23 giugno 2007
IL NUOVO ATTACCO AL PAPA PASSA PER MEDJUGORJE?
Vedi anche:
Rassegna stampa del 23 giugno 2007
Aggiornamento della rassegna stampa del 23 giugno 2007 (1)
Ecco un articolo su cui vale la pena soffermarsi perche' ci sono parecchie "cosucce" da chiarire. Alla fine potete leggere il mio commento.
Raffaella
Benedetto XVI e Bertone non nascondono il loro scetticismo
La battaglia di Medjugorje
Il vescovo di Mostar vieta la città della Madonna al predicatore del Papa
MARCO TOSATTI
CITTA’ DEL VATICANO
Non importa se padre Raniero Cantalamessa, cappuccino, fa parte della «famiglia Pontificia», ed è il predicatore dei papi dal 1980: a Medjugorje, senza il permesso del vescovo di Mostar, non può andare né a tenere conferenze, né a predicare. E così la battaglia sulle apparizioni mariane più popolari e contestate degli ultimi decenni si arricchisce di un nuovo capitolo, che giunge a lambire addirittura i Sacri Palazzi. Perché certamente in questo divieto clamoroso giocano, sia pure in maniera silenziosa, sia la posizione del Segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, che sulla realtà soprannaturale delle apparizioni di Medjugorje ha più di una perplessità, sia quella di Benedetto XVI.
Da cardinale, e prefetto della Congregazione della Fede, Joseph Ratzinger non era certamente un fan di Medjugorje; e da Papa non ha cambiato opinione.
Ben diverso era l’atteggiamento di Giovanni Paolo II, che - lo ha dichiarato in due diverse occasioni il presidente croato Tudjman - aveva manifestato il desiderio di recarsi in quel villaggio sui monti della Bosnia Erzegovina per pregare di fronte all’immagine della «Gospa», la Signora. Glielo impedirono; e probabilmente fra i molti che gli consigliarono di non andare c’era anche il suo successore.
Seminario dimezzato
Lunedì 2 luglio a Medjugorje avrà inizio un seminario, destinato ai sacerdoti, intitolato: «Con Maria nel Cenacolo, in attesa dello Spirito Santo». Il sito del santuario recita ancora che «Il docente del seminario sarà P. Raniero Cantalamessa, OFMCap». Il cappuccino, una figura imponente, occhi penetranti, la lunga barba bianca, avrebbe cominciato sin dalle 9 di martedì, in un programma fitto, mattina e pomeriggio, per tre giorni. Il seminario si sarebbe concluso sabato 7 luglio, dopo una «Via Crucis» sul monte delle apparizioni, il «Krizevac», e una visita alla tomba di Fra Slavko Barbaric, l’animatore della pastorale dei pellegrini morto qualche anno fa, per infarto, proprio sul monte.
Un programma dall’apparenza innocua. Ma la presenza di un esponente della Famiglia Pontificia deve avere allarmato il vescovo di Mostar, da cui dipende Medjugorje. I fautori del santuario segnerebbero un importante punto a loro favore se il Predicatore della Casa Pontificia tenesse lezioni e preghiere proprio mentre infuria, ormai da decenni, la battaglia fra francescani e vescovi della Bosnia Erzegovina intorno alla «Regina della Pace», fra chi vuole il riconoscimento della soprannaturalità e chi invece non ci crede, e lo dice.
Boicottaggio
E così monsignor Ratko Peric, il vescovo di Mostar, ha preso carta e penna e ha scritto in Vaticano, chiedendo spiegazioni al diretto interessato. E forse non solo; ma se si sono mossi altri ingranaggi, in questo complesso minuetto, per il momento non è dato di sapere. E’ probabile però che i vescovi bosniaci non abbiano avuto difficoltà a trovare appoggi in Segreteria di Stato, se li hanno cercati, per sabotare il programma. Come? «Questa cancelleria diocesana non ha mai ricevuto richiesta scritta di un permesso, come è la norma, da nessuna delle due parti interessate in relazione al ritiro spirituale», dicono alla Curia episcopale di Mostar. «Le norme del Codice di Diritto Canonico in questo caso non sono state rispettate».
Il diritto canonico
In realtà l’avvenimento è stato pubblicizzato su Internet per vari mesi, con offerte di adesioni da tutta Europa. Però la diocesi non ha ricevuto nessuna richiesta di permesso; e questa è una violazione oltre che del Codice, anche delle disposizioni contenute in una lettera scritta nel 2001 dal vescovo ai responsabili di Medjugorje. Padre Cantalamessa ha fatto sapere, in risposta, al presule, che «il principio a cui mi attengo è quello di non predicare, e specialmente ai sacerdoti, senza il permesso del vescovo locale». Forse era convinto che a chiedere il permesso avrebbero provveduto gli organizzatori, suoi confratelli francescani, i quali probabilmente hanno pensato che la diocesi non si sarebbe opposta a una presenza così importante: padre Cantalamessa predica - e con quanto vigore - di fronte al Papa, ai cardinali e alla Curia intera in occasione delle più importanti festività liturgiche, in Quaresima e Avvento.
Monsignor Srecko Majic, Vicario generale della diocesi di Mostar, ha dichiarato al National Catholic News Service, l’agenzia dei vescovi Usa, che si è deciso di rendere pubblica la rinuncia di padre Cantalamessa per fare chiarezza sullo status di Medjugorje, «che non è né un santuario diocesano, né un santuario nazionale». Il prelato ha aggiunto che la diocesi tenta di fare luce su «inganni e interpretazioni errate che possono essere visti nei commenti sui siti Internet, che considerano Medjugorje come un luogo di apparizioni presunte». La posizione della Chiesa, ha ricordato monsignor Majic, è sempre quella secondo cui «non si può affermare che questi fatti riguardino apparizioni e rivelazioni soprannaturali».
Il miracolo
Le apparizioni avrebbero avuto inizio 26 anni fa; e dal momento che la Vergine apparirebbe quotidianamente ad alcuni dei veggenti, si può calcolare che fino a oggi ci siano state circa quarantamila manifestazioni. D’altronde, dal momento che il fenomeno, secondo i veggenti, continua, la Chiesa non può esprimere una posizione definitiva, che di norma - quando è espressa - giunge a bocce ferme, e magari parecchi anni dopo che l’evento si è concluso. L’anno scorso monsignor Peric si è lamentato personalmente con Benedetto XVI, perché sacerdoti di tutto il mondo ignorano il suggerimento di non organizzare pellegrinaggi. Addirittura, durante una predica nella chiesa di san Giacomo a Medjugorje, ha ricordato che la Chiesa «non ha accettato, né come soprannaturale nè come Mariana, nessuna delle apparizioni». Fino alla metà degli anni ‘90 su Medjugorje si registravano pareri favorevoli di cardinali (Tonini, Wamala, Margeot, Tomasek, Kuharic); ma da quando la Congregazione per la Dottrina della Fede ha messo seri paletti, proibendo pellegrinaggi ufficiali, la prudenza ha prevalso.
Lourdes
Ben 18 apparizioni, nel 1858, a Bernadette Soubirous, riconosciute da una commissione vescovile nel 1862
Fatima
Le apparizioni (e il miracolo del sole) avvengono nel 1917. Nel 1930 sono dichiarate «degne di credenza»
Civitavecchia
Il vescovo era perplesso sulla statuetta che essudava sangue. Ma accadde anche a casa sua, e si convinse
Kibeho
In Ruanda negli Anni ‘80 alcuni ragazzi hanno tre visioni premonitrici del genocidio degli Anni ‘90
La Stampa, 23 giugno 2007
Caro Tosatti, il Suo articolo sembra un pochino tendenzioso e Le spiego subito il perche'.
Sembra, quasi, che si voglia, velatamente, suggerire al lettore che la differenza fra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e' abissale per quanto riguarda Medjugorje. Chiaramente si vuole far passare l'idea che Papa Ratzinger sia molto distante, in quanto teologo, dalla religiosita' popolare. Mi sbaglio?
In realta', caro Tosatti, Lei fa molte supposizioni e omette un piccolo particolare.
Iniziamo da quest'ultimo punto.
Papa Benedetto XVI e' molto prudente (ed ha ragione) sulle apparizioni di Medjugorje, perche' esse, a detta dei veggenti, sono ancora in atto. Non e' possibile analizzare storicamente il fenomeno finche' esse non cesseranno. Doverosamente, dunque, Joseph Ratzinger, cardinale e Papa, si mantiene sul piano dell'assoluta prudenza. Nessuno ha mai vietato i pellegrinaggi personali a Medjugorje.
E analizziamo altre "stranezze".
Si dice che a Papa Wojtyla si impedi' di andare a Medjugorje.
E' mai possibile impedire ad un Pontefice di fare qualcosa? Suvvia.
Ovviamente di chi e' la colpa? Ma non e' chiaro? Del cardinale Ratzinger che PROBABILMENTE era fra i molti che sconsigliarono al Papa di andare.
Che cosa significa l'avverbio probabilmente? Si tratta di supposizioni, dure o pure, o si hanno prove a sostegno di cio' che si scrive?
In un altro passo si usa un altro avverbio rivelatore: chiaramente! Chiaramente sul divieto imposto a Cantalamessa pesano le posizioni di Bertone e del Papa. Che significa? Si hanno prove?
Francamente questo atteggiamento dei media inizia a stancarmi: i continui confronti fra Pontefici non giovano ad alcuno.
Il Papa e' molto prudente e noi possiamo solo ringraziarlo per questa sua delicatezza.
Raffaella
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5 commenti:
brava ben detto!!
Chiara
io credo che in realtà il povero Tosatti non sappia un tubo di certo e abbia provato a confezionare un articolo senza ingredienti e semplicemente rimasticando alcune illazioni già contenute nel suo libro su Fatima. tutto qui.Una povera cosa.
Non penso sia unattacco, solo dovendo scrivere un articolo per guadagnarsi lo stipendiosi usa , come tanti,anche il niente.Come quando scrisse l'articolo sul mancato concerto in Vaticano per Natale . Il titolo era così stupidoche lo ricordo ancora "O Mozart o niente".
Mah.
...da Papa non ha cambiato opinione....
,,,probabilmente.....chiaramente...!
Ma li rilegge i suoi articoli Tosatti?
Da quel che scrive si potrebbe dedurre che Tosatti è nei segreti dell `appartamento papale, ancor più, sa quel che Papa Benedetto pensa,quel che da cardinale ha probabilmente fatto ecc.
La "maniera silenziosa" dovrebbe adottarla lei caro Tosatti sopratutto quando è per scrivere ipotesi, solo ipotesi soggettive. Il dovere del giornalista è di verificare la notizia, o mi sbaglio?
Qui la notizia è l`impossibilità per Raniero Cantalemessa di dare la sua conferenza. Il resto è supputazione, e ancor più, le conclusioni che Tosatti tira pesano il peso di una piuma al vento!
Ed è vero cominciamo a stancarci di questa volontà persistente di confrontare i due Papi, confronto da cui Papa Benedetto esce sempre perdente!
Quando i signori giornalisti si stancheranno di fare di Benedetto XVI un ritratto non corrispondente alla realtà?
Pittori di pessima qualità.
Si sente molto parlare di questo luogo di nuove apparizioni mariane, ma come ogni caso di questo tipo va analizzato molto attentamente. Non si può nè si deve bloccare nessun laico qualora voglia recarsi là, ma per avere una conferma dalla massima autorità quale è il Papa occorre cautela. Sono processi molto lunghi. Dal momento che Cantalamessa fa parte della Casa Pontificia è bene che non vada per non dare nessun tipo di conferma che in realtà per ora non c'è. Marco
Grazie a Marco che ha perfettamente riassunto la situazione !
Questo dovrebbe scrivere un giornalisata serio e null`altro. Tutto il resto è supposizione e intepretazione !
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