4 maggio 2008

Il Papa: "Piazza San Pietro oggi è come un cenacolo a cielo aperto"


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Papa; Piazza San Pietro oggi è come un cenacolo a cielo aperto

Gesù non è un filosofo ma è venuto realmente nel mondo

Città del Vaticano, 4 mag. (Apcom) - "Piazza San Pietro si presenta oggi quasi come un cenacolo a cielo aperto, gremito di fedeli, in gran parte soci dell'Azione Cattolica Italiana". Lo ha detto il Papa prima della recita del Regina Coeli, dal sagrato di piazza San Pietro, e non - come tradizione - dalla finestra del Palazzo Apostolico - in occasione dell'incontro con gli oltre 100mila aderenti all'Azione Cattolica.

"In questa prima domenica di maggio, mese mariano - ha aggiunto il Papa ricordando che oggi si celebra la solennità dell'Ascensione di Cristo al Cielo - riviviamo questa esperienza anche noi sentendo più intensamente la presenza spirituale di Maria". E infine, Benedetto XVI ha sottolineato come "Gesù è venuto nel mondo non sul piano ideale - come un filosofo o un maestro di saggezza, ma realmente, quale pastore che vuole ricondurre le pecore all'ovile". "E di che cosa ha più bisogno l'uomo di ogni tempo se non di questo - ha concluso il Papa - di un saldo ancoraggio per la propria esistenza? Ecco allora nuovamente il senso stupendo della presenza di Maria in mezzo a noi".

PAPA: LA SPERANZA CRISTIANA NON E' UN'ILLUSIONE

''Piazza San Pietro si presenta oggi quasi come un cenacolo a cielo aperto, gremito di fedeli, in gran parte soci dell'Azione Cattolica Italiana''. Benedetto XVI ha esternato con queste parole la sua soddisfazione per la massiccia presenza dei militanti di Ac all'incontro di questa mattina.

Il loro numero, infatti, ha superato la previsione di 100 mila fatta dagli organizzatori sulla base degli 80 mila passi ritirati nei giorni scorsi dalle presidenze diocesane. Arrivato a piedi sul sagrato della Basilica, dopo ripetuti applausi e acclamazioni, il Pontefice ha ricordato il significato dell'odierna festa liturgica dell'Ascensione.

''Nei suoi discorsi di addio ai discepoli - ha detto - Gesu' ha molto insistito sull'importanza del suo ritorno al Padre, coronamento di tutta la sua missione: Egli infatti e' venuto nel mondo per riportare l'uomo a Dio, non sul piano ideale, come un filosofo o un maestro di saggezza, ma realmente, quale pastore che vuole ricondurre le pecore all'ovile''. Secondo il Papa teologo, ''questo esodo verso la patria celeste, che Gesu' ha vissuto in prima persona, l'ha affrontato totalmente per noi: e' per noi che e' disceso dal Cielo ed e' per noi che vi e' asceso, dopo essersi fatto in tutto simile agli uomini, umiliato fino alla morte di croce, e dopo avere toccato l'abisso della massima lontananza da Dio''. Tutto questo, ha concluso, rappresenta ''una verita' non teorica ma reale. Percio' la speranza cristiana, fondata in Cristo, non e' un'illusione''.

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Bella festa e ne sono molto felice. Tuttavia mi sarebbe piaciuto sentire la parola "obbedienza" al Successore di Pietro e avrei voluto vedere dei baciamano e non semplici strette di mano.
Si e' di fronte al Papa...o no?

R.

3 commenti:

Luisa ha detto...

Cara Lella, siamo sulla stessa lunghezza d`onda...ho aspettato invano la parola obbedienza nella bocca di Alici, non l`ho sentita.
Una bella descrizione del movimento, ma le parole fedeltà e obbedienza al successore di Pietro ho dovuto aspettare che il Papa prenda la parola per sentirle finalmente echeggiare sulla Piazza San Pietro.
Mi ha anche colpito l`attitudine di Alici davanti al Santo Padre , una stretta di mano, nessun inginocchiamento , ma insomma queste persone si ricordano in faccia di chi si trovano ?
Passo in fretta sulle musiche che hanno accompagnato il giro della piazza del Papa ,che mi hanno fatto male alle orecchie.
Possono sembrare dettagli e senza dubbio lo sono ma per me sono dettagli significativi e rivelatori di una certa tendenza autoreferenziale di movimenti che fanno festa ed è bello ma dovrebbero farla riunita attorno al Successore di Pietro e non solo fra di loro.
Troppo spesso ho visto persone appartenenti all` Azione cattolica prendere le distanze dal Magistero del Santo Padre nella vita pubblica, forse per questo ero particolarmente attenta alle parole pronunciate dal presidente.
Comunque l`Italia può essere contenta di avere movimenti così vivi e attivi nella vita pubblica, penso anche a Comunione e Liberazione, vedere tutti quei giovani presenti da e nutre la speranza, vedere piazza San Pietro gioiosa e gremita di cattolici in festa non può che far piacere.

Anonimo ha detto...

Concordo con le osservazioni di chi mi ha preceduto: sono stata in AC parecchi anni ma poi me ne sono andata perchè mi sembrava un movimento più vicino a Prodi (sic!) che al Santo Padre.
In effetti anche oggi ho visto parecchie cose che mi hanno fatto "storcere il naso".
Molta autoreferenzialità, la tendenza a credere di essere "migliori a prescindere", la tendenza al "relativismo", a scusare tutto e tutti,
...mah!

mariateresa ha detto...

beh, oggi voglio vedere solo il bicchiere mezzo pieno . Era uno spettacolo vedere tutta quella gente e il loro entusiasmo.
Sì, ehm , la musica non era il massimo, ma dovete sentire nella mia parrocchia la messa del giovani....
E' stata una bella giornata.