20 aprile 2008

Papa Ratzinger: «È il tempo della purificazione» (De Carli)


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Il Papa ai giovani: "I miei anni da teenager sono stati rovinati da un regime infausto che pensava di possedere tutte le risposte" (Discorso del Santo Padre nel corso dell'incontro con i giovani e con i seminaristi nel campo sportivo del Seminario di St. Joseph a Yonkers, New York)

Il Papa mette in guardia contro il "potere del male sempre presente" (Tornielli)

Oggi il Papa a Ground Zero, una voragine nella storia (Osservatore)

«Preti pedofili, per la Chiesa è tempo di purificazione» (Tornielli)

Il Papa ai giovani disabili: "Vi chiedo di pregare anche per me. Come sapete, ho appena compiuto un altro anno. Il tempo vola" (Discorso del Santo Padre ai giovani disabili nel Seminario di St. Joseph a Yonkers, New York)

La lectio del papa all’Onu (Valli)

C'è un islam che benedice Benedetto (Il Foglio)

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PAPA ACCLAMATO DA MIGLIAIA DI FEDELI A MANHATTAN

La responsabilità di proteggere l'uomo: il commento di Giovanni Maria Vian allo storico discorso del Papa all'Onu (Osservatore)

BENEDETTO IN PAPAMOBILE A NEW YORK FRA DUE ALI DI FOLLA

Il Papa parla all'Onu di lotta al terrorismo e ai regimi disumani. Poi storica visita in Sinagoga (Galeazzi)

"L'abuso sessuale di minori da parte di sacerdoti ha causato tanta sofferenza. Questo sia un tempo di purificazione, sia un tempo di guarigione" (Omelia della Santa Messa presso la Cattedrale di St. Patrick a New York)

Folla per la messa di Benedetto nella cattedrale di St Patrick (ieri sera il Papa è sceso a salutare chi lo acclamava sotto le finestre del nunzio)

Padre Lombardi: "Le mani nelle mani". Il Papa incontra le vittime di abusi sessuali (Osservatore Romano)

Il Papa in Sinagoga a New York: "Trovo toccante il pensiero che Gesù, da ragazzo, ascoltò le parole della Scrittura e pregò in un luogo come questo" (Parole del Santo Padre al termine dell'incontro con la comunità ebraica nella Sinagoga di Park East a New York)

«Io, vittima dei preti pedofili ho pianto vedendo il Papa» (Tornielli)

La scrittrice Peggy Noonan: "Ratzinger ha stregato l'America. Anche i non cattolici si sono trovati trascinati dalla sua forte presenza" (Corriere)

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DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE NEGLI USA

VIAGGIO APOSTOLICO DEL PAPA NEGLI USA (15-21 APRILE 2008): LO SPECIALE DEL BLOG (rassegna stampa, notizie, avvenimenti)

Nella cattedrale di San Patrizio a New York il cardinale Edward Egan accoglie il Papa nell'anniversario della sua elezione

Ratzinger: «È il tempo della purificazione»

Giuseppe De Carli

NEW YORK

«Ad multos annos, Holy Father» e i tremila nella cattedrale di San Patrizio a New York scattano in piedi. Una «standing ovation» che commuove, ancora una volta, Papa Bendetto XVI. Presiede la messa «Per la Chiesa universale» con i sacerdoti e i religiosi.
Un'occasione solenne nel giorno che ricorda la sua elezione a Successore di Pietro, avvenuta esattamente tre anni fa, e l'inizio del quarto anno di pontificato. Affettuoso sia l'arcivescovo della megalopoli americana, il cardinale Edward Egan, che il cardinale Tarcisio Bertone che, nella veste di camerlengo, prende eccezionalmente la parola.

Liturgia imponente e sfavillante sotto le volte della cattedrale gotico-moderna con le sue vetrate istoriate, i pinnacoli, le splendide memorie dei santi e dei beati (c'è anche l'italiana Santa Francesca Cabrini) che hanno reso grande la Chiesa cattolica negli States. Benedetto XVI non fa il bilancio di un pontificato «in progress».

Non accenna ai suoi viaggi, alle due encicliche, a «Gesù di Nazaret», il libro che è andato in sfida ad un mercato editoriale mondiale.

Non è il tipo da autoincensarsi, Papa Ratzinger.

Vuole ricostruire l'intelligenza cristiana della fede, sviluppare una sorta di enciclica per l'emisfero Nord del mondo che si lega, idealmente, ai viaggi in Baviera e in Austria. Nel Nord del pianeta laddove è più difficile credere e chi crede cambia continuamente opinione. È la religione del «fai da te», come un menù che si può ordinare al ristorante o nel supermarket del sacro. Che muta al mutare del clima culturale e delle convenienze personali. È il tarlo del relativismo che insidia il patrimonio della fede cattolica, che inquina le coscienze e riduce la fede religiosa a fatto ininfluente e privatistico, se non ad un insieme di leggi e divieti.
Papa Benedetto prende spunto dalla magnifica cattedrale per tessere ardite similitudini fra l'architettura del tempio e la comunità dei credenti. L'armonia del tempio di Dio in tutte le sue parti deve essere l'armonia delle membra vive della Chiesa. In questa perorazione, Benedetto XVI trova espressioni di solidarietà per i sacerdoti, in un Paese dove la furia degli scandali ha travolto tutto.
Non è vero, per dirla tutta, che dietro un sacerdote si cela un potenziale pedofilo. «Desidero assicurare a voi, cari sacerdoti e religiosi, la mia vicinanza spirituale. Mi unisco a voi pregando affinché questo tempo sia un tempo di purificazione per ciascuno di voi, per ogni singola Chiesa e comunità religiosa. Prego - continua il Papa - perché sia un tempo di guarigione. Perdoniamo anche i torti subiti e soffochiamo ogni sentimento di rabbia e contesa!». Frasi che, probabilmente, vogliono chiudere per sempre il doloroso capitolo degli scandali sessuali. Anche a Manhattan c'è sete, nostalgia di Dio?

C'è, risponde il Papa parlando nel pomeriggio ai giovani e ai seminaristi.

C'è persino il «Papa teenager», sì, proprio così. Joseph Ratzinger va col ricordo alla sua adolescenza da «teenager, rovinata da un regime infausto che pensava di possedere tutte le risposte», un regime che penetrò in tutti i gangli della vita pubblica e persino della religione prima di essere riconosciuto per quel mostro che era.

Esso mise Dio al bando e così diventò inaccessibile per tutto ciò che era vero e buono». Il potere distruttivo del nazismo oggi ha assunto forme subdole di coercizione. Sono le tenebre del mondo moderno col suo corteo di droghe, stupefacenti, suicidi, sogni infranti, povertà e mancanza di casa. È la manipolazione della verità, è disconoscere che «la verità è una persona: Gesù Cristo».

Ai seminaristi, in aumento dopo anni di terribile crisi, il Papa rivolge alcune raccomandazioni: preghiera personale e silenzio; preghiera liturgica; carità praticata. Soprattutto uno stile di vita caratterizzato dalla castità e dall'umiltà, lontano dalle sirene dell'ostentazione e del carrierismo.

Oggi l'ultimo strappo. Preghiera a Ground Zero, «Golgotha del ventunesimo secolo». L'America sarà incollata alla tv. Bendetto XVI scenderà nel cratere, una discesa nell'abisso del male e del dolore innocente, della violenza e del terrorismo che semina morte in nome di Dio. Nella preghiera anche l'implorazione perché «Dio volga verso l'amore, la mente e i cuori di coloro che sono stati consumati dall'odio».

© Copyright Il Tempo, 20 aprile 2008 consultabile online anche qui.

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