27 novembre 2007

Manuele Paleologo , maestro di dialogo (I discorsi dell'imperatore citato da Benedetto XVI a Ratisbona)


Vedi anche:

LA LECTIO MAGISTRALIS DI RATISBONA

Annapolis, tra israeliani e palestinesi c'è accordo su documento comune (L'Osservatore Romano invita a non sprecare l'occasione)

Comunicato della Rubbettino Editore: presentazione dei libri “Il fascismo dallo Stato liberale al regime” e "La colomba e la spada"

Il neocardinale DiNardo (Galveston-Houston) parla all'Osservatore Romano della conferenza per il Medio Oriente e della catechesi negli USA

Conferenza per il Medio Oriente: la road map di Benedetto XVI (Casavola per "Il Messaggero")

Frère Alois (Priore di Taizé) scrive sull'Osservatore Romano: "La riconciliazione, uno scambio di doni"

Mons. Pezzi: gli Ortodossi apprezzano Benedetto XVI, perché sottolinea la necessità di una comunione vissuta (Radio Vaticana)

Messa tridentina: intervento del vescovo di Novara

Diocesi di Savona: stop alle Messe tridentine!

Messa tridentina: informazioni sulla Commissione Ecclesia Dei (per Scipione ed altri amici) e mie considerazioni personali

Barbara Spinelli colpisce ancora (con l'appoggio di anonimi conigli): Benedetto XVI mette in questione le conquiste del Concilio

Rosso Malpelo "striglia" il Corriere e Filippo Di Giacomo

Messa tridentina: il Comitato Pisano San Pio V rettifica articolo di "Repubblica" del 21 novembre 2007

Consiglio di lettura: "Il sorriso Benedetto. Pellegrinaggio nella terra d'infanzia di Papa Benedetto XVI"

L'attualità dell'enciclica di San Pio X che respinse le tesi moderniste (Zenit)

L'autobiografia del cardinale Biffi: i commenti di Mons. Luigi Negri, Sandro Magister e Don Baget Bozzo (Tempi)

Ratzinger e Küng, "il gatto e la volpe" della teologia tedesca. Intervista di Piergiorgio Odifreddi a Hans Küng ("Se la scienza ignora Dio", Espresso)

Il filo rosso di Papa Ratzinger (Di Giacomo per "La Stampa" con qualche battuta discutibile)

Da Petrus: card. Kasper su concistoro, ecumenismo e Lefebvriani

Il vescovo: in latino solo di pomeriggio...e tre parroci lasciano la chiesa vuota

Il Papa ai cardinali: conto molto sul vostro prezioso sostegno, perché possa svolgere al meglio il mio ministero. Ho bisogno di questo sostegno!

Padre Scalfi ("Russia Cristiana"): attraversiamo momenti storici perchè Mosca apprezza Benedetto XVI e si avverte un'atmosfera di crescente simpatia

Ragioni di prudenza sconsigliano, in questo momento, l'udienza del Papa al Dalai Lama

La speranza del Papa pessimista, ovvero i banali e superati pregiudizi su Benedetto XVI (Eco di Bergamo)

Mons. Guido Marini spiega all'Osservatore Romano il rito del concistoro del 24 novembre 2007

Messa tridentina: Andrea Tornielli reagisce alle "accuse" che vengono rivolte ai media dalla curia milanese

CONCISTORI PER LA CREAZIONE DI NUOVI CARDINALI: LO SPECIALE DEL BLOG

L'ENCICLICA "SPE SALVI": LO SPECIALE DEL BLOG

Manuele Paleologo , maestro di dialogo

Ecco in italiano i celebri

«Discorsi» citati dal Papa a Ratisbona, dai quali emerge che l’imperatore bizantino era ben altro che un fanatico avversario dell’islam: interlocutore moderato, si confrontava con rispetto

DI ANTONIO GIULIANO

Manuele II Paleologo . Chi era costui? Per molti un illustre sconosciuto, prima che Benedetto XVI lo ricordasse nella nota
lectio magistralis all’Università di Ratisbona, il 12 settembre 2006.

La citazione fu fatale al Papa: il suo dotto discorso provocò in taluni uno sdegno ingiustificato e anche inaccettabili minacce del fanatismo islamico. Ma quanti di quelli che si stracciarono le vesti sapevano di chi stesse parlando?

Probabilmente accecati dal pregiudizio non avevano neppure interesse a saperlo. Eppure Manuele II Paleologo (1350-1425) fu imperatore bizantino per oltre trent’anni, dal 1391 alla sua morte. Per tutta la vita difese il suo impero dagli Ottomani servendosi di una sottile diplomazia. Fu un uomo di cultura: firmò lettere, poemi, trattati di teologia e retorica, la vita di un santo e un epitaffio per il fratello Teodoro I Paleologo .
E poi quei Dialoghi con un persiano, rievocati da Benedetto XVI, che ora vengono riproposti dalla casa editrice Rubbettino, a cura di Francesco Colafemmina. Una pubblicazione astuta e particolarmente utile che rende giustizia alla profonda sapienza del pontefice.

E disarmerà anche i critici più scettici del discorso di Ratisbona, perché i Dialoghi del Paleologo , un testo del XV secolo, dimostrano un’attualità sorprendente.

Quello tra l’imperatore bizantino e un anonimo ' muteriz', un sapiente della Persia, è un vero dibattito sul desiderio insopprimibile dell’uomo: la ricerca della verità. Pur mantenendo ben salde le rispettive identità religiose. La richiesta del muteriz musulmano è esplicita: «Ho sempre avuto il desiderio di imparare a conoscere la vostra religione. E non mi sono mai imbattuto in alcun cristiano che avesse una cultura e un’esperienza religiosa tale da potermi spiegare alcunché in maniera chiara e proprio come lo desideravo».
C’è la convinzione che trasmettere la fede, non sia solo una spiegazione dei dogmi, ma un’'esperienza', una testimonianza. I due non si interrompono mai, ascoltano in silenzio prima di replicare, espongono i propri contenuti di fede, non negando ciò che li divide. Con passione l’imperatore, con più distacco il persiano. Ma senza mai mettere l’altro in imbarazzo. Una lezione di dialogo autentico mai così attuale.
L’imperatore comprende che non può argomentare con il suo interlocutore sulla base dei vangeli, deve trovare una strada diversa. Così sale in cattedra la ragione più che la fede. Vibrante è il monito di Manuele II: «Il non agire secondo ragione è alieno da Dio».
L’imperatore si assume la fatica del cristiano: mostrare la ragionevolezza della propria fede. Il muteriz è sincero nella richiesta di verità, si convince, ma non riesce a credere. Non riesce a far compiere alla ragione l’ultimo salto: abbandonarsi alla fede. Di qui l’amarezza di Manuele II: «Non avendo mai gustato la libertà della Verità, non la desiderava quanto avrebbe dovuto». Per il saggio persiano fede e ragione vanno separate. Al contrario per l’imperatore non può esserci forza della fede senza la ragione, proprio come non può esserci forte ragione senza la certezza della fede. È il cuore del messaggio lanciato dal papa a Ratisbona, un appello a tutti, credenti e non. Scrive monsignor Rino Fisichella nella prefazione ai
Dialoghi
: «Al fondo si trova la radicale differenza tra le due religioni: una pensa di possedere la verità data una volta per sempre nel Corano, mentre il cristianesimo sa che la sua verità è una persona, Gesù di Nazareth, Dio che entra nella storia e pertanto rimarrà sempre una indagine e ricerca che troverà riposo solo alla fine dei tempi». A quel tempo Paleologo viveva sulla propria pelle la conquista violenta di nuove terre per mezzo dei sultani: l’islam minacciava la distruzione del cristianesimo che dal villaggio di Nazareth si era esteso in modo pacifico in tutto il mondo.
Per questo, nel passo citato da Benedetto XVI, Manuele II rimprovera al muteriz la direttiva di Maometto a «diffondere la fede per mezzo della spada». Ma l’imperatore vedeva un fratello nel persiano. E non poteva tacergli la bontà della scelta di Gesù Cristo. Ecco chi era Manuele II Paleologo .

Non un fanatico pronto alla crociata. Ma solo un cristiano memore dell’insegnamento di Pietro: «Siate sempre pronti a dare ragione della speranza che è in voi».

Manuele II Paleologo
DIALOGHI CON UN PERSIANO
Rubbettino. Pagine 98. Euro 10,00

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cari Spinelli e Melloni tanto per citarne due...... ricordate il discorso di Ratisbona????? Informatevi e leggete chi era Emanuele Paleologo e tirate le vostre conclusioni!
Benedetto XVI non ne sbaglia una ...... che a voi piaccia oppure no.