31 maggio 2007
Santoro invita e poi "disinvita" Introvigne
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Roma. A commentare il famigerato video della Bbc sui preti pedofili, nella puntata di Annozero intitolata “Non commettere atti impuri”, stasera ci saranno il matematico e ateista osservante Piergiorgio Odifreddi, monsignor Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, e don Fortunato di Noto, fondatore del Telefono Arcobaleno e di Meter, associazione che combatte la pedopornografia su Internet.
Parteciperà alla trasmissione anche Colm O’Gorman, il giornalista irlandese autore del video della Bbc, mentre non ci sarà il sociologo Massimo Introvigne, direttore del Centro studi sulle nuove religioni, che da anni si occupa delle polemiche sui casi di pedofilia in cui sono coinvolti sacerdoti cattolici americani. Prima invitato, poi “disinvitato”, a due giorni dalla messa in onda della trasmissione, Introvigne si è sentito cortesemente spiegare da un collaboratore di Michele Santoro che la sua partecipazione era stata cancellata, a causa di non meglio identificati “motivi di casting”.
Fermo restando che Santoro ha il diritto di invitare chi vuole, ma anche che Annozero non è (o quantomeno non dovrebbe essere) il Grande Fratello, sorge il fondato sospetto che Introvigne si sia rivelato, per i gusti del padrone di casa, un po’ troppo schierato e competente. Nei giorni scorsi, lo studioso torinese aveva promosso un appello, al quale hanno aderito anche una ventina di parlamentari di entrambi gli schieramenti, nel quale i firmatari affermavano di non essere affatto contrari a trasmissioni televisive dove si affronti con serietà il “problema reale e doloroso” dei preti pedofili. Chiedevano, tuttavia, che non fosse trasmesso “da una rete pubblica, sostenuta dal canone di tutti gli italiani”, un documentario “sensazionalistico e falso” di cui elencavano, punto per punto, gli errori materiali. Spiegavano, insomma, perché “Sex, Crimes and the Vatican”, spacciato per un documento-bomba, altro non è che un petardo maleolente, zeppo di falsità marchiane, a cominciare da quella che spaccia per “documento segreto” la lettera firmata nel 2001 dall’allora cardinale Ratzinger, nella quale si fissava il regolamento di attuazione di una lettera apostolica di Giovanni Paolo II sui processi canonici.
Quello che il video della Bbc definisce “documento segreto”, non soltanto era stato immediatamente pubblicato nel bollettino ufficiale del Vaticano, ma da allora continua a essere consultabile sul sito della Santa Sede.
E’ solo una delle tante prove che dimostrano come quella della Bbc, rilanciata da Santoro, sia un’operazione basata su menzogne facilmente smascherabili, nella quale la parte di “fiction” prevale di gran lunga su quella “documentazione”. Un’operazione per nulla interessata a raccontare davvero il fenomeno dei preti pedofili e chiaramente indirizzata a costruire una leggenda nera attorno alla figura di Papa Ratzinger, dipinto come trentennale insabbiatore di abusi e protettore di preti criminali.
L’operazione è rozza e gaglioffa, ma per ora appare riuscita, almeno a leggere l’effervescente sito di Annozero. Dove, nel forum
governato dalla musa della “generazione zero”, Beatrice Borromeo, si accumulano anatemi contro la chiesa cattolica, si grida alla libertà di informazione conculcata (per via delle polemiche sull’opportunità che la televisione di stato acquistasse e mandasse in onda il video della Bbc, peraltro già dilagante sul web), si alzano barricate virtuali in difesa di un prodotto che documenta semplicemente lo spaventoso pressappochismo e la tendenziosità di chi lo ha confezionato.
Ieri, il Consiglio d’amministrazione della Rai ha affrontato la vicenda, e se non interverranno novità nella riunione prevista per stamattina, la gogna santoriana avrà corso come da palinsesto.
Il Foglio, 31 maggio 2007
I Cattolici alla rai: nessuna censura ma si rispetti la verità
(ASCA) - Roma, 31 mag - Oggi come una settimana fa, nessuna intenzione da parte dei vescovi italiani di censurare la trasmissione RAI del documentario BBC sui preti pedofili, ma oggi come allora si leva da molti ambiti cattolici la richiesta di rispettare la verita'. Era stato mons.Giuseppe Betori, segretario generale della CEI, a individuare nella mancanza di rispetto per la verita' il punto debole del servizio BBC che questa sera sara' trasmesso da Santoro ad ''Anno zero''. Il conduttore ha detto che cosi' cade un tabu', ma e' atteso da molte associazioni cattoliche per la comunicazione (si vedano le dichiarazioni di Mugerli presidente del Copercom) al varco per vedere in che modo portera' quelle correzioni ritenute dai cattolici necessarie perche' la trasmissione non si riduca a un gratuito attacco a Papa Benedetto. Il documentario dell'emittente inglese, con dati storici inattendibili accusa infatti Ratzinger di essere il massimo responsabile della tolleranza ecclesiastica verso i preti pedofili. In realta' si deve proprio a Ratzinger un giro di vite nella severita' verso i preti responsabili di questo genere di delitti. Si attribuisce a Ratzinger un documento del 1962 (Crimen sollicitationis -ndr) scritto invece dal dicastero vaticano del sant'Ufficio ben 19 anni prima che Ratzinger ne divenisse prefetto. Si afferma che questa istruzione vaticana scomunicava coloro che avessero denunciato i preti colpevoli di abusi sessuali, quando in realta' e' scomunicato chi essendo a conoscenza di tali abusi non li denuncia. E si confonde la richiesta di riservare a Roma l'ultima parola nei processi per pedofilia, quale volonta' di insabbiare anziche' come una volonta' chiara di una maggiore severita' nei confronti dei preti responsabili. Tanto e' vero, - e lo stesso vescovo Betori lo aveva rilevato davanti ai giornalisti - che le nuove norme (De delictis gravioribus) volute proprio dal cardinale Ratzinger nel 2001 rendono piu' facile perseguire i preti pedofili perche' si allungano i termini di prescrizione dei reati e cioe' fino a quando la vittima minorenne non compie i 28 anni di eta'. E si prevede la radiazione dallo stato clericale per quei preti che si rendono responsabili di delitti tanto gravi quale viene considerato l'abuso sessuale nei confronti di minori. Far apparire invece come avviene nel filmato finora anticipato su internet, che da 30 anni Ratzinger protegge i preti pedofili e' un clamoroso falso se non un prodotto di malafede. ''Santoro - scrive oggi il professor Massimo Introvigne sul Foglio - dovrebbe anche spiegare che l'ex prete Oliver O'Grady, il disgustoso pedofilo le cui immagini aprono e chiudono il documentario, non sta parlando con la BBc. Sta registrando un video concordato con gli avvocati di una causa civile miliardaria, contro la Chiesa, che in cambio non si sono opposti a che questo autentico orco ricominciasse a circolare liberamente dopo solo sette anni di prigione. E che le statistiche che cita sono state smontate una per una da studiosi come Philip Jenkins''. ''Anche un solo prete pedofilo e' uno di troppo - aggiunge Introvigne - e giustifica le severe misure invocate proprio da Benedetto XVI''. Ma occorre tuttavia dire che negli Stati Uniti i preti condannati dai tribunali federali o statali per abusi sessuali su minori dal 1950 a oggi sono 105. ''Ce ne sara' certo qualcuno copevole e non condannato - osserva Introvigne - ma sostenere che le condanne sono migliaia e' solo cattivo giornalismo''.
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1 commento:
ostato un commento che ho la pretesa possa essere abbastanza limpido, moderato e costruttivo, circa la trasmisisone di questa sera.....
ti saluto
don paolo
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