2 novembre 2008

Il Signore ci dice: "Dove nessuno può più accompagnarti e dove tu non puoi portare niente, là io ti aspetto per trasformare per te le tenebre in luce"

Clicca qui per leggere le parole del Papa alla recita dell'Angelus, parole che oggi mi hanno particolarmente e personalmente toccato.

ANGELUS: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

8 commenti:

euge ha detto...

Credo Cara Raffaella, che le parole del Santo Padre abbiano toccato tutti noi nel profondo del nostro cuore. Senza voler istaurare una polemica, non mi sembra assolutamente il caso, probabilmente, queste parole forse riusciranno a penetrare anche quei cuori che, ancora credono che l'uomo basti a se stesso; conducendo magari una vita rivolta alla ricerca indiscriminata del benessere a tutti i costi senza peraltro, rendersi conto che magari spesso ci si accapiglia, ci si mette in competizione in maniera esasperata per raggiungere chissà quale meta e che poi basta un attimo per farti capire che la vera vita non è questa ma, è il rispetto degli altri e la pace spirituale. Stare bene con se stessi e con il mondo è importante del resto, l'amore non è solo ed esclusivamente quello che si prova per il proprio uomo o per la propria donna ma, anche la capacità di saper ascoltare, comprendere ed aiutare anche coloro che non conoscono questo tipo di amore. L'aspetto terreno della vita, resta molto marginale anche se necessario ma, non ci deve spaventare se siamo credenti di cosa c'è dopo questa vita ma, questo accade soltanto, se ci convinciamo dell'amore immenso di DIO per le sue creature.

mariateresa ha detto...

un angelus splendido

Anonimo ha detto...

Parole come al solito splendide, come quelle di ieri. Ma perchè non ha parlato di quel milione e più di profughi in Congo? Hanno bisogno della sua parola e delle nostre preghiere! Vi invito a pregare per quelle persone, deve essere una tragedia! Marco

euge ha detto...

Caro marco, non voglio entrare in polemica, ma, vorrei ricordarti che in tantissime occasioni, il nostro Pontefice ha sempre avuto parole di conforto e di preghiera per tutti coloro che sono vittime di persecuzioni o calamità naturali ricordandoli sempre nelle sue preghiere.
Non cadiamo anche noi nel tranello di dover giudicare cosa sia oppure no opportuno che il Papa dica o non dica nei suoi interventi. Le parole di oggi, del resto, non possono che essere di conforto anche per coloro che in questa vita, loro malgrado sono oggetto di sofferenze inaudite. Preghiamo sicuramente per loro come sempre fa il nostro Pontefice.

Anonimo ha detto...

http://magisterobenedettoxvi.blogspot.com/2008/10/il-papa-allangelus-sulle-violenze.html

mariateresa ha detto...

marco pregherò senz'altro per le intenzioni di preghiera che dici e con tutto il cuore.
Ma al giochino, ultimamente di moda, "di cosa avrebbe dovuto parlare il papa oggi" io non partecipo.e il motivo te lo puoi immaginare. Sono convinta che segua da vicino la situazione, lui e tutta la Santa Sede, in una realtà dove i nostri fratelli salesiani sono tra i pochi a tenere il punto e l'umanità.

Anonimo ha detto...

Ma certo che non voglio polemnizzare, sicuramente il papa sta considerando la situazione e se non l'ha menzionata ci saranno dei motivi. Ma noi preghiamo, è il minimo. Buona domenica a tutti! Marco

Anonimo ha detto...

In realtà il Papa ha parlato delle violente in Congo (LUI e solo LUI)nell'Angelus dopo la Messa di Canonizzazione del 12/19/2008. Solo che i media non enfatizzarono le sue parole. E ne parlò pure la Radio Vaticana il 24/09/2008: La guerra dimenticata in Congo. Pangea: è genocidio.
Come giustamente scrive Mariateresa non prestiamoci agli ultimi giochini alla moda. Il nostro Papa sa quando deve parlare e poi posso assicurare che la Santa Sede si nuove e parecchio per venire in aiuto di chi soffre a livello materiale e diplomatico. Molti fatti, meno parole. Questo conta.
Alessia