2 novembre 2008

«L'origine del mondo? La spiegheremo noi». Estratto del discorso del fisico britannico Stephen Hawking tenuto in Vaticano (Corriere)


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Il fisico britannico

«L'origine del mondo? La spiegheremo noi»

Estratto del discorso del fisico britannico Stephen Hawking tenuto ieri in Vaticano sul tema «Evoluzione dell'universo e della vita»

di STEPHEN HAWKING

I primi resoconti dell'origine del mondo erano tentativi di rispondere alle domande che noi tutti ci poniamo: perché siamo qui? Da dove veniamo? Tuttavia, l'idea che l'universo avesse un inizio non accontentava tutti. Per esempio, Aristotele, il più famoso tra i filosofi greci, credeva che l'universo fosse sempre esistito. Infatti, qualcosa di eterno è più perfetto di qualcosa che è stato creato.
L'espansione dell'universo è stata una delle scoperte più importanti del XX secolo, in realtà di qualsiasi secolo, e ha trasformato il dibattito riguardo al fatto che l'universo avesse o no un inizio: infatti, se attualmente le galassie si stanno separando, si vede che in passato erano più vicine tra loro.
Molti scienziati invece non erano d'accordo sul fatto che l'universo avesse un inizio, perché questo sembrava sottintendere un fallimento della fisica. Per capire com'era nato l'universo si sarebbe dovuto far ricorso a un agente esterno. Questi stessi scienziati, perciò, avanzarono delle teorie per le quali l'universo si espandeva sì nel presente ma non aveva avuto un inizio. Due russi, Lifshitz e Khalatnikov affermarono addirittura di aver dimostrato che, a densità finita, una contrazione generale senza una simmetria esatta avrebbe sempre provocato un rimbalzo. Questo risultato era molto conveniente per il materialismo dialettico marxista-leninista, perché evitava domande scomode sulla creazione dell'universo. Divenne perciò un dogma per gli scienziati sovietici.
Quando Lifshitz e Khalatnikov pubblicarono la loro affermazione, io ero uno studente ventunenne alla ricerca di qualcosa per completare la tesi di dottorato. Dal momento che non credevo alle loro cosiddette prove, ho iniziato, con Roger Penrose, a sviluppare delle nuove tecniche matematiche per studiare la questione. Insieme abbiamo dimostrato che era impossibile che l'universo rimbalzasse. Se la Teoria generale della relatività di Einstein è corretta, vi sarà una singolarità, un punto di densità e di curvatura spaziotemporale infinite dove il tempo ha un inizio.
In quest'ultimo secolo abbiamo fatto dei progressi enormi nella cosmologia. La Teoria generale della relatività e la scoperta dell'espansione dell'universo hanno mandato in frantumi la vecchia immagine di un universo da sempre esistito e per sempre esistente. La relatività generale, invece, prevedeva che l'universo, e il tempo stesso, avessero avuto inizio con il Big bang. Prevedeva inoltre che il tempo avrebbe avuto fine nei buchi neri. La scoperta delle microonde cosmiche di sottofondo e le osservazioni dei buchi neri sostengono queste conclusioni.
Nonostante siano stati fatti passi da gigante, non tutto è risolto. Non abbiamo ancora una buona comprensione a livello teorico delle osservazioni che dimostrano che l'espansione dell'universo abbia ripreso ad accelerare, dopo un lungo periodo di rallentamento. Senza una tale comprensione, non possiamo essere sicuri del futuro dell'universo. Continuerà a espandersi per sempre? L'inflazione è una legge della natura? O l'universo è destinato a collassare di nuovo? Nuovi risultati basati sull'osservazione e progressi teorici stanno arrivando rapidamente. La cosmologia è una materia molto entusiasmante e attiva. Siamo sempre più vicini a rispondere alle domande di sempre: «Perché siamo qui?», «Da dove veniamo?" ». Io credo che queste domande possano trovare la loro risposta all'interno del campo della scienza.
(Trad. Gabriella C. Marino)

© Copyright Corriere della sera, 1° novembre 2008

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