25 giugno 2007
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PAPA: TRA LE MANI AUTOGRAFI DI LUTERO E ATTI CONTRO GALILEO
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 25 giu - Preziosi codici, rari papiri, autografi, testi di straordinaria importanza sono stati mostrati a Benedetto XVI questa mattina durante la sua visita alla Biblioteca Apostolica Vaticana e all'Archivio segreto vaticano.
A sua disposizione sono stati messi fondamentali documenti della Bibbia e autori a lui cari o che hanno segnato in qualche modo la storia della Chiesa: Agostino, Tommaso, Lutero, Galileo.
Nel corso della visita alla Biblioteca il papa ha potuto prendere visione tra l'altro del Papiro Bodmer XIV-XV (tre cassette con l'intero papiro) recentemente donato alla Biblioteca dal signor Frank Hanna, presente oggi con due familiari. E' uno dei testi piu' preziosi della Biblioteca contenente il piu' antico testo del Vangelo di Luca e Giovanni e scritto in Egitto circa il 200 dopo Cristo. Poi il Codice vaticano B, uno dei piu' importanti manoscritti custoditi in Biblioteca, il primo testo completo della Bibbia in greco dell'inizio del IV secolo. Un codice illustrato del secolo XIV-XV contenete le ''Enarrationes in psalmos'' di sant'Agostino; un codice autografo di san Tommaso con la ''Summa contra gentiles''; alcune lettere autografe di Martin Lutero e una copia della Bibbia di Gutemberg delle 42 linee, il primo libro pubblicato a stampa alla meta' del XV secolo.
Il papa ha potuto anche osservare alcuni documento originali dell'Archivio Segreto: il Liber diurnus Romanorum Pontificum, una specie di libro con formule di cancelleria pontificia del secolo VIII; il Concordato di Worms fra Callisto II ed Enrico V imperatore (1122) sulle nomine episcopali; la ritrattazione dei suoi errori teologici compiuta da Meister Eckhart il 13 febbraio 1327; Atti del processo contro Galielo Galilei (1616-1633) con il decreto del cardinale Bllarmino e le deposizioni al processo di Galilei con sottoscrizione originale e infine il diploma di Filippo III di Spagna (27 febbraio 1600) con il sigillo in oro piu' pesante tra quelli posseduti dall'Archivio, ossia circa 1000 grammi. Nel corso della sua visita il papa e' salito alla Torre dei Venti per visitare la Sala della Meridiana, gia' Osservatorio astronomico Pontificio e sede degli studi per la riforma del calendario gregoriano. E poi sceso nell'Archivio sotterraneo della Biblioteca per una rapida visione di insieme del bunker e di una delle Sale Pergamene.
Benedetto XVI ha visitato la Biblioteca e l'Archivio Segreto vaticani: case di scienza e di cultura aperte a tutti, lontane da polemiche e partigianerie
Importante e suggestiva visita di Benedetto XVI, che questa mattina si è recato presso la Biblioteca Apostolica e l’Archivio Segreto vaticani, istituzioni che da secoli - cinque in particolare la Biblioteca - conservano centinaia di migliaia di importantissimi documenti di carattere storico ed ecclesiale. Nel corso della visita, il Papa ha anche annunciato le nomine dei prossimi nuovi responsabili della Biblioteca Apostolica e del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso. La cronaca della visita nel servizio di Alessandro De Carolis:
La Biblioteca Apostolica una “casa di scienza, di cultura, di umanità”. L’Archivio Segreto uno “scrigno” per “ricerche erudite” sulla storia antica e contemporanea, aperto senza preclusioni agli studiosi ma “lontano” dalle sterili polemiche innescate da letture partigiane della storia. Così, in sintesi, Benedetto XVI ha definito e riconosciuto il lavoro e più ancora, secondo le parole stesse del Pontefice, “il singolare servizio” che entrambe le istituzioni rendono da secoli alla Chiesa e al Papa.
Lo scenario che si è parato davanti agli occhi del Pontefice è tale da togliere il respiro a uno studioso come Benedetto XVI e a qualsiasi uomo di cultura. Uno sguardo che si riempie del colpo d’occhio d’insieme - la teoria infinita di libri, di documenti, di reperti che hanno fatto la storia della Chiesa e dell’umanità - o si fissa sul singolo tesoro, come il preziosissimo “Codice Vaticano”, manoscritto stilato 1700 anni fa che contiene il testo integrale in greco della Bibbia, o l’inestimabile “Papiro Bodmer” - donato di recente alla Biblioteca - sul quale 1800 anni fa vennero trascritti in Egitto i più antichi testi del Vangelo di Luca e di Giovanni mai rinvenuti finora. E ancora, gli atti originali del processo a Galileo Galilei, un codice autografo di San Tommaso d’Aquino o le lettere originali di Martin Lutero. Un itinerario del pensiero e dello spirito che annovera in totale un milione 600 mila stampati, 8300 incunaboli e 75 mila manoscritti, concentrato negli splendidi ambienti della Biblioteca Apostolica e dell’Archivio Segreto vaticani, visitati da Benedetto XVI a poche settimane, fra l’altro, dalla lunga chiusura per ristrutturazione - tre gli anni previsti - della stessa Biblioteca, a partire dal prossimo 14 luglio.
“Vostro compito, cari amici che quotidianamente qui operate, è di custodire la sintesi tra cultura e fede che traspira dai preziosi documenti e dai tesori che custodite, dalle mura che vi circondano, dai Musei che vi sono vicini e dalla splendida Basilica che appare luminosa alle vostre finestre”.
E spostando l’attenzione all’Archivio Segreto Vaticano e alla “lungimiranza” di Leone XIII che nel 1881 lo aprì alla consultazione degli storici, Benedetto XVI ha rilevato l’interesse suscitato dalla sua decisione, un anno fa, di consentire l’accesso alle carte sul Pontificato di Pio XI. Tuttavia, ha osservato:
“Ricerche, studi e pubblicazioni possono a volte far nascere, accanto ad un interesse precipuamente storico, anche talune polemiche. A questo riguardo non posso che lodare l'atteggiamento di servizio disinteressato ed equanime che l’Archivio Segreto Vaticano ha reso, tenendosi lontano da sterili e spesso anche deboli visioni storiche di parte ed offrendo ai ricercatori, senza preclusioni o preconcetti, il materiale documentario in suo possesso, ordinato con serietà e competenza”.
Un lavoro strarodinario, dunque - ha riconosciuto e lodato a più riprese il Papa - svolto con “umile e quasi nascosto impegno quotidiano”. Un impegno che, in altri tempi, anche l’allora cardinale Ratzinger avrebbe volentieri affrontato:
“Confesso che, al compimento del mio settantesimo anno di età, avrei tanto desiderato che l’amato Giovanni Paolo II mi concedesse di potermi dedicare allo studio e alla ricerca di interessanti documenti e reperti da voi custoditi con cura, veri capolavori che ci aiutano a ripercorrere la storia dell’umanità e del cristianesimo. Nei suoi disegni provvidenziali il Signore ha stabilito altri programmi per la mia persona ed eccomi oggi tra voi non come appassionato studioso di antichi testi, ma come Pastore chiamato a incoraggiare tutti i fedeli a cooperare alla salvezza del mondo, compiendo ciascuno la volontà di Dio là dove Egli ci pone a lavorare”.
Gli scriptores che lavorano nella Biblioteca Apostolica Vaticana sotto la responsabilità del bibliotecario di Santa Romana Chiesa hanno il compito della ricerca scientifica e dell'attività culturale propria della Biblioteca, che è strutturata tra l'altro in tre "Dipartimenti" - Manoscritti, Stampati e Gabinetto numismatico - e in sette "Servizi": Laboratorio di restauro, fotografico, Centro di elaborazione dati, Editoria, Scuola, Mostre e Coordinamento servizi informatici.
Radio Vaticana
IL DISCORSO DEL PAPA ALLA BIBLIOTECA APOSTOLICA VATICANA
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