15 settembre 2008

La "pochezza" dei giornali italiani, le analisi di quelli francesi...

Cari amici, non ho potuto fare a meno di notare che, come sempre, i giornali italiani si sono "omologati" proponendo gli stessi titoli a "fotocopia": No alle unioni di fatto, No alla comunione ai divorziati, No a questo, No a quello...
In realta' il messaggio del Papa ai vescovi francesi, sferzante ed incisivo, e' stato piu' che altro propositivo e positivo.
Purtroppo la stampa italiana non riesce a trovare titolazioni originali e coloro che si fermano, appunto, ai titoli, non posso dire di ricevere un bel servizio.
I giornali francesi, per quel poco che ho visto stamattina, propongono invece analisi articolate del discorso del Papa
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R.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon giorno a voi, stamani anche il GR RAI delle 7, nei titoli d'apertura, come per "tirare le somme" del viaggio, snocciolava: direttive ai vescovi di Francia, no alla comunione ai divorziati, no alle coppie di fatto.....Dimenticandosì cosa significano per un cattolico quei liberi "sì" che propone la Fede in Cristo.

euge ha detto...

siamo alle solite !!!!!! ma non poteva essere diversamente. In Italia, di ogni discorso del santo Padre, vengono messi in evidenza solamente i presunti " no "! Questo dimostra quanto ancora i media italiani, siano legati indissolubilmente a deprecabili luoghi comuni; continuando a presentare un Papa disposto all'ascolto, come una persona che impone! Un errore madornale se si pensa che non impone proprio nulla come non è un imposizione ma, una scelta, vivere oppure no secondo i principi cristiani; torniamo sempre ai triti e ritriti argomenti! Che tristezza ! dover essere anche in questo confronto con la laicissima Francia, risultare perdenti ed incapaci di passare oltre odiosi luoghi comuni e scontati stereotipi!

euge ha detto...

Cari amici del blog voglio segnalare che anche il portale di Libero, ha gia attivato un forum su i " no" di cui parlavamo nei messaggi già postati!

vedete? tutti belli omologati, allineati, inquadrati contro la chiesa ed il Papa. Tutti che si aggrappano ad una caricatura di cui non vogliono scoprire, bontà loro, il vero aspetto!
Comodità, egoismo, luogo comune, arroganza di bastare a se stessi questi sono gli ostacoli che impediscono di vedere al di là del proprio naso!

Anonimo ha detto...

Sì, Eugenia, quello che poi non si comprende è il perchè di queste pressioni sulla Chiesa dall'esterno: se certe persone non se la sentono di pronunciare quei "sì" (cui per contro corrisponde qualche "no") che la Fede richiede, in quanto regola contenuta nelle Scritture, bene, nessuno le obbliga ad una comunione forzata nella Chiesa stessa; insomma, che ognuno si regoli come crede, ma non pretenda che sia la Chiesa, diretta emenazione di Cristo, ad adattarsi a loro. Le stesse pressioni sarebbero da valutare con maggior rigore qualora provengano da vescovi, presbiteri, diaconi e religiosi/e, persone consacrate chiamate espressamente a dare testimonianza di Fede. Carla