1 novembre 2007

Politi: il Cristiano deve pagare le tasse! Buon sangue tedesco non mente (uff) :-))


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MARCO POLITI

CITTA´ DEL VATICANO - Il buon cristiano non evade il fisco. Può, forse, mugugnare ma le tasse le deve pagare. Ha cominciato il segretario di Stato vaticano, cardinale Bertone, fornendo un tacito assist al premier Prodi quando Bossi minacciò la grande rivolta fiscale e Berlusconi provava la tentazione di seguirlo.
E ora interviene, con rigore teologico, anche papa Ratzinger. Il pontefice ha scelto uno degli appuntamenti più popolari, l´udienza generale del mercoledì: il buon cristiano, ha spiegato, è anche un buon cittadino e perciò comprende la necessità di «fare fronte agli oneri fiscali, per quanto gravosi e sgraditi possano apparire».
Buon sangue (tedesco) non mente. Nella patria di Benedetto XVI dichiarare la verità al fisco è un dovere primario. D´altronde i tedeschi sono talmente seri che il loro 8 per mille per sostenere le strutture ecclesiastiche lo pagano letteralmente di tasca propria: con una tassa aggiuntiva per la Chiesa cattolica o protestante. Chi non vuole, esce ufficialmente dalla Chiesa.
Di tasse papa Ratzinger aveva già parlato a metà settembre, sempre in udienza, ma aveva preso la questione alla lontana. Illustrando la grande personalità di san Cristostomo a Costantinopoli, aveva rievocato le sue omelie pronunciate durante la famosa "rivolta delle statue", quando la folla esasperata dagli esattori era scesa in piazza distruggendo le statue dell´imperatore. «Si vede che alcuni corsi della storia si ripetono», ha improvvisato scherzando Ratzinger sei settimane fa.
Ieri è tornato sulla questione molto seriamente. Partendo sempre dalla storia di un santo: Massimo, vescovo torinese nel quarto secolo della nostra era. Era un´epoca, ha rammentato il pontefice ai fedeli rannicchiati sotto agli ombrelli, in cui i barbari premevano alle porte e il potere statale era in via di disgregazione sicché le autorità ecclesiastiche molte volte erano chiamate a sostituirlo. E san Massimo si dava da fare.
«Oggi - ha precisato Benedetto XVI - il contesto è naturalmente diverso ma i principi restano validi. L´intreccio tra doveri del buon cittadino e del buon cristiano rimane sempre attuale».
D´altronde il concilio Vaticano II impegna i fedeli ad essere buoni cittadini di «entrambe le città»: quella di Dio e quella degli uomini.
Sempre parlando di soldi Benedetto XVI ha infine esortato i fedeli a guardarsi dalla «ricerca del guadagno facile e dividere le proprie ricchezze con chi ne ha meno». Un bel compito per i pellegrini, arrivati sotto la pioggia.

© Copyright Repubblica, 1° novembre 2007

Questa volta non ha contato i fedeli ad uno ad uno, caro Politi? Che strano! :-)
Bello davvero questo articolo a parte la battuta sul sangue tedesco (uff!) e sulla solita questione dell'otto per mille.
Ma Lei non riposa mai, caro Politi? :-))
Comunque, a parte i due scivoloni, il Nostro merita i complimenti :-)

Raffaella

4 commenti:

Anonimo ha detto...

raffaella, possiamo linkare il tuo blog e citarti - nella newsletter di SanLazzaro ?

(che si trova qui: http://www.associazionesanlazzaro.it)

Anonimo ha detto...

Certo che si' :-)
Buon lavoro.
Raffaella

Anonimo ha detto...

Ciao Raffaella, Buona festa di Ognissanti anche a te! ultimamente scrivo poco sul blog per via dei vari impegni (sono lentissimo a scrivere a computer...), ma vorrei di nuovo ringraziarti per il tuo grande lavoro. Sembra diventato, dopo vari mesi, quasi scontato, invece è sempre da tenere in considerazione! Grande e grazie!

E' da notare che Politi insiste sulla provenienza tedesca del Papa... Su Repubblica c'è un altro articolo che ritorna sul tema dell'obiezione di coscienza suscitato dal Papa, te lo segnalo perchè non l'ho visto tra i post odierni. Si intitola "Obiezione e laicismo", editoriale di Luigi Amicone. Buona giornata a tutti gli amici del blog, arrivederci, Marco

Anonimo ha detto...

Semplicemnte perché Politi è di orgine tedesca