20 maggio 2008

Card. Bagnasco: "Il Papa a Genova, una grande festa di popolo" (Campini)


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DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE A GENOVA E SAVONA

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Il cardinale ringrazia i mille volontari e le istituzioni. E Ratzinger per le "illuminate parole" rivolte ai giovani

Bagnasco: "Una grande festa di popolo"

L´arcivescovo di Savona Lupi pensa a un pellegrinaggio a Roma

NADIA CAMPINI

«UNA grande festa di popolo». Sono state le prime parole a caldo del cardinale Angelo Bagnasco sulla visita del Papa a Genova e ieri da Roma l´arcivescovo di Genova ha fatto arrivare il suo ringraziamento ufficiale al Pontefice, ma anche alle istituzioni e alla città intera per la riuscita della visita pastorale, nonostante la pioggia.
Seconda la nota diramata ieri pomeriggio dalla Curia genovese Bagnasco ringrazia Benedetto XVI per le «illuminate parole» che ha rivolto ai giovani, ai bambini del Gaslini e alla folla in piazza della Vittoria ed esprime «a tutti coloro che si sono adoperati, istituzioni pubbliche, enti e collaboratori il sincero apprezzamento e ringraziamento per l´ottima collaborazione assicurata. In particolare - prosegue la nota - un sentito ringraziamento va ai 1060 volontari messi a disposizione dalle aggregazione cattoliche, dal servizio sanitario 118, dalle associazioni d´Arma e dalle associazioni calcistiche del Genoa e della Sampdoria, tutti coordinati dalla Protezione Civile Regionale, che hanno contributo, anche in condizioni meteorologiche non facili, alla migliore riuscita della visita. «.
Domenica sera a Radio Vaticana Bagnasco aveva anche sottolineato «il calore della città» e il grande affetto «che non era soltanto affetto, l´entusiasmo dei giovani di piazza Matteotti. E questo ha creato un clima che il Santo Padre ha molto sentito - ha proseguito il cardinale - apprezzato e ricambiato come lui sa fare. Quindi questa è una grande gioia. Dall´altra, la responsabilità adesso di mettere in atto, con maggiore coerenza, con maggiore entusiasmo e convinzione i diversi messaggi che il Papa ci ha lasciato in modo molto bello».
Un lungo messaggio di ringraziamento è stato rivolto invece ai savonesi dal vescovo diocesano Monsignor Vittorio Lupi. «A conclusione della Visita del Sommo Pontefice - si legge nella nota - è mio vivo desiderio esprimere la tutta mia gratitudine alla cittadinanza e alla diocesi per l´attenta, gioiosa partecipazione a questo evento storico. Il Papa è stato molto contento dell´accoglienza ricevuta e mi ha espresso sentimenti di vera riconoscenza da comunicare a tutti i diocesani. E´ stato per me emozionante vedere soprattutto tanti malati resistere sotto la pioggia, con un coraggio e una costanza veramente toccanti. Vorrei concludere - ha sottolineato il vescovo - ricordando che il vero lavoro, che consiste nel raccogliere quanto il Papa ci ha suggerito e metterlo in pratica, inizia oggi».
E a questo proposito c´è già un´idea, quella di un pellegrinaggio a Roma come segno di ringraziamento a Papa Benedetto XVI. E´ la prima iniziativa a cui la diocesi di Savona sta pensando a coronamento della visita di sabato e potrebbe concretizzarsi all´inizio del prossimo anno pastorale, a settembre.
«L´idea - spiega il vescovo monsignor Vittorio Lupi - è di proporre alla diocesi questo pellegrinaggio di ringraziamento di mercoledì, in modo da partecipare all´udienza del Santo Padre e andare a pregare nei Giardini Vaticani, dov´è custodita l´effigie della Madonna della misericordia realizzata dall´artista Renata Minuto nel 1995».

© Copyright Repubblica (Genova), 20 maggio 2008

Resta ancora da capire come mai i giornali hanno parlato di 50mila fedeli per la Messa in Piazza della Vittoria quando c'era una folla di 100mila persone, esattamente il doppio...
R.

1 commento:

mariateresa ha detto...

quando si cominciano a stiracchiare a dare versioni quantitative diverse di un evento,gratta gratta ci sono preoccupazioni o sensibilità politiche in ballo.E nel caso di papa Benedetto le tremarelle politiche sono numerose. E' come per le manifestazioni sindacali che non si viene mai a sapere con certezza quanti erano effettivamente.
Io non do importanza a queste cose, l'importante è la risposta umana e di fede che è visibile nelle persone presenti. E anche nel sorriso da un orecchio all'altro in papa Benedetto.
Poi per alcuni saranno sempre da ipervalutare i partecipanti al pride laico e sempre da sottovalutare i fedeli che vanno a vedere il papa, in un modo veramente infantile e palesemente sbilanciato.
Ma pazienza.Chissene.