20 ottobre 2007

Papa e precariato, Avvenire prende in giro i giornaloni


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Sui giornali l’estrema sinistra «arruola» Ratzinger

di Umberto Folena

Clamoroso: Benedetto XVI agente del Comintern. L’umorismo è l’unica via di scampo di fronte alle reazioni di certo mondo politico al messaggio del Papa alla Settimana sociale. «Welfare, ora la sinistra radicale tenta di arruolare anche il Papa » titola il Tempo. La Gazzetta del Mezzogiorno gli fa eco: «Il Papa dice no al lavoro precario e 'Cosa rossa' grida al miracolo».
Il Mattino registra: «Esulta la sinistra radicale: Ratzinger è con noi». Libero commenta: «Il Papa contro il precariato. E i comunisti lo arruolano». Esagerato?
No, considerato come il Corriere della sera riporta alcune reazioni: «Da Roma arriva la soddisfazione del ministro Paolo Ferrero: 'condivido completamente il monito del Pontefice ». Oliviero Diliberto invita i moderati del governo ad «ascoltare almeno il Papa » e perfino il no global Caruso esulta: «Anche il Papa è con noi!». Il delirio narcisista impedisce a Caruso e compagni di considerare l’ipotesi di essere loro, sia pur eccezionalmente, con il Papa , anziché viceversa.

Clamoroso bis: nessuno strilla all’indebita ingerenza vaticana eccetera.

Perfino il Riformista commenta: «Il Papa in fondo ha detto una cosa di sinistra, molto più di sinistra di quante ne vengono dette, a proposito di lavoro, da quanti, al contrario di quanto possa fare in concreto Ratzinger, possono porre rimedio a questa situazione di eterna precarietà che colpisce i giovani ». La sintassi è ardua ma il senso è chiaro: Ratzinger sorpassa a sinistra il governo. Conclusione: «La speranza è che il Papa sia ascoltato non soltanto quando parla di eutanasia ma anche quando parla del disagio dei giovani». Come non condividere la speranza del Riformista?
E che dire della Stampa?
In un titolo attribuisce a Benedetto XVI intenti bellici: «Il papa attacca». Però intervista monsignor Giovanni D’Ercole, il quale ricorda che quanto detto dal Papa è già contenuto nella Laborem exercens e nella Gaudium et spes, e ammonisce: «Il messaggio del Papa va letto interamente e non può essere usato a fini di polemica politica interna (…). Non si possono prendere stralci di discorsi papali quando li si ritengono funzionali alle proprie battaglie e poi fare l’opposto quando non li si ritiene funzionali».
Invece c’è chi specula perfino sui tempi. Sara Farolfi del Manifesto (che nel titolo riscrive il catechismo: «La precarietà è peccato ») parla di «tempistica perfetta». E Fulvio Fania di Liberazione allude e sfuma: «Sembra un intervento studiato apposta alla vigilia della manifestazione per il lavoro, in realtà è segno che la chiesa non vuole mostrarsi disattenta ai temi classici della dottrina sociale». Da notare la doppia negazione, «non disattenta»: scrivendo «attenta» faceva prima.
Tanti elogi al Papa non passano inosservati. Renato Farina ( Libero), come suo solito, al fioretto preferisce l’ascia bipenne: «Qualche rimbambito ha tradotto: Ratzinger è contro la legge Biagi, si esprime più finemente ma è tale e quale il rifondarolo Caruso. Non vale neanche per scherzo, il paragone». Savino Pezzotta, intervistato da Luca Cifoni del Messaggero, allarga le braccia: «È la solita situazione all’italiana. Se il Santo Padre si pronuncia sulla tutela della vita è un reazionario, se tocca altri temi allora si cerca di tirarlo dalla propria parte. Ricordo che nel suo discorso di insediamento alla Cei Bagnasco parlò a lungo della povertà, ma non se ne accorse nessuno ». Forse perché non tornava comodo in quel momento.

A parte è il caso di Marco Politi di Repubblica, che lancia alla Chiesa un aut aut: «O la gerarchia accetterà di essere parte della società italiana oppure, se insisterà a volere imporre il proprio giudizio, cresceranno le tensioni che le stanno già procurando un calo di consenso sulle questioni attinenti ai diritti individuali».
Da leggere a voce alta, con intonazione minacciosa.

© Copyright Avvenire, 20 ottobre 2007

Grandiose le parole su Politi ehehehheheheheheheheheheheh
Sono le nostre...modestamente
:-)
R.

3 commenti:

mariateresa ha detto...

ehehehehehehehehe.......
ma, a proposito della difesa incessante della bandiera della laicità contro il pericolo dell'oscurantismo cattolico, dove è finito Curzio Maltese? Io non compro Repubblica e me lo sono chiesto.
Non che senta la mancanza.

Anonimo ha detto...

Ciao Mariateresa, sono in pensiero anche io: si sara' spaventato? :-)

mariateresa ha detto...

non sarà che da quando papa Ratzinger è diventato "un compagno" (eheheheheeh)ora lo guarda con un occhio di riguardo?