26 settembre 2008

Riforma in Gran Bretagna: in futuro anche un Cattolico potrà sedere sul trono


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Su segnalazione di Marco leggiamo:

Riforma in Gran Bretagna: in futuro anche un cattolico potrà sedere sul trono

di Redazione

In futuro un cattolico potrà sedere sul trono d’Inghilterra, dopo 300 anni di veto ai «papisti».
A dare la notizia è stato ieri il quotidiano Guardian, affermando che il governo ha pronto il progetto per cambiare alcune leggi costituzionali, consentendo non solo la fine della discriminazione verso i seguaci della Chiesa di Roma, ma anche quella del meccanismo che dà automaticamente all’erede maschio il trono, anche se non è primogenito. I laburisti pensano da sempre che sia anomalo e illegale impedire a un cattolico di diventare re, ma finora, nonostante il Labour sia al potere da oltre dieci anni, è mancata la volontà di modificare una norma «storica», per paura di polemiche. Il governo, spiega il Guardian, vorrebbe varare questa rivoluzione nella prossima legislatura (dal 2010), ma l’incertezza che avvolge il prossimo esito elettorale rende di fatto incerta anche la caduta del pregiudizio anti-cattolico per l’accesso al trono.
La legge del 1701 dice che re o regina possono discendere solo dai protestanti e che chi «è in comunione con la Chiesa di Roma o sposa un papista è escluso».

© Copyright Il Giornale, 26 settembre 2008

Gb/ Dopo 300 anni un cattolico potrebbe tornare sul trono-punto

Anche primogenite femmine potrebbero accedere al trono

Roma, 25 set. (Apcom)

Trecento anni di esclusione dei cattolici dal trono d'Inghilterra potrebbero giungere a un termine.
Scrive oggi il quotidiano britannico The Guardian che Downing Street sta stilando un piano per riformare la legge di successione al trono consentendo così l'accesso ai cattolici e anche alle primogenite femmine. In questo secondo caso i primi a goderne potrebbero essere il Principe William e la sua attuale fidanzata Kate Middleton.
Il progetto è stato redatto da Chris Bryant, il deputato laburista incaricato da Gordon Brown di elaborare una riforma della costituzione. Secondo alcune fonti, il premier vorrebbe giungere a una revisione normativa in tempi molto brevi e Bryant avrebbe già riferito i suoi piani ai gruppi di pressione durante un seminario a Manchester questa settimana.
Il Bill of Rights del 1688, l'Act of Settlement del 1701 e l'Act of Union del 1707 escludono tutti l'ipotesi che dei cattolici o le loro mogli possano godere del diritto di successione. Né i cattolici, né le persone che li sposano, né i loro figli, anche se illegittimi, possono diventare monarchi. La legge attuale richiede anche che per salire sul trono il monarca faccia un giuramento di rifiuto del cattolicesimo.
Secondo il governo - e non pochi parlamentari laburisti e conservatori - l'Act of Settlement è ormai obsoleto e discriminante: in passato i governi hanno preferito tuttavia ignorare la questione, date le implicazioni per la Chiesa Anglicana - il cui capo nominale è proprio il sovrano - e la complessità delle disposizioni legali esistenti.
Per tradizione, nessun cattolico è mai assurto ad alte cariche, tantomeno alla guida del governo. Lo stesso ex premier Tony Blair si è convertito recentemente al cattolicesimo, la fede di sua moglie Cherie, solo dopo aver lasciato l'incarico.

© Copyright Apcom

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che sul trono d’Inghilterra salga un re di fede anglicana, di fede cattolica o di altra fede, ha poca o scarsa importanza. Infatti, la questione appartiene a Cesare e Cesare la gestisca.
Meraviglia, invece, che nessun sito o blog cattolico abbia finora accennato al fatto addirittura scandaloso di una legge recentemente approvata nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
Questa legge fresca di approvazione prevede che siano istituiti dei Tribunali speciali per i sudditi di religione islamica nel senso che non saranno i tribunali ordinari che varranno per tutti gli altri cittadini, ma solo per gli islamici. Questi Tribunali applicheranno la legge islamica della Sharia nelle controversie, soprattutto, in materia matrimoniale (separazioni e divorzi), di affidamento dei figli e per tutto ciò che riguarda la famiglia.
Alla faccia del principio che dovrebbe valere anche nel Regno Unito che la legge è uguale per tutti.
Alla faccia dell’uguaglianza tra uomo e donna, considerato che nella sharia la donna viene trattata come un essere inferiore.
Alla faccia del principio, puramente laico, che di fronte allo Stato tutte le professioni religiose sono uguali.
Allora se per gli islamici si applica la sharia, perché per i cattolici non si applica il diritto canonico?
La perfida Albione ha commesso … un’altra perfidia!
Anonimo 3+3=7