine delle opinioni delle due chiese sulla maggioranza dei problemi che il mondo moderno pone ai cristiani.
Oggi, Papa Ratzinger festeggerà i suoi 80 anni con un pranzo con i cardinali e, nel pomeriggio, con un concerto organizzato in suo onore dalla diocesi di provenienza in Germania.
Anche nella sua Altotting sono tante le rappresentazioni, soprattutto di tipo culturale, di musica sacra, che anche oggi si terranno in onore di Papa Benedetto XVI, mentre la casa natale del pontefice a Marktl am Inn in Baviera è stata aperta al pubblico che potrà anche visitare un’esposizione di documenti e testimonianze relativi ai temi teologici e al pensiero di papa Ratzinger, nonché alla vita e alla biografia del Papa tedesco.
Durante la mattina riceverà i presidenti della Baviera Edmund Stoiber e del Land Schleswig-Holstein, Harry Carstensen, e una delegazione della diocesi di Monaco.
La delegazione da Monaco, composta da una cinquantina di persone, è guidata da mons. Friedrich Wetter, amministratore apostolico di Monaco-Frisinga.
Prevista anche un’udienza con il metropolita Ionannis di Pergamo, uno dei massimi teologi ortodossi, che rinnova a Benedetto XVI gli auguri del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.
A pranzo il Papa si intratterrà con i cardinali nella Sala Ducale, mentre alle 18.00 nell’Aula Paolo VI assisterà al concerto in suo onore della Orchestra radiofonica di Stoccarda, e terrà un discorso.
Da stamattina intanto è nelle librerie il ‘Gesù di Nazaret’, primo libro da Papa di Benedetto XVI, un’indagine storico-teologica alla ricerca del volto di Cristo.

Noi press


In baviera La sua casa natale diventa museo: da ieri è stata aperta al pubblico

BERLINO E alla vigilia del suo 80° compleanno, la casa natale di Papa Benedetto XVI, nel paesino bavarese di Marktl-am-Inn, in Baviera, nel sud della Germania, è stata aperta al pubblico. Da ieri nella casa museo hanno iniziato a entrare i visitatori. Che si prevede saranno migliaia già nelel prossime settimane. Nella mattinata di ieri è stata celebrata una messa nella parrocchia di St.Oswald, nella quale il papa fu battezzato il giorno stesso della sua nascita il 16 aprile 1927. Successivamente i fedeli si sono recati alla vicina casa natale del pontefice, dove il vescovo di Passau ha benedetto le varie stanze. Nel pomeriggio si è svolta la cerimonia ufficiale di apertura al pubblico. La casa natale di papa Benedetto XVI è stata acquistata lo scorso anno da una Fondazione religiosa istituita appositamente, con l'obiettivi di trasformarla in Museo aperto al pubblico. In Germania ieri è stata una giornata speciale. Nell'ambito dei festeggiamenti per il compleanno ieri a Berlino è stata celebrata una messa solenne con l'accompagnamento del coro e del gruppo musicale della prestigiosa Università Humboldt. A comporre la messa per papa Benedetto XVI è stato Wolfgang Seifen, un musicista che da sette anni insegna musica d'organo all'Università artistica di Berlino. L'idea per questo regalo di compleanno al papa tedesco era venuta la scorsa estate ad alcuni amici di Seifen, che da bambino aveva fatto parte del coro del Duomo di Ratisbona diretto da Georg Ratzinger, il fratello maggiore di papa Benedetto XVI. A proposito di Georg Ratzinger - che trascorrerà in Vaticano la festa per gli 80 anni del Santo Padre - ha fatto sapere che regalerà al fratello Papa un piviale, un mantello liturgico.

La Provincia Como, 17 aprile 2007


Applausi fuori tempo e Benedetto XVI si guasta la festa

Evviva. Questa semplice parola ha segnato i festeggiamenti per gli ottant’anni di Benedetto XVI ieri sera, alla sala Nervi, con un concerto di musiche particolarmente care al Papa e con un evviva concepito in forma di coretto spontaneo, un «tanti auguri a te» finalmente in italiano, che ha raccolto, stonati e non, tutti i seimila ospiti accorsi in Vaticano già due ore prima dell’orario canonico d’inizio. Prima ad arrivare, la principessa Alessandra Borghese, tra le poche persone al mondo a poter dire di conoscere bene Ratzinger. Con lei i due nipotini, una violinista e l’altro violoncellista: «Sono qui in veste di zia, li accompagno perché godano della splendida musica che tra poco ascolteremo. No, domenica non ho potuto partecipare alla Messa in Vaticano perché ero in televisione a parlare di lui. Non della nostra amicizia che è cosa privata ma della sua eleganza, della sua fede, del suo amore e della sua mitezza. Se posso fargli un augurio è che le parole raccolte nella sua enciclica possano arrivare a tutti, che la sua amicizia intima con Gesù diventi un messaggio universale».
La sala Nervi come per incanto sembra una succursale della Baviera; le suore parlano in tedesco, i preti pure, gli invitati applaudiranno alle parole del Papa, esclusivamente quando saluta in tedesco. Di politici nostrani non ce ne sono molti ma quei pochi sono di casa in queste stanze. Passa il presidente Cossiga quasi sorretto da due valletti. Passa Gianni Letta, lui, che il Papa ricordò a suo nipote quando questi s’apprestava a ricoprire la stessa carica alla presidenza del Consiglio, è l’unico, assieme a Cossiga, ad essere salutato personalmente da Benedetto XVI. Nella tribuna autorità ci sono l’ex ministro Lunardi ed Emilio Colombo, Silvia Costa e il vicesindaco di Roma.
Ma la vera novità è Sophia Loren che incede maestosa non un minuto prima e non un minuto dopo di quando è giusto che sia. Arriva scortata da Massimo Leonardelli, il nobiluomo che le fa strada ovunque come un tempo usava fare con Marina Doria. A sinistra la tiene sottobraccio la sorella Maria Scicolone; tutte e due vestite di nero, tutte e due con occhiali scuri, tutte e due con gioielli tempestati di brillanti. Un passo indietro ma fa parte del gruppetto anche Matteo Marzotto, il figlio di Marta.
Svetta donna Sophia, più alta degli altri, seduta proprio nel settore posto ai piedi del Papa. E si compiace: «Questa sala è meravigliosa. L’avevo vista solo in televisione, è bello essere qui. Il concerto è stato fantastico. Ho apprezzato soprattutto Mozart e mi è piaciuta tantissimo la violinista Hilary Hahn. Mi dispiace solo che mio figlio, direttore d’orchestra, non sia qui a godere di tanta perfezione». E il Papa, lo ha incontrato, ha parlato con lui? «Mi piacerebbe tanto ma non mi sembra la situazione giusta. Ma capiterà, ne sono certa».
Un concerto così non poteva che piacere, a Sophia Loren come al pubblico televisivo che ha potuto seguire la trasmissione in diretta. Suonava l’orchestra sinfonica di Stoccarda della Swr, diretta da Gustavo Dudamel. In programma, il Concerto per violino di Mozart, la splendida sinfonia n.9 «Dal Nuovo Mondo» di Dvorak e una sonata e una sacra sinfonia di Giovanni Gabrieli. Mai però come in questo caso si erano visti ospiti in sala tanto poco musicalmente preparati; applausi nei momenti sbagliati, persino nel bel mezzo di una esecuzione, teste girate all’indietro per spiare il volto del Papa. Chissà se una di quelle macchinette fotografiche, tenute costantemente alzate, abbia immortalato l’espressione attonita di Papa Ratzinger, lui, tedesco, in arrivo da una patria dove anche i bambini sanno che cos’è la musica. Infatti, quando ha preso la parola per salutare gli ospiti, dopo essersi congratulato con i musicisti, Benedetto XVI ha detto: «Ringrazio Dio per avermi dato la musica come compagna costante di viaggio e ringrazio le persone che mi sono state vicine nell’infanzia, a loro devo la comprensione della musica, vero linguaggio universale della bellezza». E visto che la musica non ha categorie, avrà gradito, il Papa, il concerto spontaneo di corni bavaresi partito dalla piazza proprio sotto le sue finestre. Tanti auguri, alla maniera della sua gente.

La Stampa, 17 aprile 2007

Sono articoli come questo che mi lasciano a dir poco esterefatta: molto allusivi e poco corretti. Che cosa significa "finalmente in italiano"? Mi pare ovvio che l'aula Nervi fosse affollata soprattutto da Tedeschi: in primo luogo e' stata la Germania a regalare il concerto al Papa (a proposito...che cosa abbiamo regalato noi al Pontefice? Solo auguri, magari ipocriti?); in secondo luogo e' indubitabile che i Tedeschi sappiano apprezzare la musica classica, materia di studio anche a scuola.
Comunque, il Papa non mi sembrava ne' turbato ne' infastidito. Era semplicemente felice per l'affetto di cui si e' sentito circondato. E' un peccato che non si perda mai occasione per fargli dei torti!

Raffaella


Bertone: parliamo di calcio e mi chiede sempre della Juve

MARCO TOSATTI

CITTÀ DEL VATICANO
Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, una lunga giornata per Benedetto XVI, il suo principale collaboratore il cardinale Bertone rivela alcuni piccoli segreti: «Quando ci incontriamo - ha detto ai microfoni di Rai Uno - incominciamo sempre i colloqui con le ultime barzellette che ho sentito, che mi sono state raccontate in modo da cominciare con una bella risata, con un momento di serenità e poi ci tuffiamo naturalmente nei problemi più seri e più gravi della vita della Chiesa e della vita del mondo. Parliamo anche di calcio qualche volta. Il Papa, quando sente che c'è stata una grande o una bella partita, mi chiede come è andata la Juve, cosa ha fatto la Juve. Adesso magari dovremo parlare di come è andata la sfida del Milan col Bayern che era la squadra del cardinale Ratzinger, già arcivescovo di Monaco di Baviera».
Papa Ratzinger ha festeggiato il suo ottantesimo genetliaco dando udienza ai suoi corregionari bavaresi al mattino; offrendo un pranzo al collegio cardinalizio nella Sala Ducale; e infine ricevendo in dono un concerto nell’aula Nervi. Il Papa è in ottima forma, ripetono il cardinale Bertone, e il direttore della Sala stampa padre Lombardi; e in effetti quando ha ringraziato alla fine del concerto appariva addirittura raggiante. E anche il pranzo deve avergli fornito motivi di soddisfazione. Rivela di nuovo il Segretario di Stato: «Diversi cardinali invitati al pranzo lo hanno sollecitato a non fare attendere troppo la seconda parte, già annunciata, di “Gesù di Nazaret”. “Adagio, adagio - ha risposto papa Ratzinger - lasciamo che venga assimilato questo primo volume, che sia letto e riletto, così che anche le critiche siano meno superficiali”». Il libro in Germania si sta rivelando un grande successo; figura già in testa alla classifica di Amazon.de, il grande portale di vendita di libri online.
I messaggi augurali sono stati valanga. Fra i tanti gli ha telefonato Vladimir Putin (e ha mandato in dono un trittico); da Bonn giungerà mercoledì prossimo un biglietto d’auguri lungo 136 metri, composto da 650 diversi messaggi dei bambini di una parrocchia cittadina. Un giovane cinese, cattolico clandestino della regione dell’Hebei, gli ha mandato una poesia: «Come la cicogna tu possa conservare sempre la giovinezza, non invecchiare mai». Da molto più vicino, dall’altra sponda del Tevere, il rabbino capo Di Segni gli ricorda che «per l’ebraismo ottanta anni può essere l’età in cui si inizia una nuova vita». Su che cosa desidera il Papa per il suo ottantesimo compleanno si esprime il Segretario di Stato, con una punta di polemica: «Essere capito nei suoi messaggi tipicamente evangelici, non essere fuorviato nella comprensione dei messaggi che lancia, ma capito per quello che vuole comunicare al mondo, per quello che vuole essere come testimone di Cristo risorto».

La Stampa, 17 aprile 2007


La festa del Papa

Folla delle grandi occasioni ieri a Piazza San Pietro per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Benedetto XVI. Il Papa «illuminista», che compie gli anni oggi, ha ringraziato la sua famiglia e la Fede. «I miei - ha detto - sono stati ottanta anni spesi ad annunciare la misericordia di Dio».

Il Tempo, 16 aprile 2007


Via della Conciliazione Il raduno delle Cinquecento nella domenica del Papa

Anche le Fiat Cinquecento d’epoca sembrano fare gli auguri a Benedetto XVI, che oggi compie 80 anni. Nella domenica in cui si è celebrata a San Pietro la Santa Messa in onore di Papa Ratzinger, una schiera di utilitarie si è ritrovata in via della Conciliazione, quasi a voler rendere omaggio al Pontefice. Così con i cinquantamila fedeli, hanno assistito alla funzione anche gli irriducibili Fiat

Il Tempo, 16 aprile 2007


Adunata dalle 7 del mattino
Una piazza multietnica riunita nel segno della pace

di GIULIA MARTELLI

SONO le 7 del mattino quando i primi pellegrini iniziano ad assieparsi davanti le transenne, arrivano da ogni parte d'Italia, da ogni angolo del mondo: ci sono tedeschi, polacchi, francesi, canadesi, filippini, indiani, sudamericani, statunitensi, addirittura un gruppo proveniente dall'Australia. «Siamo qui per testimoniare il nostro affetto al Papa, che ammiriamo per il suo grande impegno - spiegano Lorreine e Mary giunte da Oxford - a due anni dall'inizio del suo papato, sentiamo profondamente la forza dei suoi messaggi di pace e speranza». «È un Papa coraggioso, che non ha paura di far sentire la sua voce - dice Marta trentenne siciliana - non capisco perché vogliano "imbavagliarlo", la sinistra parla ai suoi elettori, la destra ai propri e Lui si rivolge a noi, i suoi fedeli. Il Papa parla di famiglia, di valori, di pace, nonmi sembra un sabotatore». Alle 10 l'arrivo del Sommo Pontefice è accolto da applausi scroscianti e canti di gioia, qualcuno si commuove, altri lo paragonano all'indimenticato Giovanni Paolo II: «Nella sua timidezza e compostezza, riesce a trasmetterela stessa fede di Papa Woytila - ammette la signora Norina - prego per lui ogni sera affinché il Signore lo mantenga in salute. Dico una preghiera anche per il cardinale Bagnasco, poverino, lo minacciano di morte. Ma come si fa a minacciare un uomo di Chiesa?». Roselita un visetto dolcissimo, i capelli biondi raccolti in due minuscole treccine è abbracciata al papà e tiene in mano un mazzolino di margherite: «Siamo molto devoti - spiega in spagnolo il genitore - e ci tengo che anche la bambina conosca l'amore misericordioso del Santo Padre». In piazza San Pietro anche tantissimi polacchi, che con grande commozione hanno ascoltato le parole di Benedetto XVI in ricordo di Giovanni Paolo II.

Il Tempo, 16 aprile 2007


GLI AUGURI di buon compleanno a Papa Benedetto XVI provengono dall’intera comunità cattolica, e non solo: ...

... gli splendidi ottant’anni dell’uomo che è nato in Baviera con il nome di Joseph Ratzinger rappresentano una speranza per tutti, a cominciare da coloro che sono più giovani. Giuliano Ferrara, formulando il suo augurio al Pontefice, ha evocato un «illuminismo cristiano che impressiona e seduce» perché «non è solo un uomo di Dio, non si limita a possedere saldamente una fede testimoniata anche dalla mitezza d’acciaio del suo linguaggio pastorale, ma dimostra in sovrappiù una fiducia luminosa nella persuasione razionale». È la sapienza di Papa Benedetto che affascina - e coinvolge - gli intellettuali, e che li fa anche litigare: eppure le sue parole sono dirette a tutti, al colto e all’inclita, grazie alla chiarezza dell’esposizione delle idee. Un teologo finissimo, che si presenta «armato» di una modestia unita a uno stile inconfondibile, e che contemporaneamente è impegnato nella promozione di quella «gioia» che, pronunciata pubblicamente, non permette di nascondere la sua origine teutonica. «Tedesco di indole, romano nel cuore», dice di lui il cardinale Tarcisio Bertone: una figura «mite e dolce», sottolinea il segretario di Stato vaticano, «un gentiluomo». Chi scrive ricorda ancora le immagini di quando, a pochi mesi dal conclave, l’ancora cardinale Ratzinger si recava a casa da solo, trasportando borse pesanti, piene di libri. Non a caso, il più bel regalo per il suo compleanno è proprio un volume, quel prezioso testo su «Gesù di Nazaret» che proprio oggi viene distribuito nelle librerie italiane: e se Giovanni Paolo II è stato il protagonista della devozione mariana, ora Papa Benedetto riscopre il valore della cristologia. Sempre guardando con attenzione al mondo della filosofia, l’antica passione di Ratzinger. Roma oggi saluta con affetto e gratitudine il successore di Pietro, in occasione del suo genetliaco. Ma lo dovrebbe fare ogni giorno, ricordando la sua storia, ammirando i monumenti e i tesori d’arte sacra che costellano la capitale.

Il Tempo, 16 aprile 2007


Lettere, libri, e un peluche TANTE lettere, regali, scritti e libri.

E anche un orso gigante di peluche per gli 80 anni di Ratzinger. A rivelarlo è il suo segretario personale, mons. Georg Gaenswein. Ma il Papa ha detto esplicitamente che preferisce non accettare regali personali: chi vuole fargli un regalo può fare un'offerta. Anche la Loren ai festeggiamenti DEVOTA al Papa, Sofia Loren non ha voluto rinunciare a prendere parte ai festeggiamenti per l’ottantesimo compleanno di Ratzinger. L’attrice è giunta poco dopo le 13 a Fiumicino da Ginevra. Brindisi con la limonata SE Benedetto XVI oggi brinderà al suo compleanno, forse nel calice non ci sarà spumante ma la prediletta limonata bavarese. A rivelare i gusti del Papa è Thaddaeus Kuehnel, direttore di una banca e da oltre 25 anni amico del Pontefice. Gli amici: «Odiava lo sport» Meglio studiare che fare sport. Il giovane Ratzinger non amava essere distolto dai suoi libri. Almeno secondo don Rupert Berger che da seminarista condivise con lui una camera del seminario Georgianum di Monaco.

Il Tempo, 16 aprile 2007


«I miei 80 anni spesi per annunciare la misericordia di Dio»

di MARINO COLLACCIANI

CON una Messa in piazza San Pietro il Papa ha scelto di anticipare di un giorno il proprio compleanno che cade ufficialmente oggi: ma è l’unico gesto che il Pontefice si è concesso come regalo per i suoi ottant’anni che arrivano a tre giorni dal secondo anniversario della sua elezione sul soglio di San Pietro. Regali al contrario Benedetto XVI li fa a tutti i dipendenti del Vaticano che oggi non lavoreranno e avranno una gratifica di 500 euro ciascuno. E il Papa teologo e rigoroso quasi si schernisce: «Una messa, anche se celebrata solennemente per un compleanno, non deve servire per parlare del proprio io, di se stesso». Tuttavia, «la propria vita può servire per annunciare la misericordia di Dio». Così, nella liturgia da lui presieduta in piazza San Pietro Benedetto XVI ha rivolto lo sguardo alla sua esistenza, ripercorrendone i momenti salienti alla luce di quella «divina misericordia» celebrata, per volontà di Wojtyla, in questa domenica successiva alla Pasqua. Alla messa di ieri mattina hanno partecipato una sessantina di alti prelati, tra cardinali, vescovi, membri della Curia romana e della diocesi di Roma, oltre a personalità politiche - come il ministro della Giustizia Clemente Mastella a nome del governo - e del corpo diplomatico. Tra gli ospiti il presidente bavarese Edmund Stoiber, quello dello Schleswig-Holstein, Peter Carstensen, il primo ministro del Baden-Wuerttemberg, Guenther Oettinger. Benedetto XVI ha salutato e ringraziato tutti, il decano del Collegio cardinalizio Angelo Sodano, ma soprattutto il metropolita Ioannis, inviato del patriarca ecumenico Bartolomeo I, auspicando «che il dialogo teologico cattolico-ortodosso possa proseguire con lena rinnovata». Quindi, rivolgendosi ai circa 50.000 fedeli: «Siamo qui raccolti per riflettere sul compiersi di un non breve periodo della mia esistenza. Ringrazio Dio perché ho potuto fare l'esperienza di che cosa significhi "famiglia"; ho potuto fare l'esperienza di che cosa voglia dire paternità, cosicchè la parola su Dio come Padre mi si è resa comprensibile dal di dentro: quel grande e benevolo Padre davanti al quale noi portiamo una responsabilità, ma che allo stesso tempo ci dona la fiducia perché accetta anche la nostra debolezza e ci sorregge, così che man mano possiamo imparare a camminare diritti». Senza citarla espressamente, è quindi arrivato alla sua nomina al soglio di Pietro. «Con il peso accresciuto della responsabilità, il Signore ha portato anche nuovo aiuto nella mia vita», ha detto non trascurando «la schiera di coloro che mi sostengono con la loro preghiera, che con la loro fede e con il loro amore mi aiutano a svolgere il mio ministero, che sono indulgenti con la mia debolezza». Ricordando il suo predecessore Giovanni Paolo II, che «visse sotto due regimi dittatoriali e, nel contatto con povertà, necessità e violenza, sperimentò profondamente la potenza delle tenebre, da cui è insidiato il mondo anche in questo nostro tempo», Ratzinger ha toccato il tema della «divina misericordia» che «pone un limite al male» nel mondo. Il tutto per arrivare, al momento del Regina Coeli, a un esplicito appello per la pace, «il dono che Cristo ha lasciato ai suoi amici come benedizione destinata a tutti gli uomini e a tutti i popoli». Oggi il Papa parteciperà a un concerto offerto in suo onore e rimarrà forse delusa Mary McAleese, presidente dell’Irlanda, che venerdì scorso nel corso dell’udienza a lei riservata aveva detto a Ratzinger: «Immagino che per il 16 ci saranno molti party...». Dal canto suo il senatore a vita Giulio Andreotti sta preparando con ben altro stile uno speciale regalo per il Papa: ha suggerito ai cardinali di scrivere di proprio pugno un amarcord su Ratzinger da pubblicare sul prossimo numero del mensile «30 Giorni».

Il Tempo, 16 aprile 2007

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