29 maggio 2007

Il cardinale Bertone mette qualche puntino sulle "i"


Leggiamo qualche dichiarazione odierna del cardinale Bertone che striglia a dovere certi giornali e, soprattutto, certi vaticanisti. Vediamo chi avra' il coraggio, domani, di riportare certe dichiarazioni...
Segnalo che neanche oggi NESSUNO si e' degnato di scrivere un editoriale sulle false accuse al Papa.
Scommettiamo che domani mattina leggeremo solo delle tensioni all'interno del CDA della Rai con qualche consigliere che si rifiuta di discutere del "caso" Santoro?
Anticipo che domani, su questo blog, verra' pubblicato un articolo de "Il Foglio" dell'aprile 2006 (tempi non sospetti, dunque) in cui si descrive la "dura vita del vaticanista" ai tempi del Papa senza spifferi, Benedetto XVI
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Raffaella

Papa: Card. Bertone, Suo Viaggio In Brasile Non e' Stato Flop

Roma, 29 mag . - (Adnkronos) - Il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, ha contestato questo pomeriggio alcuni titoli di giornali che hanno parlato di 'flop' del viaggio del Papa in Brasile. Bertone ha anche criticato le cifre fornite dai mezzi d'informazione sulla messa di Aparecida e sulla manifestazione del Family day in piazza S. Giovanni a Roma.


BERTONE: IN BRASILE NESSUN FLOP, MEDIA DISTORCONO
Solo mezzucci dire che a San Giovanni erano in 200mila

Roma, 29 mag. (Apcom) - La visita di Benedetto XVI in Brasile "non è stata assolutamente un flop, come hanno scritto molti giornali". E' secco il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, nel criticare i mezzi di comunicazione che talvolta distorcono i numeri. "Hanno scritto che poche persone hanno accolto il Papa - ha proseguito Bertone - invece ho visto milioni di persone a San Paolo. E dire che ad Aparecida erano solo in 170mila, è come dire che a San Giovanni erano in 200mila.
Questi - ha concluso - sono mezzucci".


BERTONE: SENZA FEDE DEMOCRAZIA PERDE VALORI PORTANTI
Ma anche non credenti possono proporre valori fondamentali

Roma, 29 mag. (Apcom) - Una democrazia senza riferimento a Dio prede di vista i valori portanti della persona e della società. Ne è convinto il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, che risponde così ad una domanda sul rapporto tra democrazia e fede. "Potrei partire da una dichiarazione lapidaria di Alexis De Tocqueville - ha detto Bertone - il dispotismo non ha bisogno di religione, la libertà sì. Le persone per essere soggetti attivi nella formazione della democrazia nell'agire politico e per il bene comune - ha affermato il segretario di Stato, prima di intervenire a un convegno su 'Cristianesimo e secolarizzazione' - hanno bisogno dell'apertura ai valori portanti della persona e della società. E per noi nella visione cristiana, questi valori vengono da Dio".

Il braccio destro del Papa ha dunque invitato a "volare alto" anche se "bisogna partire della Trinità". "Questo non significa - ha proseguito - che anche i non credenti non riescano a proporre e a vivere i valori fondamentali". Ricordando il discorso di Benedetto XVI in Brasile, all'apertura della V Conferenza del Celam, Bertone ha concluso: "Senza riferimento a Dio questi valori perdono tutta la loro forza".

Il segretario di Stato ha inoltre sottolineato che "la Chiesa dialoga con tutti, cerca di costruire con tutti un mondo fondato sulla giustizia, sulla solidarietà". "E' possibile un dialogo - ha aggiunto Bertone - anche se il laicismo mette l'accento sull'apostasia da Dio. La Chiesa dialoga con tutti anche se la mancanza di un riferimento a Dio priva di una risorsa".

Parlando infine del tema della secolarizzazione, alla domanda se si possa arrivare a definire l'attuale società una 'dittatura secolarizzata', il porporato ha risposto: "La secolarizzazione avanza dal 1968, una data discriminante per un ingresso massiccio del pensiero della secolarizzazione. Già a fine anni '60-'70 si parlava di secolarizzazione, ma definirla dittatura oggi mi sembra eccessivo.

1 commento:

euge ha detto...

Un grazie di cuore a Tarcisio Bertone. Finalmente un segretario di Stato che fa il suo dovere !!!!!!!!! Del resto, solo per i soliti detrattori il viaggio in Brasile è stato un flop!!!!!!!!
Ma quale flop cercate di togliervi quei paraocchi fatti di un pressappochismo e di un'odio ostinato senza motivi. Accettate che questo Papa senza ricorrere ai media ed allo spettacolo riesce a raggiungiere i cuori e a far riflettere e questo vale anche per i detrattori curiali!!!!!!! No non riuscirete a distorcere malgrado la vostra perseveranza la figura di un Papa che va in mezzo alla gente parlando con dolcezza, fermezza ed umiltà essattamente quello che manca a tutti coloro che di Benedetto XVI hanno il concetto del grande inquisitore.
Sempre con Benedetto XVI Eugenia