19 aprile 2008

La scrittrice Peggy Noonan: "Ratzinger ha stregato l'America. Anche i non cattolici si sono trovati trascinati dalla sua forte presenza" (Corriere)


Vedi anche:

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Il Corriere da' spazio a due critiche ed a nessun apprezzamento per il discorso del Papa all'Onu, ma cio' che scrive Peggy Noonan sulla persona del Pontefice e' bellissimo.
R.

Peggy Noonan, la 57enne scrittrice cattolica ed editorialista di punta del Wall Street Journal

"Non è anti-Bush. Ratzinger ci ha stregati"

Un'opportunità mancata, ma anche i non cattolici si sono trovati trascinati dalla forte presenza del Pontefice

Alessandra Farkas

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

NEW YORK — «Un'opportunità mancata ». Peggy Noonan, la 57enne scrittrice cattolica ed editorialista di punta del Wall Street Journal, passata alla storia per aver scritto i discorsi di Ronald Reagan, si dice insoddisfatta dal discorso di Benedetto XVI al Palazzo di Vetro. «Ma prima di esprimere un giudizio definitivo voglio leggerlo attentamente. Perché questo è un Papa che va studiato», afferma la Noonan, tra le commentatrici conservatrici più influenti d'America.

Cosa non le è piaciuto nel discorso?

«Era molto articolato e ha toccato tutti i temi senza però ferire nessuno. C'è chi lo leggerà come un attacco all'attuale amministrazione Usa. E chi dirà che Benedetto XVI ha voluto sottolineare che le violazioni dei diritti umani talvolta giustificano le armi. Immagino che il suo contenuto vago sia intenzionale».

Il Papa non ha voluto calcare la mano?

«Forse non è stata una sua scelta personale e il testo è passato per troppe mani che hanno apportato eccessivi tagli».

Eppure i riferimenti al mondo musulmano e alla povertà, vista come trappola dietro al terrore, sono chiari.

«Molti americani intelligenti speravano che i commenti espressi dal Papa a Ratisbona fossero il trampolino per un dialogo più approfondito con l'Islam. All'Onu ci aspettavamo di ascoltare la sua opinione su fede e ragione, su Atene e Gerusalemme. Ci ha deluso».

Questo diminuisce la portata della visita?

«Al contrario. Una visita storica. I cattolici sono rimasti folgorati dai commoventi gesti resi dal Papa nei confronti delle vittime dello "Scandalo", come noi americani chiamiamo gli abusi sessuali che hanno devastato la Chiesa negli ultimi anni. L'impatto è stato elettrizzante e il Paese non parla d'altro perché senza precedenti».

Questo Papa ha conquistato l'America?

«L'ha stregata. Anche i non cattolici si sono trovati trascinati dalla sua forte presenza. La mia casella di posta elettronica è inondata di email di amici che si dichiarano suoi fan sfegatati. La Chiesa cattolica ha un bisogno disperato d'ispirazione e Benedetto ce l'ha fornita».

© Copyright Corriere della sera, 19 aprile 2008 consultabile online anche qui.

Il Papa ha parlato di diritti umani, il rapporto fra fede e ragione e' sviluppato in altri testi.
R.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sembra quasi che oggigiorno di diritti umani non se ne voglia proprio parlare,
quando qualcuno ne parla si dice che era meglio se parlava di qualcos'altro.

Luisa ha detto...

Caspita il Papa era all`ONU e ha parlato solo di diritti umani !
Non ha parlato di fede e ragione...la signora si legga e rilegga il discorso e poi ne riparliamo !
Il Papa non ha appesantito i suoi propositi ?...avrebbe dovuto farlo! Il Papa è stato troppo insistente?..avrebbe dovuto far prova di una maggior finezza....siamo sempre alle solite, ma oramai ci siamo abituati!

Tutti esperti...tutti a dire al Papa quello che deve dire e come deve diro!

Anonimo ha detto...

Una piccola domanda per Raffa ( o per chi mivuole rispondere): perchè negli States il Papa è tanto amato dagli intellettuali e giornalisti e in Italia o in altri paesi d' Europa no?
Comunque l' ONU è il luogo più adatto per parlare di diritti umani, per parlare di fede e ragione ci sono alre sedi, forse più consone, e forse è un bene che non abbia calcato troppo la mano, visto i precedenti, sopratutto in Italia...

Raffaella ha detto...

Bella domanda, Cindy :-)
C'e' molta ideologia soprattutto dalle nostre parti condita con una certa cocciutaggine per cui, una volta etichettata una persona, e' praticamente impossibile cambiare idea.
Anche da noi molti intellettuali e giornalisti amano il Papa e dobbiamo valorizzare il loro lavoro :-)

Luisa ha detto...

Cara Cindy, il nostro Papa è un uomo coraggioso, che non fa sconti con le verità fondamentali della nostra fede, non scende a facili compromessi, è un intellettuale di altissima elevatura che osa domandarci di dare ragione della nostra fede che osa riunire fede e ragione, occupa lo spazio con intelligenza e finezza,domandando a noi cattolici di essere responsabili e coerenti nella nostra vita e nelle nostre scelte...e riesce a toccare i cuori e gli intelletti dei cattolici e non cattolici.
Questo non può che dare fastidio a chi credeva avere vinto definitivamente la battaglia del materialismo e relativismo etico, a chi pensava avere definitivamente imposto il proprio pensiero unico dominante.
Questo Papa arriva e a più di 80 anni si mostra ben più innovatore e coraggioso di tanti pensatori sclerotizzati.

euge ha detto...

Oltre a condividere in pieno le risposte fornite da Raffaella e Luisa, vorrei evidenziare che la cocciutaggine di cui parla giustamente Raffaella si acutizza ancora di più verso certe persone. Persone, come Papa Benedetto XVI, che nel passato per superficialità, per indottrinamento ideologico oppure perchè come dice giustamente Luisa parlano chiaro senza sconti per nessuno, vengono definiti a torto, scostanti, freddi, castigatori delle debolezze umane ed incapaci di comprendere le sfumature più profonde dell'animo e della persona umana. Etichetta questa, che purtroppo, rimane a vita e che certi si ostinano a sottolineare ad ogni piè sospinto. Quindi, mentre da una parte questi pensatori che si scervellano ed arrovellano sulle teorie a detta loro più progressiste sulla pace, i dirittti umani e quantaltro, dall'altra dimostrano una chiusura di mente e di cuore da far rabbrividire il più duro ed insensibile essere umano se esiste; continuando a non voler vedere e soprattutto capire con i veri occhi del cuore e della mente, la sensibilità, la schiettezza, la chiarezza e la fermezza di una persona nella fattispecie Benedetto XVI, che con la sua personalità a saputo conquistare milioni di menti e di cuori. Proprio in questo giorno, vi esorto amici di questo blog a continuare il nostro cammino accanto al nostro Pontefice grande dono del Signore per noi e per il mondo. Anche per quelli che vivono rinchiusi nel loro più nero oscurantismo.
Eugenia

Anonimo ha detto...

Ah, ma allora l'Italia è riuscita ad "esportare" la tendenza a voler dettare i discorsi del Papa, e le parole della scrittrice Noonan ne sono la dimostrazione! Secondo me, invece, Papa Benedetto ha fatto benissimo a incentrare il suo discorso sui diritti umani (del resto, sono 60 anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo), dandogli un'impronta piuttosto "pragmatica". Certo, affascinante sarebbe stato ascoltarlo ancora su "fede e ragione, Atene e Gerusalemme", ma questa tematiche le riterrei più consone alle Aule Universitarie (quelle de "La Sapienza escluse, ovviamente). Che altro? Idealmente, dopo aver letto il suo discorso, mi sono idealmente unita alla "standing ovation" del'Assemblea dell'ONU! Ciao Carla