3 novembre 2008

VATICANO, ANCHE I PRELATI TIMBRANO IL CARTELLINO


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VATICANO, ANCHE I PRELATI TIMBRANO IL CARTELLINO

CITTA' DEL VATICANO

Negli uffici vaticani è arrivato il cartellino. Si timbra in entrata e in uscita con un modernissimo "badge" elettronico a banda magnetica di colore blu.
Timbrano tutti, dai minutanti ai capiufficio, laici o ecclesiastici o religiose che siano. E dal prossimo primo gennaio entreranno in funzione le schede di valutazione per misurare il rendimento e collegare le retribuzioni al merito. In Vaticano dunque entra la meritocrazia, ma Oltretevere non aleggia alcun fantasma del ministro italiano Brunetta: gli "orologi" sono stati predisposti da tempo e le schede di valutazione applicano il regolamento approvato a fine 2007. Le reazioni tra i dipendenti sono diversificate; le schede di valutazione sembrano apprezzate, mentre il "segnatempo" fa problema ad alcuni prelati che ritengono che un controllo troppo rigido dell'orario di lavoro, specialmente dei due ritorni pomeridiani a settimana, non si concili con le loro attività pastorali fuori del Vaticano. E alcuni monsignori affermano che nel 1960 papa Giovanni abolì il "segnatempo" proprio perché non consono agli ecclesiastici. Il cartellino versione 2008 è una scheda blu a banda magnetica voluta dai Servizi economici del Governatorato della Città del Vaticano che sta gradualmente sostituendo tutte le tessere in uso nel piccolo Stato, da quelle per accedere ai distributori di benzina o allo spaccio ai tesserini identificativi di alcuni uffici, tra i quali anche la Radio vaticana. In un primo tempo si pensava di poterlo usare anche come documento di identità per quei dipendenti che sono anche cittadini vaticani, ma per ora si è dovuta abbandonare l'idea, per motivi tecnici. Aria nuova in ufficio, soprattutto nelle speranze dei dipendenti laici, dovrebbe anche portare la "Scheda di valutazione personale" che dal prossimo anno farà parte del fascicolo di ogni dipendente. La scheda, come spiega una nota nel frontespizio, "dovrà essere compilata per ogni anno di servizio svolto entro il 31 marzo dell'anno successivo, e trasmessa al Superiore dell'Ente".

In copertina ci sono i dati identificativi del lavoratore, e all'interno è divisa in quattro paragrafi: DEDIZIONE, PROFESSIONALITA', RENDIMENTO, CORRETTEZZA. Per ognuna delle quattro voci si può barrare su "ottimo", "buono", "sufficiente" o "insufficiente"; seguono sei righe in bianco per le note.

Il quinto paragrafo, la VALUTAZIONE COMPLESSIVA, prevede sempre i quattro giudizi ma specifica che "qualora la valutazione complessiva risultasse insufficiente, essa potrà determinare l'avvio di procedure disciplinari in conformità al Regolamento Generale per il personale". Ogni scheda deve essere firmata dal responsabile dell'ufficio e dal superiore, e la valutazione complessiva deve essere comunicata verbalmente al dipendente, che non deve né firmarla né averne una copia. La scheda dovrà essere inserita nella domanda di assegnazione alla classe di merito, ma sarà "vano inoltrarla" qualora la valutazione complessiva sia insufficiente o sufficiente, o qualora il dipendente abbia subito negli ultimi 5 anni una sanzione disciplinare. Le schede di valutazione dovrebbero aggiungere alle possibilità di carriera verticale, delle chance in "orizzontale", con le "classi di merito" che aumenterebbero le retribuzioni. Attualmente lo stipendio-base dei dipendenti vaticani va dai circa 1.300 euro del primo livello ai circa 2.300 euro del decimo livello, cui vanno aggiunti gli scatti di anzianità, le integrazioni e le indennità.

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CITTA' DEL VATICANO

Anche i preti timbrano il cartellino
E qualcuno si lamenta: "Abolito nel '60"


Tutti hanno il badge, dagli impiegati al capoufficio, anche se e’ un ecclesiastico. E dal gennaio 2009 entreranno in funzione le schede di valutazione per misurare il rendimento e collegare le retribuzioni al merito

CITTA’ DEL VATICANO, 3 novembre 2008 - Forse 'contagiata' dalla crociata del ministro Brunetta contro i fannulloni, da qualche giorno anche la Santa Sede ha fatto installare negli uffici vaticani il cartellino: timbrano tutti, dagli impiegati al capoufficio, anche se e’ un ecclesiastico.
Il ‘’badge’’ verrà gradualmente distribuito ai dipendenti di tutti i dicasteri. E dal primo gennaio 2009 entreranno in funzione le schede di valutazione per misurare il rendimento e collegare le retribuzioni al merito.
Reazioni? Sembra che le schede siano stateaccolte abbastanza bene dai dipendenti, mentre alcuni prelati protestano per un controllo troppo rigido dell’orario che inciderebbe sul lavoro pastorale, specialmente per quanto riguarda i due ritorni pomeridiani a settimana. E qualche sacerdote ricorda con rammarico che il ‘’segnatempo’’ in ufficio era stato abolito nel 1960 da papa Giovanni, perche’ considerato non idoneo agli ecclesiastici.

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Nessun effetto "Brunetta" visto che la misura e' stata decisa nel 2007! Qualcuno si lamenta? Impari un semplice dato: siamo nel 2008, non piu' nel 1960!
Consentitemi anche di suggerire ai prelati (soprattuto agli "alti" prelati) di fare un ripasso di latino perche' sentirli parlare, anzi leggere, prima e dopo il Papa fa cadere le braccia...

R.

1 commento:

euge ha detto...

Non trovo assolutamente niente di anormale in questo provvedimento anzi! E' giusto anzi, per una questione di parità che oltre agli impiegati del Vaticano, anche ai religiosi soprattutto a coloro che magari ricoprono cariche in cui la presenza diventa indispensabile, siano controllati; approvo anche la valutazione in base al merito. Purtroppo, per esperienza personale, lavorando nel pubblico, mi tocca lavorare spesso durante il giorno, con persone che per vari motivi si defilano........ perchè tanto sanno che poi c'è sempre chi lavora per loro. E' giusto che anche nell'ambito degli Uffici Vaticani, ci sia questo tipo di controllo e soprattutto si guardi al merito; purchè ovviamente, la valutazione di ciascuno, non sia influenzata come spesso accade nel pubblico da conoscenze con questo e con quello.
In tanti anni di lavoro ormai sono la bellezza di 21, ho visto purtroppo tanti nulla facenti cadere in piedi perchè coperti da questo o quel direttore, o dal sindacato oppure da questo o quell'assessore. Posso assicurarvi che è successo e forse continuerà a succedere. Personalmente, mi ritengo fortunata perchè lavoro con una persona che, apprezza la mia professionalità e si rende conto, di quanto sia importante avere persone fidate con cui collaborare, senza prendere fregature.
Ricordatevi che chi si lamenta di questi provvedimenti e perchè illoro defilarsi, ormai è di fatto un diritto.