13 maggio 2007
Politici sconcertati e stampa conservatrice (laicista) sotto choc
Cari amici, buona domenica a tutti e tantissimi auguri alle mamme che oggi meritano un bacio in piu' da parte dei loro figli :-)
Oggi la stampa si occupa del family day e dell'anatema (che brutto termine...quando la smetteremo?) di Papa Benedetto XVI nei confronti dei narcotrafficanti.
Gli articoli sono veramente moltissimi.
Chiaramente inseriro' tutti i commenti al discorso del Papa, mentre scegliero' attentamente gli editoriali sul family day. Scartero' le opinioni squisitamente politiche, che non ci interessano, per dare piu' spazio alle analisi della giornata di ieri.
La lettura dei quotidiani e' comunque, oggi, fonte di grasse risate perche' la stampa conservatrice, cioe' laicista, non si da' pace per il successo della manifestazione. La percepisco sotto choc ed annichilita.
Ma come? Nei mesi scorsi non si e' fatto altro che denigrare il Papa, la Chiesa e la CEI allo scopo di mandare deserto il family day ed invece...
I Cattolici sono stati accusati di essere retrogradi ed oscurantisti ed invece...
Consiglierei a certi giornalisti e commentatori di scendere dal pero e di iniziare a chiedersi se cio' che scrivono corrisponda alla realta' ed al "polso" della societa' italiana oppure se, magari, rifletta semplicemente opinioni personali, che nulla hanna a che vedere con cio' che la societa' considera essenziale.
E' la terza volta che la stampa laicistico-conservatrice prende una sonora bastosta, ma, evidentemente, ancora non basta.
Speriamo solo che la giornata di ieri insegni a certe persone ad avere rispetto per le opinioni altrui e non solo per le proprie.
Ma divertiamoci un po' :-)
Prima batosta: 20 aprile 2005.
I quotidiani laicisti preannunciano: Papa Benedetto XVI, eletto il giorno precedente, non solo non riempira' le chiese ma svuotera' anche le piazze.
Errore :-))
Seconda batosta: aprile-maggio-giugno 2005.
Tutti i quotidiani si battono per il si' al referendum per la fecondazione assistita, convinti che gli Italiani daranno ascolto ai mass media ed ai personaggi dello spettacolo politicamente orientati, ignorando l'appello all'astensione della CEI.
Il referendum non raggiunge il quorum: resta a casa il 75% della popolazione.
Secondo errore :-))
Terza batosta: febbraio-marzo-aprile-maggio 2007.
La stampa laicista si compatta contro il Papa e la Chiesa, colpevoli di richiamare alla sacralita' della famiglia fondata sul matrimonio.
Articoli infuocati, malevola e falsa interpretazione della Nota della CEI, della Sacramentum Caritatis di Benedetto XVI, delle parole del Papa sull'aereo Roma-San Paolo, falso resoconto del discorso di Mons. Bagnasco che mai ha paragonato i DICO all'incesto, offese da parte di alcuni politici, vignette allusive e blasfeme, fischi dalla piazza di San Giovanni (la stessa di ieri, che ironia!) contro il Papa ed il Vaticano per colpa di un anonimo cantante che confonde l'evoluzionismo con Pinochet etc.
Risultato? Piazza San Pietro sempre piu' piena e family day oltre ogni piu' rosea aspettativa. La stampa pensava che gli Italiani si sarebbero conformati al pensiero unico.
Terzo errore :-))
Non e' ora di crescere un po'? C'e' una bella differenza fra opinione pubblica ed opinione pubblicata. Riflettano su questo i giornali ma anche i politici che, da un lato, vorrebbero suggerire ai Cattolici chi votare e, dall'altro, prospettano antistoriche guerre fra guelfi e ghibellini pretendendo di interpretare il vero spirito cattolico.
Basta con i teologi del sabato e della domenica!
La corretta interpretazione del pensiero di Cristo non spetta sicuramente ai giornali e tantomeno ai politici, ma alla Chiesa!
Ieri c'e' stato il family day, una manifestazione colorata e mai offensiva (al contrario dell'altra, fortunatamente disertata dai cittadini), oggi ripartiamo tutti da zero con il massimo rispetto e una certa obiettivita', che non fa mai male, soprattutto alla stampa...
Raffaella
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