22 settembre 2007

Discorso del Papa ai politici cristiani: gli articoli di Repubblica e Gazzetta del sud


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Il Papa sul terrorismo "Strumentalizza Dio"
"Ma i diritti umani vanno salvaguardati"


Sostituito a Mosca con un italiano l´arcivescovo polacco sgradito ad Alessio II

MARCO POLITI

CASTELGANDOLFO

Combattere il terrorismo, senza snaturare lo stato di diritto. È l´appello di Benedetto XVI preoccupato delle distorsioni verificatesi in Occidente (e specialmente sotto l´amministrazione Bush) nel corso degli ultimi anni. Dalle prigioni speciali al di fuori delle convenzioni di Ginevra ai sequestri segreti di sospetti di terrorismo, al trasferimento dei prigionieri in paesi dove si pratica la tortura: l´elenco è lungo, ma il pontefice non entra nei dettagli.
Ricevendo l´Internazionale democristiana, guidata dal suo presidente Pierferdinando Casini, il Papa condanna risolutamente il terrorismo fondamentalista, che disprezza la vita umana e «strumentalizza Dio». E però Benedetto XVI sottolinea che lo stato democratico ha il diritto di difendersi, ma unicamente rispettando le regole morali e giuridiche nella scelta degli obiettivi e dei mezzi. E intanto il Segretario di Stato cardinale Bertone, da noi interrogato sull´eventualità di un attacco all´Iran, alza le mani al cielo e invoca la pace. «Speriamo di no», risponde e aggiunge: «Io sto con i due papi, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, per la pace».
Il discorso di Ratzinger all´Internazionale democristiana ha avuto toni energici. In tema di sicurezza nella lotta al fenomeno «gravissimo» del terrorismo ha insistito che la democrazia non si protegge «minacciandone le fondamenta», ma salvaguardando sempre i diritti inalienabili di ogni persona. Attaccando il terrorismo islamico (pur non citandolo espressamente), il pontefice ha bollato come pretestuosa la tesi dei fondamentalisti che le società occidentali abbiano dimenticato Dio. A maggior ragione, ha spiegato, è necessario mostrare nei nostri paesi rispetto verso la religione.
Più in generale Benedetto XVI ha ammonito a difendere ovunque il diritto insopprimibile alla libertà religiosa, il cui esercizio «comprende anche il diritto di cambiare religione». Questo diritto, ha scandito, va garantito non soltanto giuridicamente, ma specialmente nella pratica quotidiana. Un accenno evidente alle aggressioni che gruppi radicali islamici o induisti scatenano di tempo in tempo in vari stati contro chiese ed organizzazioni cristiane e contro i convertiti.
Il Papa ha colto l´occasione per definire minacce alla pace la crisi della famiglia e le norme sull´aborto e l´eutanasia. «La coerenza dei cristiani è indispensabile anche nella vita politica», ha proclamato ai parlamentari democristiani, elencando tra i maggiori pericoli sia la tendenza di chi «valuta legittima l´eliminazione della vita umana nella sua fase prenatale o in quella terminale» sia la crisi che travaglia la famiglia basata sul «matrimonio indissolubile di un uomo e di una donna». Contemporaneamente papa Ratzinger ha indicato tra le correnti ideologiche negative il liberismo selvaggio. «Esiste in campo economico - ha dichiarato - una tendenza che identifica il bene con il profitto», scardinando qualsiasi base etica e finendo in ultima analisi per minacciare il profitto stesso.
Il cardinale Bertone (che ieri partecipava all´università Urbaniana alla presentazione del libro su Fatima, scritto da lui e da Giuseppe de Carli) è in questa fase attivissimo su vari fronti della politica ecclesiastica.
La decisione di trasferire da Mosca a Minsk l´arcivescovo polacco Kondrusiewicz, sostituendolo con un prelato italiano, è un indubbio gesto di buona volontà nei confronti del Patriarca ortodosso Alessio II e dovrebbe anche frenare certe prassi di proselitismo cattolico nell´ex Unione sovietica. Altrettanto distensivo è il riconoscimento vaticano del nuovo vescovo di Pechino. All´Urbaniana il nuovo Sostituto mons. Fernando Filoni ha auspicato che il dialogo con la Cina vada avanti.

© Copyright Repubblica, 22 settembre 2007

Bello questo articolo! Ho notato che Politi sta molto piu' attento a ricostruire il pensiero del Papa sull'islam...peccato che non abbia resistito e anche in questa occasione abbia tirato fuori le sue idee politiche...
R.


Severa denuncia del "fenomeno gravissimo" nel discorso di Benedetto XVI ai delegati dell'Internazionale democratica di centro

Il Papa: i terroristi strumentalizzano Dio

«La società ha il diritto di difendersi, ma l'uso della forza non giustifica la rinuncia ai principi dello Stato»

Francesca Nicoletti

Castelgandolfo
Il Papa denuncia: il «terrorismo, fenomeno gravissimo che spesso arriva a strumentalizzare Dio e disprezza in maniera ingiustificabile la vita umana» si fonda a volte sul «rimprovero di aver dimenticato Dio, con cui alcune reti terroristiche cercano pretestuosamente di giustificare le loro minacce alla sicurezza delle società occidentali». E «la società ha certo il diritto di difendersi, ma questo diritto, come ogni altro, va sempre esercitato nel pieno rispetto delle regole morali e giuridiche anche per quanto concerne la scelta degli obiettivi e dei mezzi. Nei sistemi democratici – ammonisce papa Ratzinger – l'uso della forza non giustifica mai la rinuncia ai principi dello Stato di diritto».
Benedetto XVI ha pronunciato la sua denuncia davanti a circa duecento delegati dell'Internazionale democratica di centro (Idc), organizzazione che ha tra l'altro come scopo la promozione del cristianesimo democratico.
«Il terrorismo – ha detto papa Ratziger nell'udienza a Castelgandolfo – va combattuto con determinazione ed efficacia, nella consapevolezza che, se il male è un mistero pervasivo, la solidarietà degli uomini nel bene è un mistero ancor più diffusivo». E nel difendersi da questo «fenomeno gravissimo» ci si deve aiutare con la apertura alla solidarietà e alla libertà religiosa. Oltre al forte appello alla lotta al terrorismo nel rispetto dello stato di diritto, papa Ratzinger ha affrontato i temi della pace, della giustizia, della vita e della famiglia, ribadendo l'illiceità di aborto e eutanasia e la «preoccupazione» per «la crisi in cui versa» la famiglia fondata sul matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna.
Se la politica, nella sua accezione più alta, ha argomentato Benedetto XVI davanti ai politici democristiani, è l'impegno a cogliere il bene tanto del singolo quanto della cosa pubblica, le derive attuali che scambiano il bene con il «profitto» o la fede in Dio in uno strumento di guerra vanno combattute con «determinazione ed efficacia» da chi crede negli ideali sociali mutuati dal Vangelo. «Quando, in effetti – ha affermato papa Ratzinger –, i diritti umani sono violati, è la stessa dignità della persona ad essere ferita; se la giustizia vacilla, la pace è in pericolo. D'altra parte, la giustizia, può dirsi veramente umana, solo se la visione etica e morale sulla quale si fonda è centrata sulla persona e sulla sua inalienabile dignità».
I cristiani, ha chiesto il Papa, siano il «sale» dell'agire politico in tutto il mondo, con i loro valori e ideali promossi in difesa della vita e della famiglia e, in modo ampio, dei diritti fondamentali di ogni persona.
Nel suo indirizzo di saluto a Benedetto XVI, il confermato presidente dell'Idc, il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, ha ribadito l'impegno dell'organismo a «contrastare le politiche che minacciano l'uomo». E il Papa ha individuato gli ambiti nei quali tale impegno deve agire con forza per impedire il rafforzamento di «ideologie che possono oscurare o confondere le coscienze e veicolare una illusoria visione della verità e del bene».
«La coerenza dei cristiani – ha concluso – è indispensabile anche nella vita politica» perchè il sale del Vangelo non perda il suo sapore e la luce degli ideali evangelici non venga oscurata nella loro azione quotidiana».

© Copyright Gazzetta del sud, 22 settembre 2007

2 commenti:

mariateresa ha detto...

cara amica, tutto sommato, circa i giornali di oggi,devo dirti che credevo peggio. Naturalmente avrai notato sul Corriere che è finalmente arrivato Melloni che io aspettavo al varco. Ma bisogna andare a pagina 49 e l'articoletto è smilzuccio. Ehehehe....
A me sembra che molte penne si siano abbassate. Oh sì.
Buon segno

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo con te, cara Mariateresa :-)

L'articolo di Melloni non e' al momento disponibile sull'edizione online...ma come mai manca proprio la pag 49? :-)))