26 aprile 2008

A Québec per rinnovare pratiche e valori religiosi (Osservatore Romano)


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A Québec per rinnovare pratiche e valori religiosi

di Ferdinand Pratzner
Segretario del Pontificio Comitato
per i Congressi eucaristici internazionali

Spetta al Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali proporre all'approvazione del Papa la sede di un Congresso eucaristico internazionale. Chi richiede un congresso ha ragioni e motivazioni soprattutto di tipo pastorale. Ma non di rado queste sono legate almeno all'inizio ad eventi significativi di natura civile e sociale. L'Eucaristia ci è stata data per la "vita del mondo".
La scelta di Québec - dove dal 15 al 22 giugno avrà luogo il 49° Congresso eucaristico internazionale - è legata alla ricorrenza del 400° anniversario della città canadese. Già nel 2000 monsignor Maurice Couture, allora arcivescovo di Québec, ha proposto alla Conferenza episcopale il progetto di far culminare, in pieno accordo col sindaco della città, le celebrazioni civili e religiose in un Congresso eucaristico. Da lì è nata l'idea di far ospitare a Québec il prossimo Congresso eucaristico internazionale.

Il Canada "eucaristico"

Del resto, il Canada vanta un piccolo "primato" nella storia dei Congressi eucaristici: nel 1910 ha ospitato il primo celebrato fuori del continente europeo (il 21° della serie, svoltosi a Montréal). Nella preparazione si sono prodigati soprattutto i religiosi sacramentini: padre Alphonse Pelletier come segretario generale e, come relatori, padre Letellier, che parlò delle opere eucaristiche dell'allora venerabile Pier Giuliano Eymard, e padre Galtier, che approfondì "La predicazione eucaristica" e "La portata dottrinale e pratica del decreto Sacra Tridentina Synodus", pubblicato dal Papa Pio X nel 1905 sulla comunione frequente e quotidiana. Questa fu quasi una "rivoluzione eucaristica" in un tempo dove la comunione si faceva raramente, e la prima solo a 12 o 13 anni. Altri interventi furono dedicati a "L'opera dei preti adoratori", "La lega sacerdotale della comunione" e "I vantaggi della lega eucaristica dei sacerdoti".
Fino al 1965 in terra canadese si sono susseguiti ben 154 Congressi eucaristici a vari livelli: uno nazionale, uno provinciale, 30 diocesani, 99 regionali, 21 parrocchiali. In modo particolare si è distinta la provincia di Québec con l'organizzazione del Congresso nazionale (1938) con altri 95 Congressi.
Il 49° Congresso eucaristico internazionale continua il cammino della lunga storia dei Congressi eucaristici nati nella seconda metà del secolo XIX in Francia. È stata una donna di nome Emilie Tamisier (1834-1910), su ispirazione di Pier Giuliano Eymard (1811-1868), chiamato l'"apostolo dell'Eucaristia", a prendere l'iniziativa di organizzare, con l'aiuto di altri laici, sacerdoti e vescovi e con la benedizione di Papa Leone XIII, il primo Congresso eucaristico internazionale a Lille, il cui tema era: "L'Eucaristia salva il mondo".
I primi Congressi erano ispirati dalla viva fede nella presenza reale della persona di Gesù Cristo nel sacramento dell'Eucaristia. Di conseguenza, il culto eucaristico si esprimeva particolarmente nell'adorazione solenne e in grandiose processioni. A partire dai decreti di san Pio X sulla comunione frequente Sacra tridentina Synodus (1905) e sulla comunione dei bambini Quam singularis (1910), nella preparazione e celebrazione dei Congressi si promuovevano la comunione frequente degli adulti e la prima comunione dei bambini.

Dimensione missionaria

Con il pontificato di Pio XI i Congressi eucaristici internazionali cominciano ad essere celebrati a rotazione in tutti i continenti, acquistando una dimensione missionaria. Basti considerare, infatti, che l'espressione "ri-evangelizzazione" è stata usata la prima volta nella preparazione al Congresso eucaristico internazionale di Manila del 1937.
A partire dal 37° Congresso celebrato a Monaco di Baviera (1960) i Congressi eucaristici internazionali hanno assunto la fisionomia della Statio Orbis, una sosta in cui le Chiese particolari di varie parti del mondo si uniscono in comunione con il Papa o con il suo Legato in una città intorno a Cristo nel suo mistero eucaristico, per manifestare e approfondire la fede per mezzo di celebrazioni, adorazione e processione, catechesi e testimonianze di vita eucaristica.
Sulla scia di quelli internazionali sono nati i Congressi eucaristici nazionali, diocesani o di altre dimensioni territoriali, con la stessa finalità di far conoscere meglio e amare di più Cristo nel suo mistero eucaristico, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa.
L'ispirazione e l'idea originaria che continuano ad animare i congressi eucaristici a tutti i livelli è stata riassunta in questa formula contenuta nell'articolo 2 dello statuto, del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali: "Far sempre meglio conoscere, amare e servire Nostro Signore Gesù Cristo nel suo mistero eucaristico, centro della vita della Chiesa e della sua missione per la salvezza del mondo"

L'appello di Ouellet

Ogni Congresso eucaristico internazionale, evento della Chiesa universale, coinvolge tutte le Chiese particolari sparse nel mondo in una nuova evangelizzazione. Il cardinale Marc Ouellet, arcivescovo di Québec, sede primaziale del Canada, in una lettera pastorale ha lanciato un forte appello per la preparazione al 49° Congresso eucaristico, che dovrebbe scuotere da una indifferenza religiosa i cattolici del suo Paese. L'intenzione del porporato è quella di "raggiungere il grande movimento eucaristico internazionale" che sta affermandosi un po' ovunque - soprattutto dopo il 2000 - nella Chiesa universale, raccogliendo i frutti del rinnovamento liturgico confermati anche dai più recenti documenti sull'Eucaristia: dall'enciclica di Giovanni Paolo II Ecclesia de Eucharistia (2003) fino all'esortazione post-sinodale di Benedetto XVI Sacramentum caritatis (2007). Il cardinale ha rilevato che ormai i tempi sono maturi per un nuovo sguardo sull'Eucaristia a partire dalla grande tradizione spirituale e culturale. "L'ora è venuta - ha scritto - per rinnovare la nuova alleanza, personale e comunitaria allo stesso tempo, con i nostri valori e le nostre pratiche religiose, e concretamente con Cristo che da secoli viene a incontrarsi con il nostro popolo nella santa Eucaristia". Parole che hanno già trovato un forte riscontro nella preparazione del Congresso in tutto il Canada.

(©L'Osservatore Romano - 26 aprile 2008)

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