20 maggio 2008

Un'inedita giornata della gioventù genovese (Osservatore Romano)


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Un'inedita giornata della gioventù genovese

Genova, 19.

Non è questione di mode, di anni o di vigore fisico. La giovinezza è soprattutto questione di cuore. Lo ha ricordato il Papa alle migliaia di ragazzi e ragazze che domenica mattina a piazza Matteotti hanno dato vita a una inedita e festosa "giornata della gioventù genovese".
Una miriade di coriandoli colorati ha fatto da scenario all'incontro. I pezzetti di carta, lanciati verso il cielo, contenevano le intenzioni di preghiera e i propositi dei ragazzi formulati durante le ore di adorazione eucaristica in preparazione alla visita del Pontefice. Nonostante la pioggia ininterrotta, si sono ritrovati in tanti ad accogliere Benedetto XVI con canti, striscioni e slogan.

Molti indossavano una maglietta con la scritta "Sciogliti!" e il disegno di un cubetto di ghiaccio che si liquefà: un invito a sciogliere il proprio cuore e a stemperare le proprie paure affidandole a Cristo. "Come portate scritto sulle magliette - li ha incalzati il Papa - preparatevi per questo incontro: "scioglietevi" davanti a Gesù, perché solo Lui può sciogliere le vostre ansie e i vostri timori e colmare le vostre attese".

Durante l'incontro, è stata letta la poesia dal titolo "Tu sei la luce", con la quale Davide Ferrazin ha vinto il concorso organizzato dai responsabili del centro san Matteo in occasione della visita. Il concorso, aperto ai giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni, comprendeva cinque temi tratti da alcuni versetti dei Vangeli. Al termine, undici ragazzi e ragazze, accompagnati da don Guido Gallese, responsabile della pastorale giovanile diocesana, hanno ricevuto dal Papa il Vangelo e il mandato per dar vita il prossimo anno a una missione ai giovani nelle realtà più bisognose della città.
Benedetto XVI ha poi recitato l'Angelus, affidando Genova alla Madonna. Quindi ha ricordato l'apertura della conferenza diplomatica sulle munizioni a grappolo che si svolge a Dublino dal 19 maggio, auspicando che "si possa giungere a uno strumento internazionale forte e credibile: è necessario infatti rimediare agli errori del passato ed evitare che si ripetano in futuro". Benedetto XVI ha poi invitato i giovani alla Giornata mondiale della gioventù in programma a Sydney dal 12 al 21 luglio.

L'incontro in cattedrale

Da piazza Matteotti, il Papa si è recato nella vicina cattedrale di san Lorenzo, dove l'attendevano i membri del capitolo e i rappresentanti della vita consacrata in diocesi. All'ingresso è stato accolto da monsignor Luigi Ernesto Palletti, vescovo ausiliare di Genova; poi, tra una folla di religiosi e religiose, si è diretto verso l'altare del Santissimo Sacramento per una breve sosta di adorazione. Prima di inginocchiarsi, è stato salutato dalle claustrali della diocesi. Seduto sul trono che appartenne al cardinale Giuseppe Siri, il Pontefice ha ricordato proprio la figura del porporato che fu "zelante pastore di questa arcidiocesi per vari decenni, e ora sepolto in questa vostra cattedrale". Primo presidente della Conferenza episcopale italiana, Siri guidò la diocesi genovese dal 1946 al 1987. Richiamando il suo insegnamento, Benedetto XVI ha invitato i consacrati ad avere fede in Dio, anche di fronte alla diminuzione dei numeri e delle forze. Il Papa non ha mancato di ricordare anche il suo predecessore Benedetto XV, il Pontefice genovese che, durante il primo conflitto mondiale, si impegnò con tutte le sue energie a favore della pace. Al termine dell'incontro, il preside del capitolo gli ha offerto un omaggio significativo: l'amitto donato da Pio XII al cardinale Siri. Una religiosa, suor Speranza, gli ha regalato un'icona della Trinità, a nome di tutte le claustrali, e alcuni libri da parte di tutti i consacrati. Prima di congedarsi, Benedetto XVI ha sostato alcuni momenti in preghiera davanti alla tomba del cardinale Siri.

Una rosa d'oro

La giornata del Papa era iniziata con la preghiera davanti alla statua della Madonna della Guardia, nell'omonimo santuario molto caro ai genovesi. Accolto da numerosi fedeli, Benedetto XVI ha recitato alla Vergine la preghiera da lui stesso composta per l'occasione. Quindi ha deposto una rosa d'oro sull'altare ai piedi della Madonna. Il cardinale Bagnasco, a nome del santuario, gli ha offerto in dono una cartellina in pelle bianca, contente un'immagine della Madonna della Guardia in filigrana di Campoligure, alcune foto raffiguranti il cardinale Joseph Ratzinger al santuario mentre predica un ritiro ai sacerdoti, una pergamena riproducente la copia dell'atto notarile di nascita del santuario e una cartellina con l'elenco degli impegni presi dai fedeli in occasione della visita papale.

La visita al Gaslini

Dalla Guardia il Pontefice si è diretto in auto verso la città per visitare l'ospedale pediatrico Gaslini. Ad attenderlo erano i bambini, i loro familiari, il personale medico e infermieristico, il cappellano padre Aldo Campone e le autorità civili e militari, tra cui il sindaco Marta Vincenzi e il commissario straordinario dell'Istituto Giannina Gaslini, Vincenzo Lorenzelli. Il piccolo Pietro, un bambino in cura all'ospedale, ha letto alcune parole di benvenuto. Un altro, di nome Stefano, gli ha offerto un quadro a nome di tutti i degenti.

(nicola gori)

(©L'Osservatore Romano - 19-20 maggio 2008)

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