Fra Sistino, un uomo...un mito (4) [Borgo Pio]

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Riportiamo un delizioso articolo di Fra Sistino per il quotidiano da Petrus.
Delizioso come sempre il nostro amico fraticello :-)
Raffaella

Un consiglio per le vacanze: visitate Borgo Pio, il “paese” di adozione del Cardinal Ratzinger

di Fra’ Sistino

CITTA’ DEL VATICANO - L’estate ai Borghi è bellissima. Si vive un’atmosfera d’altri tempi, un’atmosfera da paese. In effetti, mi hanno detto che è un po’ così tutto l’anno. Per chi visita la capitale della Cristianità, superato il caldo, si aprono scoperte grandi e semplici. Borgo Pio, l’antico quartiere smembrato da via della Conciliazione, appena fuori dal Vaticano, torna ad essere se stesso. Con i suoi negozi di pane e di verdura, e non solo di insulsi souvenir, con la gente che con una sedia si mette a prendere il fresco in strada. Sacerdoti e guardie svizzere che si incontrano alla festa patronale della Madonna del Carmelo a metà luglio nel cuore dell’estate. Borghi è un quartiere dove vivono molti alti prelati.
Quelli che hanno deciso di vivere “extra moenia”. Tra questi, Joseph Ratzinger. Amava moltissimo passeggiare per l’antico quartiere romano e fermarsi con negozianti e passanti. Sua sorella Maria faceva la spesa negli antichi negozi, come il forno di Angelo. Mi hanno detto che porta ancora il pane al Papa. Non solo perché il Cardinal Ratzinger è un vecchio amico, e andava sempre al negozio per partecipare alla festa del vino novello, e faceva comprare il pane, il latte, la marmellata della monache trappiste. Angelo è il fornaio dei Papi dal tempo della guerra. Il suo forno, il primo vapoforno di Borghi, era un punto di riferimento per il quartiere, soprattutto durante la guerra. Mi ha raccontato che una volta toccò a lui portare il pane a Giovanni XXIII. Emozioni di altri tempi che oggi rivivono nei suoi occhi quando ne parla. Il pane comunque ora lo vengono a ritirare prima delle 7. E Ingrid Stampa, la “governante” di Ratzinger, musicista, traduttrice e grande appassionata di bicicletta compra pane e latte ancora da Angelo. L’estate a Borghi ti fa scoprire tante cose. Che ci sono due parrocchie, separate da un muro. Sant’Anna, parrocchia pontificia, e Santa Maria in Traspontina, parrocchia carmelitana. Madre e Figlia proteggono il quartiere del Papa. E quando c’è la processione della Madonna del Carmelo, la statua si ferma davanti a Sant’Anna, il parroco esce e si prega insieme. E’ bello d’estate a Borghi, quando non ci sono i grandi gruppi di turisti confusi, appena vomitati da autobus che distruggono l’aria e l’atmosfera. Formano file di ore per vedere cose di cui non apprezzeranno nulla. Vanno all’Udienza con il Papa e non sanno di cosa parla, comprano panini e souvenir facendosi turlupinare da negozianti senza scrupoli. Effetti deleteri di uno scomposto turismo di massa. Meglio venire a Borghi d’estate, da soli e non in comitiva. Perchè fermandosi a parlare si scopre Roma, il Vaticano, la gente, la storia. Poi la sera si fanno quattro passi in Piazza San Pietro. I vecchi, le mamme con i passeggini, i ragazzi per mano. E’ la piazza del paese più grande del mondo. Ma pur sempre un magnifico paese.

da Petrus