1 novembre 2007

Il Corriere conferma I-Media: nel pre-concistoro si parlerà di ecumenismo


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Luigi Accattoli

CITTÀ DEL VATICANO — Un concistoro straordinario per il rilancio dell'ecumenismo, in particolare nei confronti delle Chiese dell'Ortodossia: così può essere interpretata la notizia — non ufficiale ma sicura — che il Papa ha convocato per il 23 novembre una riunione di tutti i cardinali del mondo per una giornata di discussione sul dialogo con le Chiese non cattoliche.
«Informazioni, riflessioni e valutazioni sul momento attuale del dialogo ecumenico »: così il tema della giornata è definito dalla lettera del cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, che è stata inviata a tutti i cardinali il 26 ottobre. Il «concistoro straordinario» si terrà alla vigilia del «concistoro per la creazione di nuovi cardinali» che è già stato annunciato per il giorno 24.
Alla riunione del 23 parteciperanno sia i cardinali elettori — che con quelli annunciati il 17 ottobre sono ora 121 — sia quelli che hanno più di 80 anni e che sono 81. Se fossero tutti presenti sarebbero 202, appartenenti a 67 Paesi. Dopo un saluto del Papa, toccherà al cardinale tedesco Walter Kasper, presidente del Consiglio per l'unità dei cristiani, introdurre il dibattito. Si prevede che il suo sarà un rapporto incoraggiante, in linea con quanto ha avuto occasione di affermare durante l'assemblea ecumenica di Sibiu (Romania) in settembre e in occasione della tornata di dialogo con le Chiese ortodosse che si è tenuto a metà ottobre a Ravenna.
Anche il meeting interreligioso di Napoli promosso dalla Comunità di Sant'Egidio e inaugurato dal Papa il 21 ottobre è stata — a parere del cardinale — «un'occasione positiva»: mai alle precedenti venti edizioni del meeting si erano avute presenze tanto qualificate, dal patriarca di Costantinopoli all'arcivescovo di Canterbury, al segretario generale del «Consiglio ecumenico» di Ginevra.
Si sa che il Papa ha dato una valutazione positiva di questi «eventi», come in precedenza era stato «molto contento» dell'incontro avuto a Istanbul il novembre scorso con il patriarca Bartolomeo e in Germania il settembre precedente con le Chiese evangeliche.
Benedetto XVI disse subito — il giorno dopo l'elezione — che intendeva mettere il massimo impegno nell'impresa ecumenica, cioè nell'opera di avvicinamento tra le Chiese cristiane e affermò che riteneva di dovergli dare corpo non solo con «affermazioni » ma anche con «gesti concreti». E' verosimile che egli si aspetti dai cardinali, in occasione di questo concistoro, idee per quei «gesti concreti».
Dopo l'introduzione di Kasper i cardinali potranno chiedere la parola e parlare liberamente. Al termine della sessione pomeridiana il Papa terrà un discorso conclusivo.
La convocazione del 23 novembre ebbe un precedente in occasione del concistoro del marzo del 2006. Allora le questioni sulle quali il papa chiese ai cardinali uno scambio di opinioni furono quattro: i rapporti con l'Islam, il vecchio rito della messa, la situazione dei preti che lasciano il ministero, i vescovi in pensione.
I «concistori straordinari» per la discussione di uno o più temi furono un'invenzione di Giovanni Paolo II fin dagli inizi degli anni ottanta, ma il Papa polacco non li abbinava ai concistori delle nomine e duravano tre-quattro giorni. Papa Ratzinger ha detto una volta che ne vuole fare di più ma più brevi e li lega ai concistori delle nomine in coerenza con il suo progetto di ridurre all'essenziale gli organismi del governo della Chiesa e le loro convocazioni.

© Copyright Corriere della sera, 1° novembre 2007

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